Nicholas's pov
"Signorino Wilson" la voce sottile di Millicent mi sveglia dal sonno "signorino Wilson, si svegli" appena apro gli occhi la sua faccia è più vicina di quanto mi aspettavo.Mi giro sul fianco, ma che cazzo vuole questa ho la sveglia non mi serve la baby sitter che mi sveglia.
"Signorino Wilson deve andare a scuola"
"Ho la sveglia cosa cazzo ci fai tu qui" biascico con la voce impastata dal sonno.
"Veramente signorino Wilson ieri mattina innervosito dalla sua sveglia, l'ha buttata fuori dalla finestra e non ne ha comprata una nuova, se vuole gliene comprerò un'altra" cazzo è vero, quella stronza non smetteva di suonare.
"Non ce n'è bisogno, userò il telefono"
"Così rischierà di buttare dalla finestra anche questo" sospiro e mi alzo, non correrò questo rischio.
Il suo sguardo scruta tutto il mio corpo, sono senza maglia appena sveglio, ma non c'è bisogno di avere quest'espressione così molesta.
"Dirò ad Harry che mi guardi in modo molesto e ti licenzierà se non esci immediatamente da questa stanza" era un po' di tempo che non dormivo qui dentro e non mi è mancato affatto.
"Ha detto suo padre che la vuole a colazione insieme alla famiglia" dice prima di uscire dalla stanza.
È una bella donna, se proprio sarò disperato un giorno la terrò anche in considerazione.
Appena pronto scendo di sotto, prendo un cornetto e non presto attenzione alle parole di mia madre che mi chiede di sedermi con loro.
"Leggi il giornale" mi ordina Harry, sbircio dalla mia posizione il contenuto che secondo lui dovrebbe interessarmi e vedo il mio nome.
Il titolo è: giovani promettenti.
Scritto dall'uomo che Harry pagò per coprire la faccenda di Nadhia, ha pagato pure per questo? Nel pezzo in cui si parla di me sono citate le stesse parole che ho detto alla festa della banca... Scontato, Harry vuole ripulirsi l'immagine attraverso me per rendere alla famiglia l'immagine migliore.
Non ne posso più di questa sceneggiata, devo assolutamente far parlare Meghan e se non lo farà lei provocherò Charlie a tal punto da fargli dire tutto della mia espulsione dalla Whitefield, se si venisse a sapere sicuramente quest'articolo passerà in secondo piano sostituito da: un giovane promettente espulso dalla sua scuola, più che giovane promettente sembra un giovane delinquente.
Poggio il dito sopra il nome del giornalista che ha scritto l'articolo mostrandolo ad Harry, sospiro ed emetto una leggera risata scuotendo a testa.
"Io vado" saluto Alex ed esco di casa con lo zaino in spalla, non ho ancora messo tutti i libri nell'armadietto quindi è parecchio pesante.
Salgo in macchina e chiamo Caleb.
"Hai bisogno di un passaggio?"
"No, sono con la mia macchina con Dan e Zoey"
"Ci vediamo là" chiudo la chiamata e tocco le tasche del giubbotto per trovare il pacchetto di sigarette che però non trovo. Cazzo le ho finite ieri.
Gli altri sono seduti al solito tavolo sotto l'albero, li raggiungo e mi siedo affianco a Caleb.
"Nicholas pensavamo di fare un falò venerdì o sabato vicino la tua casa a mare, è disponibile?"
"Se dobbiamo fare un falò a che vi serve una casa?"
"Ultimamente la sera non fa particolarmente caldo quindi se prorpio non resistiamo a stare fuori c'è casa tua, in più è anche lontana dal resto della città quindi nessuno potrebbe lamentarsi"
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Sei quella vendetta che lascia l'amaro in bocca
RandomÈ appena cominciata l'estate e Meghan Mitchell, 17 anni dal carattere distaccato e freddo con le persone di cui non si fida, ma sempre con un tocco di umorismo si trova a fare i conti con Nicholas Wilson, arrogante, puttaniere e presuntuoso, per di...