Ogni giorno era più o meno la stessa merda.
Erano una di quelle coppie male assortite che si ritrovavano
unite
solo davanti al televisore;
magari non vi era nulla da vedere, ma le voci della scatola parlante riempivano sicuramente i loro silenzi e, a volte, placavano quelle
urla interiori
che venivano buttate qualora se ne presentasse l'occasione.
Forse che non si amavano più,
forse che non trovavano più ragioni per scopare, o ,magari, avevano semplicemente dimenticato come si facesse.
C'era qualcosa d'inequivocabile fascino che li teneva uniti, ogni
litigio era l'ultimo e il primo della giornata, però erano ancora lì
a passare le domeniche insieme davanti a un tacchino farcito,
a fare la spesa insieme,
A dormire persino nello stesso letto.
In loro v'era una sottilissima linea tra la ragione e la pazzia, tra l'odio e l'amore.
Forse dovremmo
imparare
di più dalle coppie disastrate ,
e meno da quelle che,
apparentemente,
ispirano calore, felicità, speranza, unione.