Siamo ancora nella stanza di Cassie, stese sul suo grande letto matrimoniale.
Paige guarda verso l'alto e io guardo lei.
Ha le labbra carnose e il naso perfettamente all'insù.
I capelli sono mossi e morbidi di un castano molto scuro.
È mulatta e il che la rende ancora più perfetta a i miei occhi.
Non so cosa fare né cosa dire.
Controllo il telefono, sono le 9:45 di sera.
Paige si alza, si gira verso di me ed inizia a parlarmi in modo tranquillo.
<<Nicole se ci tieni io non racconterò a nessuno di quello che è successo sta sera>>
Mi alzo di scatto e la guardo confusa.
<<Aspetta di cosa stai parlando esattamente?>>
Sospira e continua a parlare.
<<Il fatto che tu mi abbia baciata e poi tutto il resto... ma tranquilla, non è colpa tua. Avevi bisogno di supporto e hai trovato me.>>
Non riesco a credere a quello che sta dicendo.
<<Mio dio Paige no! Non è così che è andata.>>
Mi avvicino a lei e le accarezzo la guancia.
<<Tutto ciò che ho fatto l'ho fatto perché volevo. E credo che valga anche per te giusto?>>
Annuisce e mi sorride.
Le do un bacio sulla bocca e ci rivestiamo.
Quando usciamo dalla stanza c'è ancora un sacco di gente e la musica a palla.
Appena scendiamo le scale sbuca Cassie all'improvviso e si scaraventa su me e Paige.
<<Grazie al cielo ragazze, eccovi. Paige, io e Ty ti abbiamo cercato per tutta la sera. Dove eravate?>>
Paige inizia a balbettare cercando di dare una risposta.
<<Aspetta Cassie dov'è Finn?>>
In parte sto cercando di cambiare discorso, dall'altra parte sono davvero preoccupata per Finn.
<<Tyler e altri ragazzi lo hanno dovuto separare da Ryan. Si sono entrambi fatti molto male solo che Ryan è tornato a casa mentre Finn è rimasto qui. È nell'atrio con Ty ora.>>
Quando arriviamo da lui mi rendo conto che è ridotto davvero male.
Ha un occhio nero e il labbro che sanguina.
Tyler cerca di toglierli il sangue dal labbro con un panno bagnato e Cassie gli mantiene una sacca di ghiaccio sull'occhio.
<<Finn cazzo non c'era bisogno di arrivare a tanto>>
Cassie mi da ragione e Finn ridacchia indolenzito.
<<Tranquilla, mi sei servita solo come scusa, era da una vita che volevo spaccare la faccia a quel coglione>>
Paige trattiene una risata.
<<Be' Finn se devo essere sincero sei stato grande. Se non ti avessi separato io credo che lo avresti ucciso>>
I due scoppiano a ridere e Cassie si innervosisce.
<<Piantatela coglioni! La prossima volta che uno di voi due se ne esce con queste stronzate giuro su Dio che lo faccio cessare di respirare.>>
Squilla il telefono di Finn e Cassie controlla chi è.
<<Porca puttana, è zia Taylor>>
Finn le fa cenno di rispondere con il capo è Cassie risponde come se non fosse successo nulla.
Sta al telefono all'incirca cinque minuti per poi attaccare.
<<Finn zia Taylor è qui, è parcheggiata davanti casa. Ha detto che dobbiamo far uscire tutti e che ci deve parlare>>
<<Aspetta cosa? Non doveva tornare domani?>>
<<A quanto pare no.>>
Tyler lo aiuta ad alzarsi e iniziano a far uscire tutti.
Paige guarda me e poi guarda Cassie.
<<Cassie io e Nicole andiamo>>
Lei ci guarda confusa.
<<Tu e Nicole? Pensavo che te ne saresti andata con Ty.>>
<<No no tranquilla, accompagno Nicole e vado a casa sola. Mi raccomando chiamami domani mattina e fammi sapere com'è andata>>
Annuisce e io e Paige usciamo.
Mi accompagna fino a casa tenendomi per mano e quando arriviamo mi da un bacio per salutarmi.
Quando entro trovo mia madre in piedi con le mani incrociate che mi fissa arrabbiata.
La ignoro e appendo borsa e il giubbotto all'ingresso.
<<Nicole ho avuto una telefonata da Taylor Harris.>>
Continuo ad ignorarla togliendomi le scarpe.
<<Mi ha detto di averti visto camminare mano nella mano con una ragazza. A Taylor è sembrata la figlia dei Miller. Era lei?>>
Alzo gli occhi al cielo
<<Anche se fosse? Che cazzo può fregartene?>>
Mi alzo per raggiungere la mia stanza ma mi blocca prendendomi per un braccio
Avvicina il suo viso al mio ed inizia a parlarmi all'orecchio.
<<Ascoltami ragazzina viziata, non azzardarti mai più a girare con certa gente e prego Dio che tu non sia diventata lesbica. Sei l'unica erede di questa famiglia, hai come unico scopo fare figli e dargli il nostro cognome.>>
Stringe sempre di più la mano intorno al mio polso.
<<Non farmi fare più queste figure o sarò costretta ad agire per conto mio>>
Strattono il braccio per liberarmi dalla sua presa e salgo in camera arrabbiata.
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BRISTOLHILLS
Teen FictionPaige Miller e Tyler Thompson, due ragazzi che hanno avuto un infanzia abbastanza difficile e che ogni giorno lottano per mandare avanti la loro famiglia, quando devono iniziare il loro terzo anno di liceo vengono trasferiti in un'altra scuola, tutt...