Dazai Osamu IV

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My daddy's got a gunMy daddy's got a gunMy daddy's got a gun

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My daddy's got a gun
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Sconosciuti pt. 4

Avete presente quelle giornate grigie e spente in cui la vita sembra solo un loop infinito di eventi che non vi toccano minimamente? Come se tutto si fosse lentamente trasformato in una misera proiezione di quello che è la vostra vita?

Mi sento così, vuota e priva di senso da quando Lui è scomparso, sono settimane che non lo sento e vedo più, il mio cuore è finito in pezzi come quello di una ragazzina che scoprendo fidanzata del proprio idolo, sono stata una sciocca è una cretina a fidarmi, mi sono abbandonata e concessa a lui, al richiamo invitante dell'oscurità e del proibito. Una poliziotta e un mafioso, pericolo e segreto costante, un connubio che ha dato vitalità a quella che era la monotonia della mia vita.

Dopo Quella Notte mi sono lasciata andare ad un sentimento che non credevo di provare, banale eh? Eppure la semplice verità dei fatti, mesi tranquilli (per quanto essi possano esserli visto la nostra professione) e vitali sono passati da quel momento preciso momento, la vita è come se avesse ripreso a scorrere nelle mie vene come un ricambio di sangue necessario.
Lo stesso è valso per lui, mentre mi accarezzava le braccia nude con le sue dita delicate mi sussurrava che non aveva mai provato tale voglia di vivere se non da quando mi conosceva eppure ora che lui non è qui mi sento presa in giro.

Mi credevo forte ma ho scoperto un lato della mia umanità che è solo debolezza, indovinate? Sto per dire quello che chiunque buono nei libri utilizza per sconfiggere il cattivo: l'amore

All'inizio credevo fosse una forza, lo hanno sempre dipinto così quel sentimento eppure ora percepisco quanto esso possa ferire, è un'arma a doppio taglio e io mi ci sono trovata in mezzo.

La vita va avanti eppure la mia sembra essersi fermata, si può davvero provare tanto in così poco e starci davvero molto male?

Apro la seconda bottiglia di vino bianco presa dal frigo e me ne verso una gran quantità nel calice che ho davanti, sospiro fissando il liquido semitrasparente perdendomici all'interno.

Mi aveva dedicato la dichiarazione d'amore più semplice ed improvvisa, un 'ti amo' detto durante una semplice uscita nel nostro solito bar, una bugia, una mera bugia dolorosa che affonda i suoi artigli nel mio cuore stringendolo e massacrandolo.

Sospiro e sorseggio il liquido sperando, e maledicendomi per farlo, in un suo ritorno e in una sua stupida scusa campata per aria, gli avrei tenuto il muso per giorni ma alla fine lo avrei perdonato perchè a quel 'ti amo' a cui non ho risposto per incertezza e paura ora saprei benissimo cosa rispondere: 'ti amo anche io maledetto idiota'

Butto giù tutto d'un sorso il vino rimanente prima di alzarmi e avviarmi verso la mia camera che ora sembra così vuota da farmi percepire la solitudine punzecchiare la mia spalla. Da quando Lui è entrato nella mia vita mi sono sentita meno sola e più consapevole che in fondo, a parte il mio lavoro, avevo ben poco.

Dei rumori provenienti dalla porta mi fanno vacillare verso di essa appoggiandomi al muro, tutto l'alcol che ho bevuto deve avermi fatto leggermente andare.

Apro bruscamente la porta e la luce dell'alba quasi mi acceca, una figura alta e magra di pone di fronte a me, ci metto qualche secondo a mettere a fuoco la sua figura ma quando lo faccio una manata gli si stampa sulla guancia, la mia rabbia, la mia tristezza e la mia delusione sono venuti fuori in quel gesto che non avrei mai fatto prima di allora, merito probabilmente del vino che vaga allegramente nel mio corpo stanco.

"Come hai potuto?" - gli chiedo con voce incerta

"Ho dovuto farlo, dovevo scomparire per un po' per lasciare definitivamente la Port Mafia" - mi spiega allungando con fare incerto la sua mano verso la mia guancia, istintivamente mi ritraggo e lui dopo un sospiro la abbassa

Capisco che è sincero e comprendo le sue azioni, tuttavia mi sento ferita come mai prima di allora. Sono talmente stanca che nemmeno mi accorgo delle lacrime che hanno cominciato a solcarmi il viso, lacrime silenziose e amare che portando con loro un dolore straziante.

Dazai mi abbraccia e nonostante io cerchi di staccarmi per mostrarmi forte cedo, mi lascio avvolgere dalle sue braccia magre che mi fanno sentire al sicuro abbandonando le mie lacrime sul suo impermeabile marrone.

"Ti prometto che non ti abbandonerò più T/n, mi sei mancata da impazzire ma se ti avessi contattato staresti finita in pericolo e non posso permettere che colei che mi tiene saldo a questa terra svanisca"- mi confessa lasciando così la prova del suo amore per me, è sempre stato tipo da odiare quel genere di confessione o rispondere alle domande, eppure in questo momento è come se mi stesse, come fa sempre, leggendo e rispondendo alle mie domande silenziose.

Sono un libro aperto ai suoi occhi, un libro distrutto con le pagine ingiallite ma lui sembra trovarmi interessante anche in quel mio lato peggiore.

"Ti amo anche io emerito idiota" - gli sussurro lievemente tenendomi stretta a lui, giurerei di averlo sentito sussultare e aver percepito il suo cuore accelerare; azzarderei anche una scommessa, in questo momento sta sorridendo e per quanto io non lo stia guardando in viso so per certo che é il sorriso più bello del mondo.

𝐈𝐦𝐦𝐚𝐠𝐢𝐧𝐚 || Anime X ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora