1. L'ossessione di Harry

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Maggio 1997.

Harry Potter stava ancora una volta a capo chino sulla sua preziosa Mappa del Malandrino, ricevuta in dono al terzo anno da Fred e George. Ne scrutava ogni angolo, ogni millimetro, nella disperata ricerca del minuscolo punto corrispondente al nome di Draco Malfoy. E, nel frattempo, aveva deviato per il corridoio del settimo piano, più per abitudine che per reale volontà, illudendosi in maniera distratta, come accadeva ormai quotidianamente, che magari quella sarebbe stata la giornata giusta, che magari, almeno quel giorno, sarebbe riuscito a cogliere di sorpresa Malfoy, senza, però, sperarci veramente come poco tempo addietro.

Ma nonostante l'ormai debole aspettativa di incappare nella sua figura che varcava la soglia della porta finalmente rivelata, se avesse potuto esserci anche solo mezza possibilità che quest'ultimo uscisse imprudentemente dalla Stanza delle Necessità, Harry avrebbe per forza dovuto essere presente.

Non gli era permesso lasciarsi sfuggire nessuna occasione, adesso che poteva riporre la sua fiducia unicamente in un passo falso di Draco, perché stava ormai perdendo ogni speranza di entrarvi da solo; provava e riprovava da settimane, da quando aveva scoperto perché il suo nome spariva misteriosamente dalla mappa di tanto in tanto, ma nonostante variasse ogni volta la sua richiesta recitata a mente, nel tentativo di scoprire quella che gli avrebbe mostrato la stanza che si apriva per Draco, la porta continuava a restare nascosta dietro l'apparente striscia di parete di pietra, di fronte all'arazzo di Barnaba il Babbeo.

"Devo vedere che cosa fa Malfoy qui dentro."

"Devo vedere il posto in cui Malfoy continua a venire in segreto."

"Ho bisogno che tu diventi il luogo che diventi per Draco Malfoy."

"Ho bisogno di vedere che cosa fa Draco Malfoy dentro di te."

Queste e altre istanze erano state formulate dal suo cervello prima di costringersi, suo malgrado, ad arrendersi, sconfitto e a dir poco furioso.

Era, però, ben consapevole che il Serpeverde non fosse così stupido da sfidare la sorte, avventurandosi all'interno della stanza senza che qualcuno gli facesse la guardia in corridoio.

Harry aveva già provato una volta ad inchiodarlo fuori da quella porta spaventando Gregory Goyle, nelle sembianze di una bambina alla quale Hermione, le due settimane antecedenti, aveva cortesemente riparato la bilancia cadutale dalle mani, ma non aveva ottenuto nessun risultato.

Alla fine Harry aveva realizzato che, quella bilancia scaraventata al suolo, altri non era che un chiaro segnale per Draco, a fargli intendere che uscire allo scoperto non fosse prudente in quel momento.

Così, anche quando aveva fatto scappare Goyle grazie al suo Mantello dell'Invisibilità, dopo avergli sussurrato all'orecchio: «Ciao... Sei molto carina, lo sai?» Harry aveva immaginato che Malfoy avesse sicuramente teso le orecchie sui battenti di legno, comprendendo che qualcuno di sgradito fosse a pochi centimetri dalla porta dietro il quale lui si nascondeva, e non si era azzardato ad uscire per molte ore, che gli impegni di Harry non gli permettevano di perdere.

Stranamente, però, quel giorno le due sentinelle Crabbe e Goyle non si trovavano lì. Harry, dando un'altra occhiata alla mappa, fu sorpreso della presenza dei loro nomi, ben lontani dal settimo piano, in contemporanea all'assenza di quello del biondo: Malfoy non si aggirava mai senza i suoi tirapiedi quando era assorto nelle sue missioni.

Il Prescelto era completamente ossessionato da Draco da fine agosto, al punto da non dar quasi più peso alle altre sue preoccupazioni: doveva occuparsi degli allenamenti, adesso che era Capitano della squadra di Quidditch di Grifondoro, fino a poco tempo prima avrebbe dovuto impegnarsi di più nel recupero del ricordo di Lumacorno, il compito affidatogli da Silente che sarebbe dovuto essere in cima alla lista dei suoi pensieri, ma che tendeva a mettere sempre da parte per primo, e aveva avuto successo in quell'impresa solo poche settimane prima. E poi c'era Ginny Weasley...

𝕴𝖑 𝖓𝖔𝖘𝖙𝖗𝖔 𝖕𝖔𝖓𝖙𝖊 𝖘𝖎 𝖈𝖍𝖎𝖆𝖒𝖆 𝕲𝖚𝖊𝖗𝖗𝖆 ||𝕯𝖗𝖆𝖗𝖗𝖞||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora