Ho parlato con Harry e come avevano, giustamente, previsto Liam, Niall e Zayn ha praticamente ‘chiuso’ la nostra amicizia. Non me l’ha detto chiaramente ma il suo atteggiamento è fin troppo chiaro.
È sparito dalla circolazione, non si presenta neanche a scuola.
È la sera della prima di ‘Grease’, io e Louis siamo pronti. È questione di un minuto e ci ritroveremo sul palco. Mano nella mano corriamo nel teatro per raggiungere il dietro le quinte. Ci fermiamo qualche secondo, gli sistemo i capelli mentre lui si occupa del colletto della mia camicetta.
Ci siamo, siamo carichi di adrenalina.
<< sono terrorizzato amore >> confessa.
<< respira, sarai fantastico. Io credo in te >>
Mi bacia teneramente poi andiamo a posizionarci in attesa dell’apertura del sipario.
La nostra versione di ‘Grease’ si rivela un trionfo. La compagnia mi ha regalato un bellissimo mazzo di fiori. Dopo aver ringraziato lascio il palco, con ancora indosso la tutina nera aderente della sexy Sandy, e mano nella mano con Louis raggiungo le nostre famiglie ed i nostri amici. Mentre, imbarazzati, accettiamo abbracci e complimenti con la coda dell’occhio metto a fuoco Harry. Seduto in prima fila dall’altra parte della sala, mi scuso con le persone attorno a me e corro verso di lui.
È diverso. Niente divisa da nerd, niente occhiali dalla montatura importante. Porta dei jeans neri skinny, una camicia semisbottonata sul petto che lascia spuntar fuori i pettorali e dei tatuaggi. Sembrano due uccelli, ali in volo. È in bella mostra l’aeroplanino che gli regalai al suo compleanno, mesi fa.
È circondato da ragazze, si stanno accorgendo tutti del suo cambiamento.
<< potete scusarci? >> domanda alle nostre compagne di scuola appena entro nel suo radar.
Ci lasciano soli.
<< caspita >> mi lascio sfuggire.
<< sei stata grande in scena, ti sbagliavi. Reciti davvero bene >> dichiara stranamente tranquillo e con un sorriso accattivante.
<< sei diverso. Hai i jeans stretti, così stretti da mettere in risalto …tutto. Dovrebbero essere illegali su un corpo perfetto come il tuo… e ti sei fatto un tatuaggio >>
<< problemi risolti, periodo d’assestamento finito. Festeggiamo la prima? >>
Domanda adagiando le sue mani sui miei fianchi. Lo guardo; stento, quasi, a riconoscerlo.
<< cos’è quella faccia tesoro?!, sorridi. È una serata importante >>
Mi trascina verso gli altri poi mi sussurra qualcosa all’orecchio.
<< sei favolosa così >>
Lo guardo nei suoi occhi color smeraldo, per la prima volta il mio sguardo non lo imbarazza, al contrario, lo stimola ancor di più. Sorride, saluta il gruppo.
<< che ne dite di andare al ‘Super’, ci facciamo una bevuta >> propone proprio Harold Edward Styles.
Liam, Niall, Louis e Zayn accettano decisamente sorpresi. Per l’aspetto e l’atteggiamento di Harry, o meglio, del nuovo Harry.
Per prima così io e Louis ci cambiamo, poi ci organizziamo con un paio di macchine. La serata ha inizio.
Divertimento allo stato puro, alcool, balli.
Il giovane Styles passa dall’essere il ragazzo più ignorato e svalutato del nostro liceo per diventare la ‘preda più ambita’.
Popolarità, ragazze, circondato da amici. Ha cambiato letteralmente atteggiamento con Liam, Niall, Louis e Zayn. Fa l’amico e lo fa anche con me, però con qualche differenza.
Il nuovo stile l’ha reso sicuro ed a dargli credito, valore e consapevolezza anche la strage di ragazze che ‘colleziona’.
Col passare dei mesi il tempo da dedicarmi si riduce vertiginosamente. Mi manca, mi fa sentire relegata in un angolo.
Porto a termine i compiti e dopo essermi cambiata mi precipito da lui, busso al portone della sua casa. Canottiera bianca che lascia libere le braccia muscolose, jeans neri modello skinny e cappellino in cotone verde. Mi regala un sorriso, vacillo. Cosa non è. Wow. È fastidiosamente bello, perfetto.
<< ciao bella >> dichiara piegandosi in avanti per baciarmi la guancia.
<< ciao, è un po’ che non passiamo del tempo assieme. Sono passata per invitarti a fare una passeggiata o andare al cinema o a prendere un gelato >>
<< mi piacerebbe, non posso >> confessa.
<< perché? >> domando curiosa.
<< ho promesso a Tracy che avrei passato il pomeriggio con lei >> si sposta leggermente e me la indica, è seduta sul divano. La nostra compagna di classe mi saluta con un cenno di mano.
Incasso il colpo e la saluto.
<< non mi intrattengo, scusa il disturbo. Avrei dovuto telefonare. Beh ci si vede >>
<< certo Ale, naturalmente >> mi bacia nuovamente la guancia poi sparisco dalla sua vista.
[…]
Oggi la lezione di letteratura è particolarmente interessante, il professore ci sta facendo vedere Romeo e Giulietta, ha fatto partire una specie di maratona. Oggi c’è la versione di Di Caprio.
Harold avvolge il mio collo col suo braccio, accosta la sua bocca al mio orecchio.
<< dimmi un po’, hai intenzione di partecipare a quella ridicola serata del debutto in società? >>
<< non vorrei >>
<< non è proprio nel tuo stile. Inchini e riverenze. Tu sei sexy, ribelle, di carattere. Quella è roba per bamboline che sorseggiano tè >> dichiara.
<< ma nonna Felicity ci tiene un casino. Mi ha letteralmente supplicata, ha debuttato anche lei nella stessa sala molte lune fa >>
<< povera piccola >> sussurra mentre comincia a baciarmi guancia, collo.
Ciò mi sorprende ma voglio capire fino a che punto vuol spingersi.
<< beh ma posso invitarti, saprò rendere la serata divertente >> lo informo, sperando d’interrompere il flusso dei suoi teneri baci.
<< se vuoi mi offro come cavaliere per questo debutto >>
<< ma come?, ti fanno tanto schifo e poi saresti disposto a mettere lo smoking per fare inchini e riverenze >>
<< lo farei per te e poi in smoking ci sto divinamente >>
<< posso immaginare >> dichiaro.
<< in ogni caso mi farà da cavaliere Lou. È tradizione che lo faccia il ragazzo non il migliore amico >>
<< ma con me sarebbe meglio e lo sai anche tu >>
<<molto più divertente senza dubbio, con lui romantico >>
<< romantico?!, beh preparati ad una serata carica di noia che ti risucchierà fin da subito. Non venire a lamentarti, ti avevo avvisata ma se vorrai dopo possiamo vederci. Ci vediamo un film da me? >>
<< andata ma niente film horror, spero che non vada come l’ultima volta >> dichiaro ripensando alla sera del suo compleanno.
<< tranquilla, sono talmente attivo ora che non c’è proprio rischio >> confessa sollevano una gamba e poggiandola sul banco.
Mi sposto i capelli, imbarazzata.