Capitolo 22

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Io: Volevo dirti che Steve mi ha invitato a far parte della sua squadra di calcio in Inghilterra.
Undici: È magnifico. Non sei contento?
Io: Sì. È solo che... non ne sarei capace. Si tratta di un livello agonistico.
Undici: Mike, tu sei bravissimo a giocare a calcio. Nessuno è più forte di te.
Io: Lo credi davvero?
Undici: Gli amici non mentono.
Io: (accenna un sorriso)
Undici: (sorride) Quando dovresti partire?
Io: Tra un mese circa. Devo ancora confermare.
Undici: Vacci... non te ne pentirai. È uno dei tuoi sogni.
Io: Va bene, ci andrò. Ci sentiamo...
Undici: Buonanotte...

Undici
Dopo la chiamata, portai il telefono al petto e lo strinsi chiudendo gli occhi e facendo un lungo sospiro.

Will: Ei, posso entrare?

Posai il telefono sul comodino e mi sedetti sul letto.

Io: Entra.
Will: Che stavi facendo?

Chiuse la porta e si mise davanti a me con le mani in tasca.

Io: Parlavo con Mike al telefono.
Will: Che vi siete detti?
Io: Partirà per Londra.
Will: Me ne ha parlato Steve. Vuole che vada anche io.
Io: Ci andrai?
Will: Mi ha detto che dovrò andarci solo se Mike non accetterà.
Io: Oh, beh... Mike ha accettato.
Will: Già. Mike mi sta rubando tutto.
Io: In che senso?
Will: Ha te, ha la squadra che lo aspetta.
Io: Will, troverai anche tu una ragazza.
Will: Io voglio te. Tanto tu e Mike vi siete lasciati.
Io: Per colpa tua.
Will: Per colpa nostra semmai. Anche tu ti sei divertita quella sera.
Io: Smettila.
Will: Vuoi divertirti ancora?
Io: Basta, Will.

Ero spaventata. Mi alzai e mi appoggiai al muro osservando ogni singolo movimento di Will.

Will: Che c'è?
Io: Vattene dalla mia stanza.
Will: Undi, davvero scusami. Non so che mi prende.

Dopo quella parole andò via. Era così strano, ma molto carino. Scesi di sotto e vidi che parlava con gli altri.

Joyce: Ei, Undi. Ci stiamo guardando un film. Ti unisci a noi?
Io: Sono molto stanca... Andrò a letto.

Io e Will ci scambiammo degli sguardi e subito dopo ritornai in me.

Joyce: Undi?
Io: Sì?
Joyce: Sei molto stanca. Si vede. Lo guarderemo un altro giorno. Buonanotte, tesoro.

Mike
Dopo aver parlato con i miei genitori, diedi a Steve la conferma.

Nancy: Un piccolo calciatore.
Io: Un grandissimo giocatore caso mai. (Ride)
Nancy: Che scemo. Non vedi l'ora?
Io: Non sto più nella pelle.
Nancy: Undi e gli altri lo sanno?
Io: Sì. Will sarebbe dovuto venire al posto mio in caso non avessi accettato.
Nancy: Ahi.
Io: Eh già... Ma non mi importa. Io con lui ho chiuso.
Nancy: Devo vedermi con delle amiche e con Jonathan.
Io: A quest'ora?
Nancy: È il momento migliore per uscire questo.
Io: Certo... Buona passeggiata sotto la pioggia.
Nancy: Grazie, fratellino.

Undici
Mi sedetti sul davanzale appoggiando la testa alla finestra. Fuori pioveva e quando pioveva riuscivo a pensare meglio. Vidi una figura in lontananza venire verso di me... verso la finestra. Mi allontanai e camminai indietreggiando. Si arrampicò e iniziò a bussare.

Io: Chi... sei...?

Mi avvicinai e con gli occhi chiusi aprii la finestra. Appena sollevai gli occhi in alto, mi apparve Mike.

Io: Mike? Che cosa ci fai qui? A quest'ora?
Mike: Sono entrato dalla finestra per non vedere Will.

Qualcosa scattò in me e gli piombai tra le braccia.

Io: Scusa... (Si allontana)
Mike: Perché ti sei staccata?
Io: Non stiamo insieme...
Mike: No? (Si avvicina)

Will aprì la porta...

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