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Per _Eye_of_God_ , scusa tanto il ritardo e spero ne sia valsa la pena! -
Je remue le ciel, le jour, la nuit Je danse avec le vent, la pluie Un peu d'amour, un brin de miel Et je danse, danse, danse, danse, danse, danse, danse
I am too young and I've loved you too much
La pioggia cade allo stesso modo sia sul giusto che sul malvagio, così mi è sempre stato detto è forse in questo momento essere qui, sotto le gocce fredde che mi toccano la pelle scoperta mi fa sentire in pace con me stessa è la pace più totale e non c'è aforismo più corretto. Tutto si è fermato lasciando così il vagare dei miei pensieri cadere a terra e confondersi con l'acqua. Il grande terrazzo in marmo bianco è ormai completamente bagnato come me d'altro canto.
"Dovresti rientrare"- afferma una voce che conosco fin troppo bene alle mie spalle
"Fyodor la pioggia non è stupenda? Non è liberatorio mettercisi sotto e lasciarsi toccare da quelle gocce fredde?"- chiedo non voltandomi mentre fisso l'orizzonte con aria persa, anche senza guardarlo so per certo che questa domanda lo spiazza, solitamente quando sto con lui rimango in silenzio
"Non è il tempo ideale per me, rientra T/n"- nella sua voce non traspare nessuna emozione negativa, anzi penso di scorgere un velo di preoccupazione ma non ne sono certa
"Ma a me piace"- sussurro ma a quanto pare mi sente perchè fa qualche passo verso di me e posa le sue mani sui miei fianchi dopo avermi messo il suo amato berretto in testa
"Rientra, ora"- la voce ora è più autoritaria ma sempre con quella preoccupazione velata è appena accennata che ho notato prima
Sospiro e faccio come dice, cominciando a rabbrividire per il freddo preso, un'idea mi balena in testa come se si fosse accesa una lampadina, cosa c'è di meglio del calore umano per combattere tutto questo gelo? È forse far sciogliere un po' di più il cuore ghiacciato di Fyodor?
Appena rientrati nella stanza mi volta verso di lui facendo un piccolo sorriso malizioso, mi avvicino ulteriormente a lui e poso le mie labbra sulle sue, il contatto freddo delle sue mani su i miei fianchi mi fa trasalire, ma la sensazione di calore che sto provando lentamente, il quale si propaga in ogni centimetro del mio corpo, mi eccita e mi fa essere più reattiva.
"Che stai cercando di fare eh?"- mi sussurra sulle labbra con voce roca
"Facciamo un passo verso un peccato minuscolo"- sussurro con un finto tono innocente
"La lussuria"- risponde mentre i suoi occhi quasi brillano di vitalità
Con un gesto veloce mi fa cadere sul suo enorme letto portandosi sopra di me mentre le sue dita vagano sotto il mio maglioncino bagnato aderito perfettamente al mio corpo, con un gesto veloce me lo sfila lasciando il mio seno alla sua vista. Mi mordo il labbro inferiore mentre le sue labbra si posano come un soffio gelido sul mio collo, pian piano scende fino ai seno liberandoli dall'ingombro del tessuto in pizzo rosso. Le mie mani scorrono sul suo petto fino a liberarlo completamente da quella camicia bianca simile al colorito della sua pelle perlacea per poi incastonarsi fra i suoi capelli corvini accarezzandoli.
"Ferma"- sussurra con voce roca prendendomi i polsi e bloccandomeli ai lati della testa
"Ma.."- sussurro ormai con le goto dipinte di rosso
"Ho detto ferma"- stavolta il suo tono è straripante di eccitazione ma così autoritario da farmi mordicchiare ancora di più il mio labbro inferiore, senza ulteriori proteste rimango ferma, nel frattempo inarco la schiena a causa dei suoi baci umidi scesi fino al mio addome, con un gesto fulmineo i miei pantaloni sono a terra insieme ai miei slip; con lo stesso gesto si leva i propri, rimanendo così nudi di fronte all'altro, non mi sento in imbarazzo, anzi, sento il calore espandersi ancora di più.
Con le mani magre e pallide mi allarga le cosce per permettere alla sua lunghezza di entrare in me con un movimento brusco, subito genò di piacere mentre allungo le braccia e le mani verso la sua schiena ma lui le ricaccia ai lati del mio viso, il suo sguardo lussurioso mi trasmette comunque una certa soggezione e rimango ferma mentre mi bacia con passione soffocando il proprio ansimare fra un respiro affannoso e l'altro. Le spinte si fanno sempre più vigorose e forti, esasperate quasi dal voler raggiungere l'apice il prima possibile, è fra gemiti sommessi e sussurri veniamo contemporaneamente, lasciando così che il suo seme mi completi.
Fyodor ricade al mio fianco avvolgendomi dapprima con un suo abbraccio e poi con le coperte calde del suo letto, nessuno dei due osa fiatare, nell'aria solo i nostri respiri che cercano di regolarizzarsi con calma e il sapore della completezza.
Un peccato capitale commesso dal re del castigo e da una semplice ragazza, l'inferno all'improvviso mi sembra allettante se può portarmi tale piacere.
