Christian's pov
"Eccoci arrivati" dico parcheggiando nel vialetto di casa di mio fratello.
"Tuo figlio è una peste, da quando siamo partiti non ha smesso un attimo di scalciare" piagnucola Cloe, accarezzandosi l'ormai pancione. Il nono mese è arrivato e si sta per concludere, Camille ci ha detto che bisogna avere tutto pronto, in quanto potrebbe nascere in qualsiasi momento. Quindi in poche parole abbiamo portato tutto l'occorrente per il bambino.
"Amore che ti aspettavi? Ha il nostri geni" ammetto scendendo dall'auto.
"E pure quello di mio fratello, ho paura di questo" ribatte ironica, facendomi ridere."ECCO LA NOSTRA COPPIA PREFERITA" urla mio fratello venendoci incontro, insieme ad Anastasia e il piccolo Tommy, che non appena vede Cloe allunga le braccia in aria. È incredibile, riesce a far innamorare di lei anche i bambini.
"Ciao, quanto ci siete mancati" li abbraccia per quanto possibile Cloe, prendendo poi con sé Tommy che sembra aver visto la cosa più fantastica del mondo.. e un po' lo capisco, credo di avere anche io la stessa espressione ogni qual volta è con me.
"Anche voi" dice Anastasia, salutandomi poco dopo
"Fratellone, tuo figlio non è arrivato e tu sei già consumato, ma non preoccuparti ti salvo io" mi dà una spallata affettuosa aiutandomi con le nostre borse e cianfrusaglie varie."Allora che mi racconti?" io e Adam dopo aver sistemato tutto, e fatto un mini aperitivo pre-cena, ci stiamo rilassando un po', mentre Cloe e Anastasia sono in cucina.
"Tutto bene, il lavoro procede come sempre. Tu?"
"Lo stesso, il rendimento è alto, i soldi non sono un problema e poi Anastasia è ritornata a lavoro per cui diciamo che questi ci ha aiutato tanto"
"E con Tommy?"
"Tommy resta con mamma" silenzio. Ci guardiamo, ma silenzio, dopo Cloe e la dottoressa Payne, mio fratello è quello che cerca sempre in qualche modo di toccare il tasto dolente della mia vita. In questi mesi mi sono chiesto spesso se sapesse della gravidanza di Cloe e del fatto che ci fossimo fidanzati ufficialmente.
"Ah" è tutto quello che riesco a dire, con la gola quasi che brucia e mando giù un sorso di birra per dare un po' di sollievo.
"Non le hai detto nulla del bambino vero?" mi chiede Adam, nonostante conosca già la risposta.
"No, ma tu si vero?" sorrido amareggiato, non per i tentativi di mio fratello di far tornare il sereno tra di noi, ma per il semplice motivo che neanche un momento cosa bello nella vita di un uomo nonché suo figlio, non l'abbia fatto mettere l'orgoglio o ciò che sia e venire da me. Zero.
"Christian è pur sempre nostra madre, mi chiede spesso di te e di Cloe"
"No Adam è tua madre, perché se fosse mia madre tornerebbe da me, non chiederebbe a te sulla mia vita, ma al diretto interessato. Ho conosciuto la donna più fantastica del mondo e lei non si è fatta viva. Ho chiesto di sposarla e ho scoperto di diventare padre e lei non si è mossa di un centimetro.. cosa dovrei fare? Dimmelo tu" dico esasperato, se è la prima volta che ne parlo senza trattenermi, senza reprimere la frustrazione e l'amarezza che ormai da diversi anni mi porto dentro. Ed è una sensazione molto piacevole non vergognarsi di nascondere ciò che si prova.
"Tu hai ragione, non la giustifico e lo sai, ma ha paura" rido
"Sono suo figlio, che paura potrebbe avere mai? Cosa pensa che se la vedessi le direi che la odio o che non voglio che faccia parte della mia vita? Sarei solo uno stupido se lo facessi, perché nonostante tutto non posso negare chi è, non posso negare che mi manca e che in momenti come questi vorrei che ci fosse." mio fratello mi guardo scioccato, come se non riconoscesse la persona davanti a lui. E un po' lo capisco, sono molto cambiato, soprattutto da quando ho saputo che sarei diventato padre. L'importanza che avrò nella vita di mio figlio, tutto l'amore che gli darò e che riceverò a prescindere dal mio rapporto con Cloe. Essere padre e figlio o madre e figlio è tutta un'altra cosa."Ana la cena era squisita, io e il piccolo Christian, approviamo al cento per cento" di Cloe appagata.
"È stato un piacere, sono felice di avervi qui e di passare del tempo insieme"
"Anche per noi vale lo stesso"
"Che dite se dopo cen-" le parole di mio fratello rimangono sospese dal campanello. Ci guardiamo stranite, lo vedo intento con i piatti e allora mi faccio avanti io per andare a vedere chi sia e quando apro la porta tutto mi sarei potuto aspettare ma non questo."Mamma" sorpresa quanto me non riesce a proferire parola, mi guarda e io guardo lei. Solo qualche ora fa ne discutevo con mio fratello e adesso eccola qui in carne ed ossa davanti a me. Tante volte ho immaginato questo momento, cercando di poter capire che reazione avrei potuto avere, ma non questa.
Non so quanto tempo sia passato, sento solo la voce di mio fratello che mi chiede chi sia e non appena si accorge di noi, ci raggiunge cercando di captare il mio stato. Non riesco a muovermi, la mia testa brulica di ricordi belle e brutti ma tutti legati alla persona che in questo momento è davanti ai miei occhi. Ho paura di qualsiasi altra cosa possa succedere in questo momento, non so cosa dire o cosa fare, vorrei solo che Cloe venisse a salvarmi ed è come se in qualche modo i nostri pensieri fossero connessi perché dopo poco...
"Ragazzi ma chi era?" domanda cercando di capirci qualcosa, sento i suoi passi più vicini. "Christian" dice in un sussurro. L'ha capito è impossibile non capirlo visto la scena in cui ci troviamo, tutti all'ingresso senza dire una parola. Mi stringe la mano e in quel momento il mio corpo riprende conoscenza con la realtà e come a volermi difendere dalle emozioni che si stanno scatenando dentro me, faccio qualche passo indietro, mettendomi alla spalle di Cloe, senza ma lasciarle la mano.. è tutto ciò di cui ho bisogno ora più che mai.
Mia madre, la guarda, soffermandosi più a lungo sul suo pancione."Ehm.. Salve io sono Cloe, la compagna di Christian" si fa avanti, porgendole la mano.
"Io- io sono Claire e lui" indica l'uomo alle sue spalle, a cui non avevo neppure fatto caso "è mio marito, Marcus"
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I'm in love with my boss
Storie d'amoreQuando Cloe Lively intraprende la strada del lavoro, non si aspetta minimamente tutto quello che dovrà affrontare. Tra l'invidia dei suoi colleghi e delle sue colleghe, le richieste dei suoi superiori e in modo particolare di LUI! Christian Spenser...