capitolo primo

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Gli occhi di Eterea erano persi e con aria assente fissava il vuoto.
Sentiva come ovattate le animate chiacchiere di Elena e Adele, come se fossero lontane da lei.
Un urlo la destò dai suoi pensieri più oscuri.
<SI PARTE DESTINAZIONE SPAZIO> Adele era la pilota. e dopo un rumore metallico di tasti l'astronave si azionó e partimmo.
<andrà tutto bene> disse, ma sapeva che era più per se stessa che lo diceva, perché anche se cercava di rinnegarlo in ogni modo aveva paura, rischiava di portarli in una missione suicida.   poco tempo dopo
pov's Eterea
Eravamo arrivati, ero nello spazio. Avevo sempre sognato quell'luogo, era bellissimo, il pianeta ormai distrutto dalla specie umana sembrava come un pover uomo che chiedeva aiuto agli astri e all'intero universo da cui eravamo circondati.
Mi scese una lacrima mentre pensavo a ciò che stavamo per fare, ne valeva la pena? Ne valeva la pena di uccidere tutte quelle persone? Sentivo gli urli raccapriccianti delle madri che vedevano esplodere tutto e non potevano proteggere i loro bambini,pensai a quei ragazzi, a quegli anziani che al momento non sospettavano che la loro vita dovesse finire, non se lo meritavano,  non ero nessuno per decidere chi doveva morire. Volevo piangere, urlare, gridare di tornare a terra pensando che la terra avrebbe deciso di debellare quel virus chiamato umanità. Sentí una serie di sguardi che mi trafiggevano la schiena come lame acuminate, cercai di nascondere ogni segno di insicurezza e mi voltai.
Adele si avvicinò a me:
"facciamolo"
Scossi la testa e con una leggera spinta la allontanai dal pulsante rosso. Dovevo portare io il peso, era la mia responsabilità. Prima che qualcuno potesse aprir bocca premetti il fatidico tasto stringendo i denti. Chiusi gli occhi e vidi tutti gli scenari che si potevano presentare sulla terra.
I miei amici mi guardavano pieni di tristezza e comprensione.
"andiamo a dormire" affermai cercando di non accasciarmi a terra in preda al dolore. Annuirono e tutti andarono ad. ibernarsi. Tranne la pilota che mi mise la mano sulla spalla
"hai fatto la scelta giusta" con gli occhi fissi sul vetro annuii e mi avvicinai alla mia capsula di ibernazione mormorando un buona notte e cadendo in un sonno perenne e senza sogni.
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αngolo αutrice:
Eccomi tornata con una nuova storia orrenda! Comunque è molto irreale e ispirata a the 100 ma spero davvero vi piaccia. Scusate per eventuali errori grammaticali💗🦋
-beth

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