Pensieri

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VI Capitolo

Mentre il giorno fluiva con le sue ore, Liv decise di svuotare la mente e dedicarsi solo a se stessa e alla preparazione per il ballo, di cui sarebbe stata una delle protagoniste.
Ci mise molto tempo per scegliere che tipo di abito indossare e quando finalmente arrivò alla soluzione era già ora di pranzo. Il pasto le fu portato in camera, fu veloce ma per niente misero. Appena ebbe terminato si mise subito alla ricerca dei gioielli perfetti che, anche se non le piacevano, sapeva fossero importanti per le feste.
La parte veramente difficile arrivò solo dopo, quando doveva capire come aggiustare i capelli. Di solito erano le domestiche ad occuparsene, ma ad Asgard non c'era nessuno che potesse aiutarla quindi avrebbe dovuto sbrigarsela tutta da sola.

Tra tutti quei pensieri la luce del giorno calò molto in fretta portando con se il velo scuro della sera. Così per Liv era arrivato il momento di prepararsi.
Prese l'abito che aveva scelto e lo indossò. Non era nulla di esagerato, ma le stava d'incanto. Aveva il corpetto di stoffa morbida a cuore che si stringeva in vita e lasciava cadere la gonna anch'essa morbida sino al suolo. Alle spalle era legato un mantello di stoffa leggera e trasparente che cadeva e creava un piccolo strascico. Era tutto di candida stoffa bianca, con piccoli fili dorati che adornavano l'orlo della gonna e la fine del mantello.
Sul braccio aveva deciso di mettere un bracciale rigido d'oro con sopra intagliate diverse figure floreali. Come il bracciale, anche gli orecchini erano d'oro ed avevano incastonate delle piccolissime pietre bianche che risplendevano alla luce.
Per la difficoltà dell'impresa, decise di lasciare i capelli sciolti con le loro naturali onde che le coprivano la schiena e ricadevano morbide sino a sopra le cosce.

Quando finalmente finì di prepararsi uscì dalla stanza, diretta verso la sala del trono. C'era solo un piccolo problema che le era insorto: il castello era talmente grande che bastava un solo corridoio diverso per perdersi e di fatto, Liv non aveva la minima idea di dove andare.
Bussò alla porta dei suoi genitori, ma quando nessuno rispose capì che avevano già fatto il loro ingresso alla festa e che quindi doveva cavarsela da sola.
Si incamminò un po' incerta verso il corridoio principale sperando che fosse quello giusto, tuttavia non ci volle molto tempo prima che capisse che non era quella la strada da intraprendere. Si guardò intorno in cerca di qualche anima che potesse aiutarla, ma non trovò nessuno, quel corridoio era completamente deserto.

"Ovvio che sia deserto, sono tutti alla festa" si disse mentre iniziò a camminare più velocemente.

Ormai erano diversi minuti che continuava a girare a vuoto non sapendo dove andare e sperando invano, che la prossima svolta sarebbe stata quella giusta. Ogni corridoio sembrava uguale all'altro, l'unica cosa che cambiava erano i pochi dipinti appesi sulle pareti.
<<Ti sei persa ragazzina?>> le chiese all'improvviso una voce alle sue spalle, mentre lei continuava a camminare in cerca della sala del trono.

Quella domanda così improvvisa la fece sobbalzare e girare di scatto. Quando lo fece, vide una figura slanciata con le spalle appoggiate al muro che faceva volteggiare in arie una mela verde. In dosso aveva una divisa nera e verde abbastanza particolareggiata di dettagli e un sorrisetto beffardo che adornava il volto.
Era il principe Loki, da solo con lei, in un corridoio in cui non passava nessuno.
"Ecco solo lui ci mancava stasera" di disse disprezzandolo e con un po' di timore, ma tenendo ben nascoste per se quell'emozioni.

Così lo salutò con il solito inchino <<Buonasera principe. Ebbene si mio signore, temo di essermi persa>> confessò parecchio infastidita.

Loki alzò un sopracciglio e squadrò la giovane dall'alto al basso afferrando la mela per l'ultima volta <<Quanta cortesia...>> disse inizialmente, poi si scostò dalla parete e le si avvicinò mentre Liv continuava ad avere gli occhi piantati sul pavimento <<...che c'è, ora non mi guardi più? Quando ci hanno presentati non mi hai tolto gli occhi di dosso>> esclamò quando le fu parecchio vicino.
"Di solito tutta questa gentilezza nasconde qualche altro fine. Vediamo se riesco a scoprire qualcosa in più su di te!" Pensò l'ingannatore.

La giovane iniziò a sentirsi leggermente agitata <<Perdonatemi, non volevo offendervi>> riuscì solo a dire prima che con un gesto della mano, il dio la costringesse ad alzare gli occhi si di lui.

"A me non importa proprio nulla delle regole di corte, ragazzina" Pensò.
<<Non c'è bisogno di tutte queste regole, almeno non con me...>> le disse e le aggiustò una piccola ciocca di capelli dietro l'orecchio <<...segui il corridoio fino al quadro di Odino, poi volta a destra, alla fine troverai la porta della sala del trono>> le spiegò.

Liv fu sorpresa di vedere che sembrava diverso da come lo immaginava. Certo ci stava parlando da pochissimo, ma non le sembrava così cattivo e senza cuore come tutti lo descrivevano.
<<Vi ringrazio>> disse, annuì col capo e si diresse esattamente dove le era stato spiegato, mentre Loki rimase fermo a guardarla allontanarsi.
Solo dopo diversi passi, la giovane arrestò il suo cammino e si girò di nuovo verso il dio <<Voi non partecipate alla festa?>> gli chiese, ma non seppe bene il motivo di quella domanda.

Il principe azzardò un'espressione scocciata ed altezzosa <<No, queste frivolezze non fanno per me. Preferisco leggere un buon libro per conto mio>> le rispose, forse più sincero di quanto avrebbe voluto.

Liv, sentite le sue parole, fece un piccolo sorriso <<Come vi capisco, anche io vorrei passare la vita a leggere, ma la festa è in mio onore. Temo che se ne accorgerebbero se non ci fossi!>> esclamò.
Loki la guardò, ma non disse più nulla. La guardava e basta. Così ella riprese la parole <<Bene, allora buona serata vostra altezza!>> gli disse e finalmente si decise a raggiungere la sala della festa.

"Guarda un po' che ragazza strana. Sa nascondere molto bene le sue emozioni lo devo ammettere..." rifletté Loki mentre era rimesto fermo in piedi a guardare la silhouette di Liv scomparire.
"...Però non può mentire a me! Quasi nessuno ci è mai riuscito, di certo non una così piccola ragazza senza alcuna magia..." Pensò ancora.
"...mi sono accorto subito che ha camuffato la paura con la gentilezza. Molto astuto direi, ma non abbastanza per il dio degli inganni..." rifletté iniziando a lanciare e riprendere di nuovo quella mela "...e va bene mi hai incuriosito mocciosetta!" Si disse e si avviò con passo svelto nelle sue camere.

La volontà (Loki)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora