Elastico,
prima la amavi,
il suo odore un tempo portavi,
ricordo plastico.Capi solevi girare,
ella ti prestava,
eri la scorta, pensava,
ti potevano anche buttare.Un giorno, come il fare tuo solito
partisti in viaggio,
c'era un polso all'atterraggio,
di tanti odori eri diventato il deposito.Ma il dì volse al termine,
da lei non eri tornato,
eri in un estraneo braccio incatenato,
la notte dormivi tra mine.Due giorni dopo ritornasti,
eri tranquillo
come sempre arzillo,
ma di un altro odore ti innamorasti.Portavi la sua fragranza
di cloro un retrogusto
non più come il profumo vetusto,
ah quante cose avrai visto nella sua stanza.Tanti odori zero parole,
ti annusava
e sorrideva,
come ammirare il sole.Il giorno tramontava
nella notte riposavi felice,
del suo polso eri la cornice
e di nuovo il suo sapore ti persuadeva.La mattina seguente un sospetto:
pensava che a lei ritornasti,
invece no, una sorpresa mostrasti:
nuova flagranza avevi prodotto.I due odori avevi mischiato
come vernice,
due colori una pittrice,
sia lei sia l'altra avevi imprigionato.