6. Non ho più nulla

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Due ore e mezzo.

Due ore e mezzo erano passate da quando i tre si erano chiusi nella stanza, per fare quella dannatissima pozione, e ora che avevano finalmente finito i ragazzi si apprestavano a riordinare l'aula.

- Vado - annunciò ad un tratto Zabini, controllando l'orologio. - La Grifona mi aspetta, e non mi sembra il tipo di appuntamento a cui tardare. Draco - disse, alzando la mano a mo' di saluto, - Granger - aggiunse, facendole un piccolo cenno col capo, che la ragazza, abbastanza stupita, ricambiò con un minuscolo sorriso. Poi il moro uscì dall'aula, lasciando la Serpe e la Grifona per eccellenza da soli.

Hermione si trovò a pensare che in fondo Zabini non era così tremendo. Erano rinchiusi nella stessa aula da quasi tre ore e non una volta l'avevano chiamata "sanguesporco" o "mezzosangue". Uao, si trovò a pensare Hermione, un nuovo record. Piccole Serpi crescono.

Tuttavia si sentiva estremamente a disagio ora che era da sola con Malfoy. Quel ragazzo riusciva a renderla così una nullità in così poco tempo che anche solo respirare la sua stessa aria la metteva in crisi.

Era nervosa. Molto nervosa.

Cercò di ignorare quel bruciore alla gola, mentre ripensava a Ron, e imprecò mentalmente. Il suo cervello aveva sempre la grande idea di farle ricordare tutti i momenti dolorosi quando era nervosa. Era una cosa involontaria, non controllata, e già solo questo era detestabile: la ragazza amava avere tutto sotto controllo. Sempre.

Fece un grande, e silenzioso, respiro, e continuò a fare ciò che stava facendo, con calma apparente.

Sollevò il pesantissimo libro di pozioni dal bancone, con l'intento di metterlo al suo posto, sullo scaffale, ma quando era a metà strada la voce odiosa di Malfoy la fermò.

- Granger, Granger, stupida Granger - disse, con tono annoiato, - usa la magia. Non credo che le tue minuscole braccia riescano a trasportare tutto quel peso.

Hermione gli lanciò un'occhiata di sfida. - Ci riesco benissimo, furetto, come vedi le mie minuscole braccia sono forti - disse, fulminandolo con lo sguardo, e arrivando allo scaffale dove avrebbe dovuto poggiare il libro in questione.

Solo allora si rese conto che non ci arrivava, nemmeno sulle punte. In effetti all'inizio del pomeriggio era stato Zabini a prenderlo, e Zabini era di circa venticinque centimetri più alto di Hermione.

Cazzo, pensò Hermione. Quest'ultima, dopo vari tentativi, rovinosi aggiungerei, decise di rinunciare momentaneamente. Un leggero panico la attraversò al pensiero che Malfoy la stesse guardando, così impacciata e incredibilmente bassa, e per questo lo sbirciò con la coda dell'occhio per assicurarsi di non essere sotto il suo sguardo gelido e indagatore. Per fortuna stava leggendo una rivista seduto sul bancone, e non le prestava attenzione.

Hermione appoggiò di soppiatto il volume che aveva tra le mani su un mobiletto alla sua portata e ne approfittò per stuzzicare un po' quel furetto platinato.

Arrivò al bancone, e si mise a sistemare le ultime cose con finto interesse. Malfoy dal canto suo continuava a sfogliare la sua rivista. Hermione gli si avvicinò e sbirciò la copertina di ciò che stava leggendo. Si trattenne dall'alzare gli occhi al cielo notando che era una rivista porno. Tipico di Malfoy, che si aspettava? Che leggesse Animali Fantastici e dove trovarli?

Una rivista piena di donne nude: lo stile di vita di Malfoy. E sembrava pure assorto nella lettura!

- Malfoy, una rivista porno? - lo stuzzicò.

Lui alzò gli occhi e la scrutò, per poi donare di nuovo alla rivista la sua completa attenzione.

- Oh, sì, ed è molto interessante - disse lui, - vuoi darci un'occhiata, Granger?

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