Quando lo capirà

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Attorciglia il filo intorno al suo dito mentre scruta il mio corpo.
« Il tuo ehm, ecco... »
« ...seno » suggerisco
« si, quello, non so come fare »
Lo guardo in modo interrogativo, pensa che io abbia una risposta?
Fa passare il nastro lungo il perimetro dei miei seni e ci poggia una mano sopra per tenerlo fermo.
« non é che potresti metterla tu la mano qui, non che mi dispiaccia, anzi, non vorrei ottenere effetti indesiderati... »
Abbasso il braccio sorridendo, ma il nastro si sposta « cavoli, scusa » dico, « non fa niente, faccio io » .
Riporto il braccio in alto.

Le sue mani passano dai miei seni alla mia vita per poi procedere verso i fianchi.
Si abbassa « e ora? Lo devo legare da qualche parte per procedere con le gambe » dice fra sé e sé.
« non hai passanti dei pantaloni o che? Qualcosa a cui legare il filo » mi chiede, « n-no, ho su un vestito, l'unica cosa a cui potresti legarlo... »

Infila la mano sotto al vestito e trova l'elastico delle mie mutandine in pizzo. Un brivido mi percorre la schiena.
Tiene alzata col naso la gonna mentre si aiuta a fare il nodo coi denti passando le sue labbra sulla mia pelle.
« T-ti puoi sbrigare per favore? » chiedo evidentemente rossa come un peperone, alza lo sguardo e dá un bacio al punto in cui stava stringendo il nastro.
Ma cosa gli è preso?!?! Questo ragazzo passa da aver quasi paura di toccarmi il seno coperto a baciarmi la coscia in qualche minuto. Non capisco se il suo senso morale e ciò che vuole fare non coincidono oppure va semplicemente a tentativi.

« Perché me lo chiedi? » dice decisamente malizioso.
« Su fai ciò che devi fare e basta » esclamo tenendo gli occhi chiusi, sto decisamente andando a fuoco.

Poggia una mano sul mio fondoschiena e inizia a strizzare una gamba col nastro.
« Peter! Così mi fai male, mi diventerà blu la gamba! » gli tiro uno scappellotto in testa.
« non ti muovere sennò disfi tutto! »
Alzo gli occhi al cielo e riporto su il braccio.

Continua a tirare « Hai sentito? Non fare così. » ripeto, non alza neanche lo sguardo, continua a fissare la mia coscia « sisi, é che mi piace » dice sovra pensiero.
« cos?! »
« no, cioé, le tue gambe, ecco, sono belle, mi piace toccarle » si ricompone ritornando piuttosto timido.
Gli giro il viso verso l'alto « ascolta... » dico con fare amorevole « non me ne frega proprio niente di cosa ti piace se poi mi fai rimanere i segni viola sulle gambe » , sbuffa.

« fai la difficile eh » Inizia a tirare giù la zip degli stivali e me li sfila lasciando scoperte le mie calze con i gatti, ride quel bastardo.

« "Pantaloni di hello kitty " proprio tu ridi? » lo riprendo, « scusa ma, sai ti vesti così e poi hai le calze con i gatti, ammettilo fa un po' ridere » nel frattempo mi toglie anche l'altro stivale.

« mmm... può darsi ma che problema c'è sono comode »
Stringe un nodo intorno alla mia caviglia, « é anche per questo che mi piaci » bisbiglia intenzionalmente per farsi sentire.

Mi mordo il labbro sorridendo, gli piacciono le mie calze coi micetti.

Finalmente é arrivato alla seconda gamba, la risale dal polpaccio fino al fondo schiena.

Lega il filo all'elastico dei miei slip e guarda il suo operato soddisfatto, si riavvicina per strappare il filo ma si blocca prima di afferrarlo coi denti.

« Peter, dovresti strapparlo » gli suggerisco confusa, « lo so... » risponde pensieroso continuando a fissarlo.

« guarda che non ho tutto il gio... » mi interrompo a mezzo fiato, Peter ha fatto passare il nastro tra le mie gambe, a contatto con la mia intimità.
Si alza tenendolo teso con una mano.

« P-pete, cosa fai? » domando scossa.
Tira il nastro ancora di più verso l'alto, mi metto in punta di piedi « così mi fai male! » esclamo.

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