11 CAPITOLO

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Io: Gaia.. Prima quando mi svegliavo nel suo letto era lui poi a farmi sudare, mo è il mio cervello a farmi sudare
Gaia: questa era pessima, veramente pessima
Io: beh, tu non sai quanto darei per farmi ancora un giro su quel..
Isac: mamma..
Io: ah!

Urlo dallo spavento appena sento la voce di Isac

Io: Gaia devo andare, ciao
Gaia: ciao puttana!

Dice e attacca

Io: che ci fate qua?

Dico con un tono che potrebbe sembrare aggressivo, ma non ci posso fare niente, sono scioccata, se non fosse stato per Isac avrei fatto una bella figura di merda..
Servono a questo i figli?

Isac: di cosa stavi parlando?

Mi chiede saltandomi in braccio

Io: io?

Chiedo facendo la finta tonta girandomi per dare le spalle a Martinus che stava sogghignando sotto i baffi

Isac: si, su cosa vuoi fare un giro?
Io: ehm.. Ovviamente sullo skate
Jonathan: e cosa ti ferma?
Io: tuo padre..

Dico guardandolo sperando mi aiuti

Tinus: beh, si, non vorrei che si faccia male, non è più abituata, se riprendesse a farlo dopo tutto questo tempo potrebbe farle male

Non so se sta alludendo al sesso o al suicidio, ma in tutti e due i casi mi piace

Tinus: potrei parlarti un'attimo?
Io: certo

Mi avvicino a lui

Tinus: senza bambini

Guardo tra le mie braccia

Io: oddio, mi ero dimenticata di avere in braccio Isac

Lo faccio scendere

Io: comunque pesi troppo poco

Dico ridacchiando e uscendo di casa con Martinus

Io: dimmi
Tinus: te.. Stai vedendo qualcuno?

Io: ma non sta bene! Qualche ora prima mi urla in faccia scioccato dal fatto che non crede sia possibile che io possa avere già impegni e mo mi chiede se mi sto vedendo con qualcuno, è ovvio che non mi sto vedendo con nessuno io.. Io
Coscienza: esatto, tu, magari ora lui ti dirà che non la devi prendere male.. Che lui ti vuole comunque bene perché sei stata il suo primo amore, la madre dei suoi figli e cento, mille altre stronzate per dirti di rifarti una vita senza di lui

Io: io? Beh.. C'è qualcuno.. Te invece?

Mento sapendo di mentire

Tinus: beh, si, ovvio, anch'io
Io: è per questo?

Gli chiedo

Tinus: cosa?
Io: questa improvvisata qua
Tinus: ehm.. Si! Devo uscire con una ragazza
Io: beh.. Buona fortuna..
Tinus: po.. Posso sapere una cosa?
Io: si.. Chiedi pure
Tinus: oltre a me, sei mai stata a letto con qualcun'altro?
Io: no.. Non so se ricordi, ma fino a ieri mattina ero in una clinica in cui tutto era considerato un modo per suicidarsi
Tinus: capisco

Dice infilando le mani nelle tasche dei jeans e girandosi pian piano, è palesemente intento di andare via senza dare troppo nell'occhio

Io: te?
Tinus: no..
Io: come mai? No, niente. Domanda stupida, è ovvio che era per via che eri sempre occupato coi bambini per colpa mia

Gesticolo un po' per provare a distrarre me stessa dalla conversazione

Martinus si avvicina così velocemente che quasi non me ne rendo conto, solo quando le sue labbra toccano le mie riesco a capire cosa stia succedendo, mi sposto per bloccare il bacio e lo guardo confusa

Io: ma che cazzo fai!?

come mi sono rinnamorataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora