The dawn of destiny. H.S.

1.

Nothing at All- Nothing but thieves
.....

destino
/de·stì·no/
sostantivo maschile
1.
L'insieme imponderabile delle cause che si pensa abbiano determinato (o siano per determinare) gli eventi della vita

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Ottobre 2029

Sento la mia rumorosa sveglia strillare come non mai
Sono costretta ad alzarmi
6.45 a.m.
Ricordo quando, ai tempi del liceo, dicevo che andare a lavorare sarebbe stato meno stressante e che mi sarei potuta svegliare più tardi.
Ora mi pento di essermi maledetta da sola.

Chiudo due minuti gli occhi e sono già le 7.30 a.m.

Mi chiedo come sia potuto succedere mentre mi precipito giù dal letto
Corro in bagno, faccio pipì e mi lavo il viso con dell'acqua fredda e passo in cucina di corsa a bere il mio frullato preparato la sera prima.

Non so come, ma in qualche modo riesco a vestirmi e a truccarmi decentemente in soli 15 minuti, prendo le chiavi della macchina e quasi dimentico il telefono sul bancone.

Controllo l'orario velocemente
Sono le 7.47 a.m. e..
Cavolo! Scopro che il mio telefono non si è caricato stanotte ed è al 13%, ma almeno non farò tardi al lavoro.

Metto in moto l'auto, la mia bellissima e costosissima macchina che tanto amo, un Audi bianca di ultima generazione, il mio amore più grande.
Arrivo al lavoro e, camminando rumorosamente, con le mie nuove décolleté mi dirigo verso il mio ufficio.

«Salve Signora Thompson» mi saluta la mia segretaria

«Signorina, non sono ancora Signora, mi raccomando» le ricordo autoritaria ed egli fa cenno di sì con la testa mentre mi prende il cappotto e la borsa, passandomi il bicchiere pieno di caffè freddo macchiato al caramello.

Sempre di fretta corro verso il mio ufficio per prendere i moduli in modo da poter cominciare una riunione molto importante per i miei affari; se tutto andrà per il verso giusto avrò concluso un affare molto importante e di valore per la mia azienda.

Mentre raggiungo la sala riunioni un idiota decide di venirmi addosso e rovesciarmi il MIO caffè addosso.
La mia nuova camicia bianca di Prada rovinata! Nemmeno in lavanderia andrà più via la macchia del caffè.

Il ragazzo alto, che mi ha praticamente ribaltata giù assieme a tutti i documenti e il caffè, si inchina ad aiutarmi e io mi alzo stizzita senza accettare il suo aiuto.

Ha già fatto abbastanza e rischio di essere in ritardo e rovinare tutto oltre ad aver rovinato la mia camicia nuova da 700 dollari.

«Mi spiace molto, non volevo» Dice ridendo.

«Se le fa tanto ridere, vuol dire che non le dispiace»

Ammicco infastidita «Ora come vado in riunione con questa camicia?!!!» Dico tra me e me spostando gli occhi lungo tutta stoffa macchiata.

«Per scusarmi mi tolgo io la camicia, gliela presto io, mi spiace ancora ahah- scusi so che non fa ridere»
Continua il ragazzo.

Sollevo lo sguardo per la prima volta dopo tutto il macello e rimango spiazzata.
Alto, occhi verdi, capelli mossi e scuri, non troppo corti e un bel sorriso fastidioso.

HARRY STYLES! Tutti i miei ricordi di quando ero una ragazzina mi occupano la mente, l'amore che ho avuto per questo cantante, per le sue canzoni, la sua stima. Tutto mi riaffiora alla sua vista e non posso credere che sia davanti ai miei occhi. Certo, c'è da dire che mi ha rovesciato tutto il caffè addosso.