I̸t̸'̸s̸ y̶o̶u̶ // yeonbin

I

"E questa canzone come si chiama?"
"It's you"
"Perché?"
"Perché sei la persona che ho aspettato per tanto tempo"
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Ore 17:48

La pioggia; tanto affascinante quanto fastidiosa.
Era l'unica cosa a cui riusciva a pensare.
Perché la pioggia il 15 giugno?
Fatto sta che il ragazzo dovette cambiare la sua solita e monotona strada giornaliera per tornare a casa, dato che la metro a causa della pioggia aveva avuto dei problemi tecnici.

"Sono solo quarantacinque minuti a piedi soobin..."

In realtà avrebbe potuto benissimo prendere un taxi per tornare visto che avrebbe letteralmente pagato la sua agenzia, ma preferì camminare.
Ormai la giornata aveva fatto già abbastanza schifo, una camminata sotto la pioggia a cosa poteva portare? Un po' di febbre? Non gli avrebbero dato fastidio un po' di giorni a letto dopo tutto.

Effettivamente la pioggia non era così male.
Più che pioggia era un vero e proprio diluvio, nonostante le auto si riusciva a sentire chiaramente il suono dell'acqua contro il suolo e il cielo era completamente grigio.

Però non era male, anzi era quasi rilassante ascoltare la musica sotto la pioggia, sempre meglio delle urla del suo menager.

Per tutta la giornata non aveva fatto altro che lamentarsi del fatto che il ragazzo non riuscisse più a scrivere nulla.

Come se a lui facesse piacere...

Erano settimane che non sapeva più che fare.

Le cose non andavano poi così male, ma, doveva prepararsi per un comeback e al suo album mancava ancora una canzone.

Da lì un blocco. Il ragazzo non riusciva più a scrivere nulla, è più ci pensava e più non riusciva a incidere nulla.

Mise le cuffie nelle orecchie iniziando a camminare.

Ironico come molta gente osservava la sua figura mentre procedeva verso casa.

In effetti vedere un ragazzo camminare sotto la pioggia senza ombrello doveva far pensare alla gente che fosse pazzo-

Ironico anche come molte persone si siano avvicinate offrendogli il loro ombrello. Beh non era sorpreso, era comunque un idol discretamente famoso per cui alcuni fan avrebbero potuto riconoscerlo.

Si fermò quando alla fermata vide il semaforo rosso, allora si tolse per un secondo le cuffie asciugando il telefono bagnato con un lembo della maglia.

E poi un suono attirò la sua attenzione.

Una chitarra.

E poi una voce.

Wow un artista di strada? Ce ne sono a centinaia a Seoul, però era incuriosito. Quel filo di voce che riusciva a udire era fine e delicata; era così bella da convincere il ragazzo ad andare a vedere di cosa si trattava.

Allora forse alla ricerca della voce, che dopo poco trovò.

Allora vide un ragazzo, con dei capelli rosa caramella e una chitarra in mano, sotto un porticato.

La melodia di quella canzone era così malinconica da fare pan Dan con la pioggia, quell'atmosfera così triste era affascinante, e rendeva bellissima la figura del ragazzo che suonava la chitarra e cantava.

Si avvicinò un po' di più.

Era ammaliato dal testo della canzone e dalla voce del cantante.

Quasi si dimentico di essere sotto a un diluvio..

Quando il cantante si accorse di lui gli sorrise, anche se probabilmente pensò che solo un matto potesse ascoltarlo sotto la pioggia, come soltanto un pazzo potesse cantare con quel freddo.

Era innamorato di quella canzone.

E l'interpretazione di essa della sua voce era semplicemente poesia, era tutto splendido. Sembrava di essere un un qualche MV di una canzone famosa.

Poi la canzone finì.

Semplicemente applaudì.

Poi il ragazzo iniziò a smontare la sua attrezzatura.

Come dargli torto, si moriva di freddo.

Si sentì vuoto in quel momento, quella canzone gli aveva scaldato il cuore e ora faceva di nuovo freddo.

Nonostante tutto il sorriso del ragazzo in qualche modo riuscì a farlo sentire meglio, anche se dover andarsene dopo una cosa così bella gli sembrò assurdo.