24.

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Parole coreane a cui prestare attenzione:

-Jal Jasseo=Buongiorno (informale)

-Mwo?= Che cosa?

-Andwae=Assolutamente no

_._

Rrrrriiiiiinnnnggggg.

La sveglia suonò alle 8:30, svegliandomi dal mondo dei sogni. Allungai la mano, con gli occhi ancora chiusi, e premetti spegni.

Sentii qualcosa di setoso che mi sfiorò la fronte e qualcosa di caldo in faccia. Aprii pigramente gli occhi per vedere Taehyung davanti a me.

Per un solo secondo, non riuscii a ricordare come mai fosse effettivamente qui, accanto a me, e poi la realtà mi venne in mente, riportando alla mente i ricordi.

Non era ancora sveglio. Mi resi conto solo allora di quanto fossimo vicini in quel momento. Una delle sue mani era sulla mia schiena, abbracciandomi da vicino e le coperte erano quasi appese al letto. In qualche modo eravamo riusciti a finire in questa posizione, inconsapevolmente.

La sua frangia stava nascondendo la mia, le nostre fronti si toccavano e il suo respiro mi riscaldava il viso. Respiravamo entrambi la stessa aria.

Volevo così tanto svegliarlo, ma allo stesso tempo non volevo. Il suo abbraccio era così confortante.

All'improvviso, i suoi occhi si spalancarono lentamente e mi morsi il labbro, con le guance arrossate. Sbatté le palpebre confuso.

"Lee?" mi fissò incredulo. "Quindi sei davvero qui?"

"No." lo corressi. "tu sei davvero qui. All'inizio pensavo di sognare anch'io" dissi sorridendo.

"Jal jasseo" sussurrò, con gli occhi semiaperti. Mi avvolse il braccio sulla schiena, tirandomi più vicino a lui e io appoggiai la mia testa sul suo petto, dove sentii il suo battito cardiaco echeggiare sopra le mie orecchie.

Non riuscivo ad immaginare da quanto tempo non provavo questo tipo di euforia. Non potei fare a meno di sorridere al suo gesto. Guardai in alto e lui stava già sorridendo, tenendomi vicino. "Jal jas-"

Senza preavviso, sentii qualcuno aprire la mia porta e mia madre sbirciò dentro. "SEON, almeno alzati e-"

Ci guardò e io feci un balzo indietro, e così fece Taehyung. Entrambi seduti in piedi, fissammo mia madre con gli occhi spalancati.

"Uhm...volevo dirti di lavarti velocemente e fare colazione. Forse potresti aiutare Taehyung a disfare le valigie e fargli vedere la città se non è stanco, perché è domenica."

"E' domenica?"

"Si, e se vuoi-" disse mia madre guardando Tae. "Puoi trasferirti nella camera degli ospiti."

"Mwo? Andwae!!!" Feci una smorfia, scostandomi i capelli disordinati con le dita, guardandola come se mi stesse dicendo di dover saltare da una finestra. "L'ho appena visto dopo tipo, un anno intero, senza dimenticare quanto sia stato difficile per me sopravvivere in questo paese sconosciuto in cui sono stata trascinata e, per miracolo è di nuovo qui, il che è anche una delle cose migliori che mi siano mai successe e tu vuoi trasferirlo nella stanza degli ospiti??"

Dissi il tutto così velocemente che quasi mi mancò il respiro, lasciando mia madre e Taehyung con la bocca spalancata, senza parole.

"Va bene, allora" disse mia madre sconfitta, sorridendomi.

"Capisco come ti senti, ma non metterti troppo a tuo agio." disse e chiuse la porta.

Taehyung mi guardò sbalordito. "Come...sei riuscita a farlo?"

Feci l'occhiolino, soddisfatto di me stesso. "Ho i miei metodi."

"Sono piuttosto sbalordito."

Sorridendo, scivolai giù dal letto. "Dovresti prepararti, oggi sarà-"

"-il giorno più bello della nostra vita." finì per me, sorridendo.

Lost | k.t.h [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora