Capitolo 15

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Ancora una volta Max aveva ha avuto la meglio su di me. Non riuscivo a guardalo senza che mi venisse voglia di farci l'amore perché è così. Ne sono innamorata e mi viene voglia di morire ogni volta che penso a come sia finita. A come mi ha guardata negli occhi dicendomi che Grace era incinta. Quella stronza tra poco partorirà e darà alla luce il figlio di Max ,il mio Max.

''Ehi'' mi sussurra accarezzandomi la guancia.

''Ehi'' gli sorrido.

''Stanotte è stato..''

''Bellissimo''

''Si. Vorrei che ogni notte fosse così''

''Anche io lo vorrei'' mi metto un paio di pantaloncini corti e la sua maglietta ed esco nel balcone per fumarmi una sigaretta.

''Sei bella con quei pantaloncini'' mi dice baciandomi il collo.

''La smetti di dire porcate?'' accendo la sigaretta e butto fuori il fumo.

''Non ce la faccio Jen ti voglio tutta per me''

''Anche io lo vorrei ma non posso'' il mio tono è freddo e distaccato, quasi ironico.

Gli squilla il telefono, sono sicura che sia Grace ma faccio finta di niente. Risponde, dice una serie di 'si' e di 'no' e poi riattacca.

''Vorrei sposarmi con te lo sai?'' perché deve dirmi queste cose? Lo odio quando mi illude e poi torna da lei.

''Forse è meglio se torni a fare il fidanzato perfetto'' spengo la sigaretta e rientro in camera mia. Mi giro verso Max per vedere se anche lui sta entrando ma mi prende per i fianchi e inizia a baciarmi. Mi prende in braccio e mi mette contro il muro per poi farmi sdraiare sul letto.
Si mette sopra di me e mi sfila i pantaloncini levandomi anche la maglietta. Lui fa lo stesso ed entra dentro di me. Non ha il preservativo ma per fortuna ho iniziato a prendere la pillola da tre mesi. Così posso sentirlo meglio.

''Sarò sempre e solo tuo ricordatelo'' mi diceva tra una spinta e l'altra. Non riesco a parlare, mi piace troppo e voglio che duri per sempre.
Inizia a baciarmi sul collo e a spingere più forte.

''Voglio stare sopra'' mi esce d'istinto dalla bocca.

Mi metto sopra di lui e continuiamo, dopo poco viene dentro di me e stremata di sdraio su di lui.

''Ti prego Jen torniamo insieme, lo vedi che siamo fatti l'uno per l'altra?'' la mia risosta è no perché non potevamo. Per quanto posso amarlo ed odiare mia sorella, non sarebbe la cosa giusta da fare.

''No, mi dispiace'' sbuffa per poi rivestirsi.

''Ti amo'' mi dice prima di andare via.

E' passata una settimana dalla mia stupenda notte e mattinata con Max ed oggi mia madre ha organizzato una cosa con la nostra famiglia e la sua per conoscersi finalmente tutti. Alla buon'ora! Ho deciso di mettermi un top bianco e una mini gonna nera con le converse nere visto che il pranzo si terrà nel giardino di casa nostra. Sono sicura che Max farà finta di essere a suo agio visto che ci sarà anche il padre. Ci sediamo a tavola e mia madre mi chiede di prenderle l'insalata.

''Vuoi che ti do una mano?'' mi chiede Grace. Non le rispondo.

''Non l'ho voluta io questa situazione Jennifer'' ancora nessuna risposta, per me lei è diventata inesistente. Per colpa sua sono diventata un'altra persona, una persona che non mi piace e non la perdonerò mai.

''Mi dispiace tanto'' davanti a tutti mi tratta male e poi quando siamo sole fa la vittima. Che stronza.

''Anche a me dispiace di essermi scopata Max ieri'' rimane ferma a guardare qualcosa davanti a lei, mi prende per i capelli e mi tira uno schiaffo.

''Sei una troia'' mi dice per poi andarsene.

''Intanto io so come si usa una pillola'' le urlo nella speranza che mi senta, raccolgo l'insalata che mi è caduta e vedo due scarpe da uomo d'affari davanti a me. E' il padre di Max.

''Tu sei Ashley vero?''

''Si''

''Sei contenta di diventare zia?'' che porco mi sta guardando le tette. Adesso non posso nemmeno più vestirmi come mi pare dentro casa mia. Chiude la porta della cucina.
Devo ammettere che è un uomo molto affascinante ed anche parecchio giovane per essere un padre. Era un Max formato più grande.
Si avvicina sempre di più e mi blocca tra lui e i banconi della cucina. Mi cinge i fianchi. Ho capito le sue intenzioni e lui ha capito che a me non dispiacciono. Quest'ultimo periodo mi facevo scopare da tutti per colmare la mancanza di Max. Forse scoparmi suo padre avrebbe riempito questo vuoto una volta per tutte.
Mi mette sul bancone alzandomi la gonna ed inizio ad aprire le gambe. D'impulso mi viene una strana sensazione. Mi sento in colpa per Max. Non posso fargli questo, posso scoparmi chi voglio ma non suo padre. Scendo dal bancone sistemandomi la gonna.

''Mi dispiace, ma io amo suo figlio''

Ritorno in giardino e vedo Max baciare la pancia di Grace e subito dopo lei, menomale che non ne era innamorato. Ed io che ho rinunciato a farmi sbattere dal padre, se non ci tenessi così tanto in questo momento sarei piegata sul tavolo della cucina. Ero davvero schifata.
Ho mangiato tutto il prima possibile e corsi nel balcone al piano di sopra per fumare una sigaretta. Mia madre sa che fumo ma non volevo farlo davanti a lei. E nonostante tutto mia sorella è incinta e potrebbe fare male al bambino.
Accendo la sigaretta e sento aprire la porta-finestra.

''Volevo chiederti scusa per prima. Ho visto una bella ragazza come te e non ho saputo resistere, purtroppo sono fatto così"

''Non c'è problema'' si siede accanto a me. Cosa cazzo vuole? Mi mette una mano sulla coscia e si spinge un po' più su. Ma è coglione o cosa? Prima mi chiede scusa e poi ci riprova.
Mi viene in mente la scena che ho visto prima di Max che baciava la pancia di Grace e poi lei. Non riesco davvero a crederci.
Devo pur vendicarmi in qualche modo, perché non scopandosi il suo amato paparino? Mi sento potente in questo momento e so che sembro una troia ma mia sorella mi ha portato via l'unica cosa bella che avevo, non è una giustificazione lo so. Ma la mia vita sta andando in frantumi.
Lo faccio salire ancora di più con la mano fino a farmi sfilare le mutandine. Gli salgo a cavalcioni e mi faccio penetrare da quest'uomo dannatamente attraente che mi ricorda l'amore della mia vita che non potrò mai avere.
Inizio a fare su e giù e lui fa altrettanto dandomi qualche pacca sul sedere. Mi sento una persona orribile ma allo stesso tempo invincibile. Ma nella mia testa c'è sempre e solo una persona, mi viene da piangere ma non riesco perché il piacere che sto provando adesso è superiore a qualsiasi altra emozione o sentimento. Adesso capisco da chi ha preso Max, non che io abbia mai scopato con sua madre. Viene dopo circa quindici minuti e io faccio lo stesso. Mi accarezza i capelli ma non dico niente, anzi mi alzo subito e scendo giù. Devo parlare con Max.

Il ragazzo di mia sorellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora