Quella sera il Red Hole era pieno di gente che ballavano e bevevano. C'era tutta la mia classe, e con tutti intendo anche il vero il motivo della festa, Thomas.
Ana aveva dato istruzioni a Sandra su cosa fare ma la ragazza non le ascolto minimamente.
Jasper e Peter vennero verso di noi.
«Siete splendide ragazze! Venite siamo riuniti di qui!» disse Peter mentre ci portava in un angolo dove la classe era riunita a ballare.
La lunga chioma rossa di Katy svolazzava a ritmo di musica mentre si abbracciava con il fidanzato. Sandra emise un mugugno.
«Perché sembra sempre che Agatha e Mila ci guardino male?» chiesi ridendo a Lola mentre osservavo le due ragazze.
«Sono proprio così» rise Lola.
«Non vedo Harry dove é andato?» chiesi sopra la musica a Jasper.
«Ha detto ritorna tra cinque minuti.»
Continuavamo a ballare mentre Ana cercava di convincere Sandra a fare qualcosa.
Lola "per sbaglio" urtó Katy e il suo drink si riversò sul vestito della rossa che infuriata corse in bagno. Lola la segui in bagno e con la scusa di aiutarla avrebbe dovuto trattenerla un po'.
Mi avvicinai a Sandra
«Vai ora dai» le diedi una lieve spinta e lei urto Thomas.
«Scusa Thomas...» disse Sandra.
Il ragazzo guardò Sandra e rimase incantato dal bellissimo vestito di paillettes nero che aveva indossato.
«Sei magnifica stasera» le disse.
Mentre osservavo la scena qualcuno mi abbracciò da dietro e mi diede un bacio dietro l'orecchio.
Pensavo fosse Harry ma quando mi girai vidi Mick e sobbalzai.
«Ciao Mick!» gli urlai all'orecchio per farmi sentire sulla musica.
Mi attirò a se.
«Ciao Em» sorrise «Sei davvero bella stasera»
Avevo legato i lunghi capelli ricci in due trecce francesi.
Arrossì ma fortunatamente la luce cupa del locale nascondeva il mio imbarazzo.
«Balliamo insieme?» mi chiese.
«In realtà...»
«Aspetti il tuo ragazzo?»
«Harry non é il mio ragazzo...» dissi.
«Vabbè tranquilla fa nulla ...» si staccò da me e brusco si allontanò.
Lo osservai allontanarsi ma poi vidi Harry avvicinarsi a me.
«Em! Che hai sembra tu abbia visto un fantasma»
«Nulla, ho solo un po' di sete... Vado a prendere un drink»
«Vengo con te?» mi chiese.
«No tranquillo faccio subito»
Mi allontanai dai ragazzi dirigendomi al bancone.
Presi posto su uno sgabellino e ordinai un Mojito.
Mentre aspettavo il drink mi guardai attorno cercando Mick, ma invece di lui trovai il suo amico Jack.
Forse potevo sistemare le cose tra lui e Lola...
Il ragazzo era seduto dall'altro lato del bancone e aveva la testa poggiata su una mano mentre sorseggiava il suo drink.
Mi sedetti accanto a lui.
«Ciao Jack» gli dissi.
I suoi enormi occhi verdi mi scrutavano cercando di capire chi fossi. Continuai a parlare.
«Sono un'amica di Lola, non ci siamo mai presentati. Emily piacere»
«Piacere mio» disse Jack molto freddamente.
«Lola mi ha spiegato cosa é successo oggi pomeriggio...»
«Senti Emily sei molto gentile, ma di a Lola che non servirà a nulla. É una bambina»
«Jack era solamente ferita... pensava tu la tradissi quando eravate fidanzati»
«Non le ho mai dato modo di capirlo»
«Secondo me dovreste provare a parlare con calma e chiarire queste cose. Si vede che ci tenente l'uno all'altro»
«È qui?»
«Si, proprio lì» gli indicai il punto dove si trovava Lola.
«Grazie Emily»
Mi salutò e andò verso Lola.
Mi alzai dallo sgabello e ed entrai nella folla di persone che ballavano per raggiungere i miei amici.
D'un tratto qualcuno mi afferrò il polso, mi voltai guardandolo.
L'uomo sembrava sorridesse ma le luci erano troppo forti e non riuscivo ad identificarne il volto.
Così mi liberai il polso e me ne andai.
Harry mi vide arrivare e venne verso di me.
«Ti eri persa splendore?» mi disse sorridendo.
«No scusa c'erano tante persone!» Lo abbracciai mentre nel frattempo guardavo dietro di lui cercando Sandra e Thomas, ma non c'erano.
Agatha e Mila erano intente nel parlare con Katy.
«Dove é andato Thomas?» chiesi ad Harry.
«È tornato a casa, ha detto di non sentirsi tanto bene.»
«Ah ok» immaginavo già lui e Sandra baciarsi come nelle scene dei film.
Mentre ballavo con Harry notai che Mick mi fissava da lontano.
Non so perché ma infilai la testa nell'incavo del collo di Harry.
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Un anno a New York
ChickLitEra particolare lei, dalla mille sfaccettature dovute ad un passato non troppo facile. Era chiuse nelle sue idee, nelle sue imperfezioni, dal suo voler essere un'altra persona. New York era l'occasione adatta ed Emily lo sapeva bene, poteva avere un...