Taehyung's pov:
Mi svegliai lentamente per via di un tuono, mi coprì velocemente con la coperta, l'unico "indumento" oltre gli slip che ci era concesso indossare.
Mi chiamo Kim Taehyung, ho sedici anni e da quando avevo quattro anni vivo per strada,aspettando che qualcuno mi compri.
Vi starete chiedendo, perchè qualcuno dovrebbe comprarti? Beh è semplice, faccio parte del mercato nero.
Ho perso i genitori quando ero piccolo, così ho iniziato a girare per Seoul senza una meta precisa insieme al mio amato peluche a forma di tigrotto. Un giorno mi venne incontro un signore, mi chiese se volevo seguirlo perchè mi avrebbe portato in un posto sicuro. Ero un bambino no e quindi secondo voi cosa feci? Beh accettai e ora mi trovo qui.
Dopo circa un'oretta dal mio risveglio vidi una limousine ferma. Immaginai che si trattasse del solito uomo di mezz'età stanco della vita monotona che era venuto a comprare un nuovo giocattolino da usare, ma quella volta mi sbagliavo. Infatti dalla macchina scese un ragazzo alto, con un completo nero dalla testa ai piedi, i capelli erano ricoperti di gel. Dovevo ammettere che era proprio un bel ragazzo.
Si avvicinò lentamente a ognuno di noi, facendoci una radiografia dalla testa ai piedi. Ero perso nei miei pensieri e non mi ero reso conto che mi stava fissando.
-O..oh mi scusi- sussurrai, togliendomi la coperta da sopra le spalle. Non c'era molto da vedere, infondo ero tutto pelle e ossa.
Il ragazzo mi tirò dalla catena attaccata al collo facendomi alzare per ammirarmi meglio, per poi lasciarmi in piedi a morire di freddo. Presi il tigrotto di pezza, stringendolo forte al petto.
Mi si avvicinò il padrone del mercato con un piccolo ghignò sulle labbra.
-Complimenti Kim, ti hanno comprato finalmente- disse tirandomi verso il ragazzo
Tenevo la testa bassa impaurito mentre il ragazzo mi tirava velocemente dentro la limousine,chiuse lo sportello e urlò al guidatore di partire, cosa che fece subito.
Rimasi in silenzio per tutto il tempo giocando con le zampine del tigrotto.
-Kim stammi a sentire, ti ho comprato per diversi motivi. Le mie domestiche fanno schifo quindi da oggi dovrai pulire, cucinare, stirare e spolverare. Verrai con me quando te lo dico e dovrai fare tutto quello che dico. Chiaro?- chiese alzandomi lo testa, tirando la catena.
Io annuì piano restando in silenzio, tutto quel lavoro mi avrebbe ucciso ne ero certo.
-Voglio sentirti parlare,Kim o e chiamami padrone mh?
-S..si padrone, va bene- sussurai impaurito
Dopo circa un quarto d'ora arrivammo e aprì lo sportello, tirandomi fuori dalla macchina.
-Benvenuto a casa, Kim- mormrò guardando la casa.
Quella non era una casa, era una villa. Era enorme e inoltre c'era un bellissimo giardino.
-Bella casa.. padrone- sussurrai, mentre lui mi tirava dentro casa.
L'interno era ancora più bello, al lato sinistro si intravedeva la cucina, solo quest'ultima era enorme. Dal lato destro invece si intravedeva un soggiorno. Inoltre la villa era piena di maggiordomi che andavano avanti e indietro.
-Seguimi Kim- mormoró con voce fredda e io obbedì senza dire una parola. Mi portò in uno studio molto spazioso,i mobili erano in legno, c'erano due grandi finestre dietro la scrivania, la quale era ricoperta di fogli.
-Inizia a pulire le finestre, poi togli la polvere dai mobili e poi ti dirò io cosa fare, ma prima vai da un maggiordomo e fatti dare una divisa. Su, muoviti!- disse guardandomi.
Annuì piano uscendo dallo studio, dirigendomi verso uno dei maggiordomi.
-M..mi scusi,v.. volevo u..una divisa ecco- sussurrai guardandolo.
Il maggiordomo si fece scappare una risatina restando a guardarmi.
-Certo, vieni con me. Comunque tranquillo, dammi del tu. Io sono Jimin.- disse allungandomi la mano che strinsi lentamente.
-P.. piacere Taehyung- dissi guardandolo.
Lui sorrise e mi portò in uno stanzino della casa, lo aprì e mi diede una divisa.
-Tieni Taetae, vatti a cambiare in bagno- disse facendomi un grande sorriso.
Annuì e mi diressi in bagno, indossai la gonna nera e bianca,la camicia bianca fin troppo sottile.Appena finito corsi a prendere gli attrezzi per pulire e tornai nello studio.
-Certo che ce ne hai messo di tempo eh, ora muoviti che questo studio non si pulisce da solo!
Annuì mordendomi forte il labbro e iniziai a pulire. Dopo circa un'ora avevo finito.
-Umh.. io ho finito..- sussurrai guardandolo.
-Ma che bravo che sei Kim,ti vedo particolarmente stanco. Va' a dormire.-
-I..io non so dov'è però- sussurrai a testa bassa.
Lui sbuffò e si alzò velocemente,mi tiró per il braccio entrando in una stanza.
C'era un letto al baldacchino e anche qua i mobili erano in legno.
-Dormiremo tutti e due qua- disse mentre iniziava a spogliarsi velocemente mentre mi prendeva un pigiama nell'armadio.
Io rimasi a guardarlo mentre mi toglievo lentamente il completo, non guardavo proprio lui guardavo il suo fisico scolpito.
-Tieni- disse buttandomi il pigiama. Erano un paio di pantaloncini corti neri e una maglietta a maniche corte bianca. Li indossai velocemente per poi mettermi lentamente sotto le coperte, imitandolo.
-Donani mattina voglio la colazione pronta e devi pulire la cucina, chiaro?
-S..si padrone- sussurrai chiudendo lentamente gli occhi.
-Bravo Kim- mormoró chiudendo anche lui gli occhi, addormentandosi poco dopo.
Rimasi fermo, immobile,nella stessa posizione per un po' per poi addormentarmi anche io.
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𝔪𝔶 𝔰𝔲𝔟𝔪𝔦𝔰𝔰𝔦𝔳𝔢
Teen FictionNeon Jungkook, un ragazzo di circa vent'anni ricco, bello e conosciuto da tutte le più grandi agenzie del mondo; annoiato dalla sua vita ormai monotona decide di comprare un ragazzo al mercato nero. Kim Taehyung, un ragazzo di sedici anni, viveva in...