L'amore é una scommessa.

20 - Grace

Se mi avessero detto, due giorni fa che io e Carter ci saremmo baciati, probabilmente avrei dato del folle a chiunque me lo avesse detto. Insomma, era impossibile da predire o anche solo da immaginare. A mala pena ci parlavamo e invece, ci siamo baciati. E che bacio. Di sicuro non ero la sola a volerlo, è stato lui ad attirarmi maggiormente a sé e a baciarmi di nuovo. Ora però non so bene in che modo cambieranno le cose, se cambierà qualcosa. Lui da quel che so sta ancora con Britt e la cosa non mi piace per niente.

In ogni caso non è stata una bella serata solo per me. Da quel che ho visto e da quel che mi è stato raccontato si è divertita molto a anche Lucy. Per tutto il viaggio di ritorno non ha fatto altro che parlarmi di Jordan e di come si sono diverti insieme. Per di più il bacio mozzafiato che si sono dati prima di entrare in macchina mi ha fatto capire che le cose tra di loro sembrano serie. Almeno lo spero. Jordan ha sempre avuto la fama di essere un ragazzo a cui piace divertirsi con le ragazze. Però magari incontrare Lucy lo ha fatto cambiare e rientrare sulla retta via come ha fatto con me. Per quel che ne so potrebbe pure essere così.

Sono buttata sul divano con uno dei miei libri preferiti in mano. Ho fatto colazione da poco ma mi sa che tra qualche minuto mi alzo per prendere un'altra fetta di torta alle mele. Sono un pozzo senza fondo quando si tratta di dolci, non mi batte nessuno. Sto ancora valutando se ho veramente voglia di uscire da sotto la coperta quando mi arriva un messaggio al cellulare. Lo tiro fuori da sotto al cuscino e accendo lo schermo. Il messaggio è di Carter, l'ultima persona che mi sarei aspettata mi scrivesse la domenica mattina così presto. Leggo il teso in anteprima e resto a bocca aperta.

Colazione al tuo bar preferito tra dieci minuti. Ti aspetto 😉 C.

Come diavolo fa a sapere quale sia il mio posto preferito. La risposta mi arriva in un lampo.

<Lucy, per caso la tua bocca larga ha detto a Carter dove andiamo di solito a fare colazione? > chiedo alla mia coinquilina alzando un sopracciglio. Nel mentre mi alzo e vado verso camera mia a mettermi qualcosa di più carino della maglia a righe gialle, rosse e blu. Mi chiedo sempre perché è ancora nel mio armadio dopo tutti questi anni. Zia Macy è morto da qualche anno, di sicuro non si può dispiacere se per sbaglio la butto nel cestino. Mentre sto tirando fuori un maglioncino giallo dal cassetto Lucy si appoggia allo stipite della mia porta.

<Ehm forse mi è sfuggito ieri sera mentre parlavo con JJ> immagino si stia riferendo a Jordan perché non conosco nessun altro con la j come lettera iniziale del nome. Alzo nuovamente le sopracciglia per farla continuare <oh insomma, non mi guardare così! Gli ho solo detto che noi andiamo lì di solito, sai nel caso volesse farmi una sorpresa> dice l'ultima frase sorridendo e abbassando lo sguardo. Spero davvero che prima o poi Jordan lo faccia, sennò farò due chiacchiere con lui.

<Beh si da il caso che questa informazione è servita per fare una sorpresa alla sottoscritta. Carter mi aspetta lì tra cinque minuti > dico infilandomi una gomma in bocca e prendendo la borsa. Non ho tempo di lavarmi i denti, anzi a dirla tutta non ho nemmeno il tempo di arrivare. Probabilmente sarà già là ad aspettarmi. Accelero il passo e mi do una calmata solo quando sono a dieci metri dal bar. Entro e mi guardo attorno. Non lo vedo da nessuna parte e proprio prima che io possa afferrare la maniglia per uscire mi vibra il telefono in tasca. Quando lo tiro fuori lo schermo è ancora acceso.

Voltati

Chiudo momentaneamente gli occhi e poi quando ho buttato fuori tutta l'aria che avevo nei polmoni mi giro. È seduto in un angolo del bar dove di solito sono sedute le coppiette. Partiamo bene. Mi avvicino senza smettere di guardarlo. Doveva proprio mettersi il maglioncino a collo alto? Le mie mani sono sudaticce. Dio come sembro patetica. È solo un ragazzo. Certo è quello che mi fa battere il cuore, ma sono solo dettagli.

<Ciao Grace> la sua voce è calma. O è un bravo attore oppure non ha un briciolo di ansia. Un po' lo invidio.

<Ciao Carter, hai già ordinato per te?>gli chiedo sedendomi. Sempre meglio partire all' attacco con le domande che entrare fin da subito nel silenzio imbarazzante, oggetto di paure di tutti i primi appuntamenti. Questo però non è il nostro caso. Il nostro primo incontro non è oggi, ma è avvenuto molto tempo fa. Non c'è stato nemmeno un momento di silenzio o di incertezza. Ci siamo piaciuti e conosciuti fin da subito. Spero che anche oggi sia così.

<Ho ordinato due muffin al caramello salato e due cappuccini al cioccolato se per te va bene> ringrazio che ci sia del chiacchiericcio nel bar sennò probabilmente Carter sentirebbe il suono assordante che ha fatto il mio cuore non appena ha pronunciato le parole muffin al caramello salato.

<Wow ti ricordi ancora quali sono i miei gusti preferiti>

<Le cose belle non si dimenticano mai > mi risponde facendomi l'occhiolino. Non so se ci sia qualcosa sotto che lo faccia muovere così ma è maledettamente bravo a centrare i miei punti deboli. Voglio andarci piano però. Non so se sia al cento per cento serio. Stare con Brittany ti cambia, anche se non te ne accorgi. Cominci a fare cose che prima non avresti mai immaginato. Cominci a giocare con le persone come se fosse uno sport. Spero che Carter non sia sotto il suo controllo manipolatore.

<Brittany lo sa che sei qui? > le parole mi escono dalla bocca velocissime.

Lui mi guarda con sguardo perplesso. Di certo non si aspettava una risposta così alla sua frase d'effetto.

<In realtà non vedo Britt da quando è andata via da casa mia un mese fa, dopo che mi aveva detto che tra noi era finita. Perché? Lei ti ha detto in modo diverso? > strano che me lo chieda, penso che sappia che non siamo più in buoni rapporti.

<No assolutamente. Non la vedo da quella sera in ospedale. Beh almeno non sei più sotto il suo controllo manipolatore > l' ultima frase la sussurro appena. Voglio ma allo stesso tempo non voglio che mi senta. Non so ancora cosa pensa realmente di lei.

Il nostro ordine arriva poco dopo il nostro scambio di battute e mi getto subito sul muffin che mi aspetta ancora caldo. Era da qualche mese che non ne mangiavo uno. Mi faceva provare troppe emozioni forti. Ma oggi è il giorno perfetto per ricominciare a provarle. Continuiamo a parlare come se nulla tra di noi fosse successo. Sono davvero felice di tutto questo ma c'è una frase che continua e continua a ronzarmi in testa da quando ci siamo baciati ieri. Perché ? Perché dopo tutto quello che ci siamo fatti? Cosa gli ha fatto cambiare idea?

<Non vorrei rovinare questo momento così bello ma devo chiedertelo. Cosa ti ha fatto cambiare idea sul mio conto? > lui mi guarda fisso negli occhi. Sul suo volto compare un sorriso dolce.

<Tu. Rivederti devo ammetterlo è stato un duro colpo. Stavo ancora male per tutta quella storia. Ma poi ti sei scusata e questo in un certo senso è bastato per farmi capire che ti eri pentita seriamente della scommessa. Poi ieri eri proprio bella con quel vestito > lo vedo sorridere di nuovo. Ha uno sguardo diverso però, è furbo e gli occhi sono fiammeggianti. Non lo avevo mai visto con questi occhi. Un nuovo lato da scoprire che mi intriga parecchio. < poi devo ammetterlo. Vederti ballare con quel Gradner mi ha fatto un certo effetto. Una sola volta hai ballato così per me. Me la ricordo bene quella sera, eri stupenda anche in quel momento> so bene a cosa sta facendo riferimento. Perché dobbiamo sempre ritornare a quella maledetta festa. Mi sono scusata. Questo non gli basta?

<Perché mi ha chiesto di venire Carter? Mi sono già scusata e tu le hai accettate a quanto mi hai detto. Cosa devo fare ancora per farti capire che la Grace di un anno fa è morta> se era partito tutto come un bellissimo sogno ora si è presto trasformato in un incubo bello grande. Ma non è questo il momento per sognare.

<Si ho detto che avevo accettato le tue scuse ma non so ancora se fidarmi di te. > il suo sguardo lampeggia di nuovo. Non so cos'abbia in mente.

<Cosa dovrei fare per dimostrarti che sono cambiata? >