Il ballo

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VII Capitolo

Nel frattempo la giovane era riuscita ad arrivare nella sala del trono. Al suo ingresso la vide molto differente da quella mattina. Certo la stanza era sempre la stessa, ma era così tanto decorata e piena di gente che era impossibile riconoscerla.
Ai lati c'erano decine e decine di persone che chiacchieravano e parlottavano, mentre il centro era destinato alle danze. Nella parte più alta della sala, c'erano tre troni di cui due occupati dal re e dal futuro sovrano e l'altro era vuoto.
"Immagino sia il trono di Loki" si disse la giovane quando lo vide.

Da lontano Liv riuscì a trovare i suoi genitori e subito si avvicinò a loro.
<<Si può sapere dove eri finita?>> le chiese il padre infastidito di quel ritardo.

<<Perdonami padre, mi ero persa>> esclamò.

<<Vieni>> le disse ed insieme alla madre, la guidarono verso l'altro lato della stanza.

Nell'esatto momento in cui arrivato nel punto stabilito, Odino prese la parola facendo calare il silenzio in tutta la stanza <<Cari ospiti come di certo saprete, questa sera siamo qui per festeggiare il prossimo matrimonio della corte>> disse e tutti nella sala applaudirono. Quando il rumore cessò nuovamente, il re riprese parola <<Tra poco meno di un anno, Rig, figlio del mio più fidato consigliere...>> esclamò facendolo avvicinare, in modo che tutti potessero vederlo <<...prenderà in sposa la giovane Liv...>> anche lei dovette avvicinarsi <<...così facendo si uniranno due grandi stirpi di sangue, quella di Freya e quella di Hela!>> concluse e tutti applaudirono ancora una volta, mentre i due sposi si allontanavano dal l'attenzione di tutta quella gente.

Quando arrivarono in un punto della stanza più appartato, dove per appartato si intende con almeno dieci persone intorno piuttosto che cinquanta, ci fu il tanto atteso incontro.
<<È un piacere conoscervi Lady Liv...>> le disse il promesso sposo e le baciò delicatamente la mano <<...il mio nome è Rig>> esclamò.

La giovane che solo in quel momento lo guardò con attenzione, vide che di fatto non c'era nulla in lui che non andasse. La sua pelle era ambrata e senza imperfezioni, gli occhi erano verde scuro e brillavano sotto la luce delle candele e i suoi capelli erano corti e castani. Sembrava gentile e raffinato ed aveva un portamento e delle maniere invidiabili.
Era il classico principe di cui leggeva sempre nelle fiabe e nei romanzi eppure quel fulmine d'amore non l'aveva colpita, come accadeva in quelle storie.

"È perfetto...!" Si disse.
"E allora perché non sento niente?" Si domandò.

Ma non aveva tempo per perdersi in quei pensieri <<È un vero onore conoscervi di persona mio Lord>> gli rispose.

Rig prese subito spunto dalle parole della ragazza per continuare la conversazione e cercare di conoscerla meglio.
<<Sono molti anni che aspettavo di vedervi di persona. Mio padre mi ha spesso parlato della vostra bellezza, ma devo dire che nessuna delle sue parole eguaglia il vostro vero volto>> le disse.

Liv rimase un po' impietrita. Quella era una frase magnifica, detta da un ragazzo perfetto che tuttavia non le aveva fatto nessun effetto. Iniziò a chiedersi cosa non andasse in lei, credendo che non potesse chiedere niente di meglio. In pochissimi istanti creò una lista nella sua mente di tutte le caratteristiche che aveva sempre sognato avesse il suo innamorato e Rig le possedeva tutte. Non c'era assolutamente niente che fosse sbagliato o fuori posto, che fosse brutto o poco cortese.
"Perché non sento niente? Cosa potrei chiedere di più?" Pensò.

Dopo diversi istanti di silenzio finalmente rispose a quel complimento così gentile <<Sono molto lusingata dalle vostre parole mio signore e devo dire che i suoi modi mi hanno parecchio colpita. Sembrate molto gentile e premuroso>> cercò di ricambiare il complimento, cercando di camuffare l'impaccio.

La volontà (Loki)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora