Mi rimangio tutto quello che ho pensato 2 ore fa, io ora Marcus lo ammazzo!
Ho così voglia di mettermelo sulle ginocchia e sculacciare fuori tutta quest'aria da cazzone impertinete che sta dimostrando, finchè non lo vedo con il sedere bordeaux come un macaco! E pensare che era così carino mentre dormiva...
Vi riassumo in breve...
Il ragazzo, dopo essersi svegliato e aver realizzato di essere in braccio a me, non ha pensato che magari quella potesse essere una cosa carina. No, ha deciso di diventare bipolare, e ha svegliato anche me e Lawrence con un urlo da far rompere i timpani, chiedendoci che "cazzo" ci facesse lui lì!
E da quell'esatto istante è diventato aggressivo, scontroso, cazzone e maleducato, come mai prima di allora; a tal punto che gli ho chiesto cosa volevano da mangiare per cena, che mi faceva piacere cucinare, e ha inizato a urlarmi contro che non avevano bisogno di un cameriere.
Pure Lawrence sembra voglioso di tirargli un pugno, dalla faccia che ha!
Il biondino si è limitato a chiedermi scusa, a mettersi le cuffie con la musica e a disegnare, pur di non sentire tutto quel casino.Fortuantamente, Marcus si è rinchiuso in camera, e non sembra intenzionato ad uscirne. Ho sospirato, e mi sono seduto accanto all'artista, con il mio solito sorriso e tanto amore da dargli.
Probabilmente il ragazzo si è reso conto di quanto si è esposto e mostrato vulnerabile, magari persino affettuoso, ma invece di restare così e godersi quelle attenzioni che gli stavo dando, ha deciso di ristabilire chi fosse l'alpha in casa. Ma una parte di me, quella che si è come risvegliata, mi dice solo che quello è un capriccio bello e buono!Stavo valutando online varie ricette, in base a cosa era rimasto nel frigo dall'ultima spesa che avevano fatto io e Lawrence, confrontandomi con lui tra una carezza e un complimento per lo schizzo che stava abbozzando, quando vedo il moretto uscire di furia dalla camera, con lo zaino in spalla.
Forse non l'ho detto, ma è come se si fosse attivato un interruttore dentro di me... un istinto che guida ogni mia mossa, ma non ho più paura se quella possa essere giusta o sbagliata, perchè so che è la cosa migliore da fare.Mi alzo immediatamente in piedi, seguendo lo stomaco, mettendomi tra lui e la porta:<<dove pensi di andare signorino? Non starai veramente pensando di uscire?>> subito lo riprendo, incrociando le braccia al petto. Cristo, come sono suonate paterne quelle parole, ora che ci penso....
Lui sbuffa e fa una faccia schifata:<<togliti. Della. Palle. Ho bisogno d'aria!>> mi dice, cercando di raggirarmi, portandosi le mani alla gola e facendo come se io lo stessi soffocando. Lo acchiappo per il colletto, ottenendo un "hey ma che cazzo?", e lo rimetto davanti a me, non smuovendomi di un millimetro:<< se hai bisogno d'aria, apri la finestra! Ti faccio notare che c'è un temporale fuori, e un'allerta arancione dal comune. Tu non esci...>> gli dico, con un tono che non ammette repliche, severo e duro, ma non cattivo. Un tono di chi ha ragione, perchè maturata con l'esperienza.Marcus strabuzza gli occhi, regalandomi una faccia da "ma sei scemo?". Ed ecco ancora una volta, quello schizzo argenteo nei suoi occhi, sta giocando a fare il duro. <<ma che cazzo vuoi? Fammi uscire, non hai il diritto di chiudermi in casa mia!>> subito mi salta addosso a parole. Noto che Lawrence si è levato le cuffie, mi sta spiando, nascosto dal bracciolo del divano, con i suoi occhioni azzurri, ed è come curioso di questa parte di me che sto manifestando, che neanche io so spiegarmi. <<Marcus...>> addolcisco la voce:<<... capisco che tu sia stressato, ma sta veramente diluviando là fuori. Rischieresti di ammalarti! Ci sono un sacco di cose che potresti fare piuttosto, se hai da scaricare della tensione... ma non uscire!>> dico, spingendolo dolcemente verso il salotto, opposto alla porta.
A Lawrence brillano gli occhi come mai prima d'ora, guardandomi pieno di quella che sento essere ammirazione, e non credo per aver fermato il fidanzato dal fare una cazzata. Marcus invece, guarda altrove, solo per nascondermi che voleva sentirsi dire quello. Voleva quella preoccupazione mista ad autorità che solo un genitore potrebbe avere...
Fa finta di nulla, mi manda a quel paese con il gesto dell'ombrello, sbatte lo zaino per terra, e si butta sul divano.
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Saudade: "L'amore che resta"
Ficção Adolescente(Sistemata) Servono poche parole per decrivere la parola "Saudade". E Nostalgia non è il termine più appropriato. È molto di più... è molto peggio.... È l'amore che rimane in una persona quando qualcosa o qualcuno è andato perso. È malinconia ed è...