La mattina successiva avevate un'ora libera così decidi di agire proprio in quel momento.
Chiaramente Draco non aveva idea del motivo per cui avevi bisogno del suo aiuto. Avevi già un problema con Pansy ci mancava soltanto terrorizzare anche Draco. Fatto sta che ti serviva qualcuno abbastanza ingenuo da obbedirti senza fare troppe domande.
Bussi alla sua porta. Lui ti apre assonnato. La voce roca di chi si appena svegliato. I capelli arruffati. Era ancora in pigiama ma era veramente carino. "Se vuoi passo più tardi" dici imbarazzata mentre ti dirigi verso la porta. "No dai. Resta. Dammi cinque minuti e sono pronto" dice lui mentre va in bagno. Ti siedi sul letto e lo aspetti. Dopo poco esce e viene da te. "Allora...perché sei venuta così presto? Non dovevamo mettere in atto il piano dopo le lezioni?" chiede lui con un sorriso a trentadue denti. "Lo so. Ma abbiamo un'ora libera prima delle lezioni con Piton" non ti lascia finire "E pensavi di passare del tempo con me. Lo so. Nessuna mi resiste" lo squadri "Non esattamemente. Pensavo di anticipare i tempi mettendo in atto il piano adesso". Lui un po' si offende a sentire la tua risposta ma sa che non riceverà mai la sua ricompensa se non ti aiuta. "Ok andiamo". Uscite dalla camera e andate in corridoio. Lui va verso la porta della camera di Blaise e tu vai dal lato opposto del corridoio nascondendoti dietro la parete.
Lui bussa. Pansy apre. Guarda da entrambi i lati del corridoio aspettandosi una trappola ma quando non ti vede da nessuna parte dice: "Ciao Draco. Che ci fai qui? Blaise è andato in biblioteca mi ha detto che è indietro con i compiti" "In realtà cercavo te ma se sei impegnata passo più tardi" fa per andarsene ma Pansy lo ferma "Beh non ho niente da fare. Facciamo un giro?". Draco le porge il braccio e lei lo afferra. Entrambi vengono verso la tua direzione a braccetto ma poco prima di girare l'angolo "Scusami Pansy ma ho dimenticato un cosa in camera. Aspettami qui". Lui entra nella porta della sua camera. Ora non doveva fare altro che aspettare.
Nel frattempo tu esci dal tuo nascondiglio camminando normalmente. Appena ti vede Pansy perde 20 anni di vita. "Tu-u co-osa ci fai qu-u-i" dice lei balbettando. "Oh beh" inizi te con tono spiritoso "guarda cosa mi tocca fare per poterti parlare. Ho dovuto disturbare Draco, farti un'imboscata nel corridoio e parlarti clandestinamente". Lei rimane sconvolta "Scusami ma non ho intenzione di parlarti". Tu l'afferri per il braccio "Eh no mia cara ora affrontiamo l'argomento. Ma non qui". La prendi per il braccio la trascini nella vostra camera. Sigilli la porta e fai un incantesimo muffilato per non farvi sentire da orecchie indiscrete.
"Ora dimmi esattamente ciò che hai sentito quella notte" "Non so a cosa ti riferisci". Lei stava sudando freddo aveva estremamente paura di te. Era pronta a una tua reazione dopo ciò che aveva detto ma tu molto tranquillamente rispondi: "Le persone che dicono la verità non la fanno sotto al momento di dirla ciò mi fa capire che menti. Anche perché non ci sarebbe altra motivazione per cui tu sia così impaurita da me". Lei ti fissa ma non dice assolutamente nulla. "Facciamo così io non ti faccio assolutamente nulla e tu mi dici la verità. Promesso" "L'altra notte stavo tornando verso la nostra camera quando ti ho sentita parlare con qualcuno. All'inizio pensavo fosse Draco ma poi..." "Ma poi" "Ho sentito parlare di piani segreti. Parlavi di Harry di ucciderlo. Non capivo ma alla fine proprio mentre stavo per entrare ho sentito dire testuali parole -ricordati che sei Delphini Riddle- e da lì non c'ho più visto e sono scappata da Blaise. Ora ti prego non farmi del male. Non lo dirò a nessuno te lo giuro. Ti prego" Aveva iniziato a piangere e a singhiozzare "Ma io non ho intenzione di farti del male mi basta la tua parola". Ti avvicini a lei per abbracciarla "Non mi toccare Riddle". Dice lei indietreggiando "Non ho intenzione di tornare ad essere la tua migliore amica o una semplice amiche, addirittura una conoscente" "E perché no? Perché ho un tatuaggio che tu non hai?" alzi la manica della camicia e le mostri il marchio nero "Perché mio padre è mio padre? Solo per il mio cognome? Sai che ti dico" "No non lo so" dice allora lei con tono di sfida. "Che sei proprio stupida Pansy Parkinson". Finita quella conservazione abbassi la manica della camicia ed esci dalla porta.
PANSY Non so perché ma è come se mi sentissi in colpa. Insomma è lei il mostro dei due. Chissà cos'avrà fatto e cosa ha intenzione di farà. Chissà quante persone ha ucciso, quante ne ha torturate. Eppure continuo a sentirmi in colpa. E se fossi io il mostro dei due? E se fosse solo una questione di miei pregiudizi? Ma no com'è possibile? E' lei la figlia di Lord Voldemort non io. Mi sento friggere dentro. Una parte di me vorrebbe correrle dietro e chiederle scusa ma un'altra voleva soltanto dimenticarla per non averci più a che fare. Ha vinto la prima.
"Aspetta Penny" dice Pansy. Quando la senti eri in fondo al corridoio e stavi per voltare l'angolo ma ti fermi improvvisamente. "Cosa vuoi?" dici girandoti verso di lei che ti stava correndo incontro "Sono stata una stupida e mi dispiace. Vorrai essere ancora la mia migliore amica?" tu la guardi un attimo "Certo se non vuoi lo capisco" "No no anzi mi manchi un sacco". Vi avvicinate l'una all'altra e vi abbracciate. "Chiaramente non dovrai dire a nessuno di quello che hai sentito e visto" dici mentre indichi la manica della camicia "Assolutamente. Sarà il nostro piccolo segreto". Lei alza la mano e ti porge il mignolo "E questo cosa significa?" "Non sai proprio niente di amicizia! E' per intendere una promessa" "Allora..." le stringi il mignolo.
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Non avevo scelta
FantasyLa storia parla della vita di Delphini Riddle, figlia di "tu-sai-chi", e di come lei sia stata costretta a fingere di essere qualcosa che non è realmente. Diventando così una ragazza scontrosa e crudele che riversa tutto il suo odio per il padre sug...