Immagina Adam Driver

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Sono sul set, abbiamo appena finito di girare alcune scene, siamo sudati, sporchi, stanchi ma ho sempre quella sensazione che mi fa scintillare verso di lui.
Qualsiasi parte debba recitare con lui mi fa venire le farfalle nello stomaco.
Siamo sotto le tende per rinfrescarci quando decido di avvicinarmi, sento qualcosa che mi bolle dentro, qualcosa che mi attrae a lui come se fossimo due magneti.
È da un po' di tempo che va avanti questa situazione e voglio fare un passo in avanti.
Ricordo ancora quando ci hanno presentati, era così sorridente e voglioso di iniziare a lavorare insieme e devo dire che anche io non ero da meno.
Si è da subito rivelato un buon collega, sempre disponibile per ripassare e ripetere i copioni, sempre con qualche battuta ironica pronta per strappare un sorriso.
Poi però quando si cala nella parte diventa tenebroso, cupo, troppo serio e io non riesco a resistergli.
Non voglio che qualcuno mi veda, che capisca, mi avvicino di più, siamo solo noi, lui è di spalle: "Voglio il tuo numero" dico a bassa voce, sento che sorride e muove la testa, chissà cosa nasconde dietro a quei folti capelli neri.
Scappo via, forse ho fatto una cazzata, sicuramente penserà che sono una bambina, in effetti abbiamo quasi vent'anni di differenza, lui è sicuramente più grande e con più esperienza di me.

È il momento della cena, abbiamo girato nel deserto e ora imbandiamo una lunga tavolata dove mangiare tutti insieme, attori, sceneggiatori, cameraman, tutto lo staff.
Ridiamo e scherziamo in compagnia, lui siede distante da me ma sento i suoi occhi su di me in ogni momento e ogni volta che alzo lo sguardo incrocio il suo e mi vengono delle fitte improvvise al ventre.
Il desiderio è troppo forte.

Dopo aver passato la serata ritorniamo a dormire nelle tende, appena entro nella mia trovo un biglietto sopra alla branda.

"346 22761891
Voglio fare l'amore con te."

Non ho bisogno di capire di chi sia il messaggio, sono felice ed eccitata al tempo stesso, mi immagino già tra le sue enormi braccia, io cosi piccola e lui così mastodontico.

Il giorno dopo ci spostiamo negli studi, giriamo alcune scene e io sono sempre così eccitata anche mentre giriamo le scene di combattimento, lo voglio troppo, non capisco se è solo desiderio o è anche sentimento, non vedo l'ora di essere sua.
A fine giornata andiamo in Hotel dove possiamo finalmente rilassarci.
Alla Hall la segretaria mi da le chiavi, ma non sono le mie, dice: "il signor Driver la sta aspettando nella sua stanza".
Fuoco.
Sento solo un fuoco dentro di me, non so da dove provenga ma so solo che vorrei essere già in quella camera.
Salgo le scale, sono ancora con i vestiti di scena, dovrei farmi una doccia ma non mi interessa.
Arrivo davanti alla sua porta, non voglio entrare, ho paura, che faccio?
Ho le mani sudate.
Lo voglio troppo, non resisto.
Scorro il badge e la serratura scocca.
Faccio due passi, sono entrata.
La camera è buia, illuminata solo dalla luce della sera che penetra dalla grande parete a vetrate che dà sulla città. Sembra non ci sia nessuno, resto immobile in mezzo alla stanza.

 Sembra non ci sia nessuno, resto immobile in mezzo alla stanza

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