Simple Day... Never

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Era appena cominciato un altro giorno nel bunker e già Yugo non ne poteva più. Quel giorno avevano deciso di tirarlo matto, perfino Lucas aveva deciso di assecondarli! Quando gli aveva chiesto una mano, lui aveva sviato il discorso dicendo che erano ancora dei ragazzini, che avevano bisogno di sfogarsi in qualche modo. Aveva detto "sfogarsi"? Quelli avevano bisogno di calmarsi, non era possibile che non si fossero ancora stancati. Dopo tutto quello che imparavano durate il giorno, com'era possibile che non fossero ancora al limite delle forze? Doveva trovare un modo per avere un momento di pace.

« Eddai non arriveranno a sfidarsi » aveva sussurrato Lucas nel tentativo di far sorridere la pentola a pressione che aveva accanto. Quello che non si aspettava era di essere sentito da uno dei ragazzi, che aveva sfidato il suo vicino a chi finiva prima la zuppa.

A Yugo era salito l'istinto omicida che credeva di aver sepolto in qualche meandro della testa. Guardò i ragazzi, era pronto a chiedere un po' di pace per le sue orecchie, ma c'era qualcosa di strano negli occhi di alcuni di loro. Sembrava che avessero in mente qualcosa, Gillian e Violet avevano uno sguardo fin troppo complice. Don aveva un ghigno in volto mentre guardava i suoi due fratelli più grandi.
Era meglio rimanerne fuori, pensò prendendo il suo pranzo per andare a mangiarlo in camera. Aveva una vana speranza che almeno in quel luogo lo avrebbero lasciato in pace.

Lucas rimase nella stanza comune ancora per poco tempo, giusto quello che gli bastava per finire il suo pasto. A quel punto raggiunse il suo coetaneo, aveva capito che quei ragazzini avevano bisogno del loro spazio.
Senza i più grandi il trambusto aumentò. Lani, Toma e Don cominciarono a sfidare uno dopo l'altro tutti quelli che gli capitavano a tiro. Violet si unì a loro una volta vinta la gara di sguardi contro l'ultimo dei tre menzionati. Come sfida non era nulla di sensazionale, ma era bastata per farle venire voglia di giocare, di sbloccare situazioni, di mettere in imbarazzo un po' di gente. Le sembrava strano che Gillian non si fosse già unita alla "battaglia". Insieme potevano essere temibili soprattutto per certe persone in particolare.

Per scappare da una situazione spiacevole, Gilda si volatilizzò in cucina con la scusa di dover lavare i piatti, Anna scappò in infermeria fingendo di non ricordare se avesse sistemato alcune cose. Ray scomparve senza una scusa così come Emma inseguendolo fino in biblioteca. Lì ricominciarono la ricerca del libro contenente informazioni più precise. Era da un po' di tempo che quei due si inseguivano come cani, se Ray andava in biblioteca sicuramente anche Emma si sarebbe trovata in quel luogo, se la ragazza decideva di uscire per andare a prendere qualcosa il ragazzo era già pronto con un'arma in mano. Insomma, dove andava uno, l'altro lo inseguiva come un'ombra.
Ormai Violet cominciava a pensare che ci fosse sotto qualcosa. Cominciava a pensare che quei due nascondessero qualcosa, ma non era l'unica. Violet credeva che Gilda sapesse, o quantomeno avesse i suoi stessi sospetti. Tentò di non farsi notare mentre andava alla ricerca della ragazza, sarebbe tornata tra gli sfidanti solo una volta che fosse riuscita a parlarle.
La raggiunse in cucina e la vide effettivamente intenta ad asciugare qualche piatto ... ci stava mettendo molto più tempo rispetto al solito.

« Lo stai facendo apposta vero? » domandò Violet facendo sobbalzare l'altra ragazza. Gilda mise una mano davanti al cuore e ringraziò di non aver avuto in mano qualcosa di fragile. Non si aspettava l'arrivo di qualcuno, anche se con tutto il tempo che ci stava mettendo a pulire avrebbe dovuto prevederlo.

La ragazza, colta sul fatto, annuì sapendo, anzi sperando, che l'altra non avesse in mente qualcosa di strano da farle fare. La ragazza di Goldy Pond esultò felice, aveva appena trovato un modo per trovare le risposte alle sue curiosità, o almeno ci sperava. Non era detto che Gilda fosse a conoscenza di tutto, se si fosse accorta di quello che stava accadendo o se Emma le parlasse proprio di tutto.
Prima di tutto decise di aiutarla a finire di lavare e asciugare quanto era possibile, in modo tale da poterla tenere d'occhio. Non parlarono molto, se non qualche commento sul caos che stavano combinando gli altri loro fratelli. Erano convinte che Yuugo li avrebbe sgridati a fine giornata, se non prima. Tutte quelle urla stavano facendo impazzire perfino loro, non volevano scoprire quanto si stesse trattenendo l'uomo dall'uscire dalla camera. Soprattutto non volevano essere presenti quando sarebbe successo.

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