⭒36⭒

179 19 26
                                    

Il ragazzo alto dai capelli neri salutò con un cenno della mano il cameriere dietro il bancone, impegnato a pulire i bicchieri, quelli di cristallo per i clienti più speciali; sorrise a Chanyeol e gli fece un cenno con il capo.

Con il casco appeso nel braccio e la sua chitarra in spalla, Chanyeol uscì dal locale e si chiuse la porta dietro di sé. Portò gli occhi verso l'alto e sorrise, osservando il cielo pieno di stelle ben visibili e luminose, nonostante tutti i lampioni accesi in strada.

Raggiunse la tua amata moto e si infilò il casco.
Accese il motore, per farlo riscaldare, e nel frattempo uscì veloce il cellulare dalla tasca per mandare un messaggio a Miyoung, per avvertirla che stava tornando e che avrebbe passato la notte a casa sua; come aveva fatto quasi tutte le notti da quando gli esami della ragazza erano terminati.

Rimise il cellulare in tasca, chiuse la cerniera e partì veloce.
Camminare con le strade libere notturne era la sua più grande fonte di rilassamento; poteva guidare più tranquillamente senza dover forzare la schiena, poteva aumentare un po' di velocità e godersi quell'adrenalina che solo il veicolo a due ruote riusciva a dargli.

Chiuse gli occhi solo per un momento, infastidito, a causa del vento che glieli stuzzicava; alzò la mano per abbassarsi la visiera in vetro e un improvviso fascio di luce gli accecò la visuale. Girò di scatto la testa verso la sua sinistra per cercare di recuperare la vista e quando portò lo sguardo davanti a sé, si ritrovò un immenso veicolo di fronte.
Spalancò gli occhi sorpreso e sterzò bruscamente per evitarlo.

Lasciò la presa dal manubrio del veicolo e si lanciò di lato, abbandonando la sua moto a quel violento scontro. Rotolò nel duro cemento per un numero di volte che gli parve infinito, mentre il casco gli si sfilò dalla testa e lo stridere del camion che si trascinava con sé la moto, sotto le proprie ruote, gli tagliava i timpani.
Smise di girare su sé stesso, e per un momento non sentì più niente; chiuse gli occhi e lasciò che il buio lo inghiottisse.

Vrrr, vrrr.
Vrrr, vrrr.

Il costante vibrare del cellulare nella scrivania di Miyoung, la fece svegliare di soprassalto. Guardò per un attimo il buio fuori la finestra e poi posò gli occhi sul piccolo apparecchio elettronico che si muoveva leggermente sul mobile.
Si alzò correndo dal letto, rischiando di inciampare in una degli infradito sul pavimento.
Afferrò il cellulare e vide nello schermo una chiamata entrante da parte di Chanyeol.
- P-pronto? - rispose con la voce tremante, e con il cuore che le batteva forte nel petto.
- ... - il telefono restò muto per qualche secondo. - Ma ti sei addormentata? - chiese tranquillamente Chanyeol. Poi aggiunse. - Sto aspettando qua fuori da almeno dieci minuti. Aprimi.
- S-si, scusa, arrivo subito. - Miyoung staccò la chiamata, si mise una mano davanti gli occhi e poi tirò un sospiro di sollievo.

Tremando ancora, scese lentamente le scale, approfittando di quel tratto di strada per calmare il suo cuore agitato.
- È stato solo un sogno, calmati... - disse a se stessa.
Poggiò una mano sulla maniglia della porta e chiuse gli occhi; fece un profondo respiro e poi aprì.
- Che fai? Dormi in piedi? - chiese divertito Chanyeol, parlando piano.
Miyoung aprì gli occhi e con tutto il coraggio che possedeva in corpo osservò l'alta figura di fronte a sé. Il suo cuore si calmò, non appena riuscì a vedere per bene il corpo illeso del ragazzo e il suo sorriso in volto.
La ragazza si spostò leggermente di lato, il giusto per farlo passare ed entrare in casa.

Chanyeol osservò la sua ragazza con la coda dell'occhio, in silenzio. Spalancò gli occhi quando vide la sua piccola mano tremante abbandonare la maniglia della porta.
- Ehi... - disse piano avvicinandosi a lei. Le prese il volto tra le mani. - Che succede? - chiese guardandola negli occhi.
Miyoung incrociò gli occhi scuri e profondi di Chanyeol e intrecciò i loro sguardi.
Gli bastarono cinque secondi di silenzio, mentre osservava lo sguardo preoccupato del ragazzo, per non riuscire più a controllare le lacrime.
- S-scusa... - rispose veloce, mentre si asciugava le lacrime che le bagnavano le guance.
- No, no... amore... - Chanyeol si avvicinò ancora di più e la strinse tra le braccia. - Va tutto bene...
Miyoung ricambiò l'abbraccio e affondò il viso nella sua maglietta nera; stava cercando in tutti i modi di calmarsi, smettere di piangere, ma una orribile sensazione di ansia la stava divorando da dentro.
- Saliamo in camera, vieni. - disse dolcemente Chanyeol, mettendo le mani sotto le sue ascelle e, con un po' di forza, sollevandola da terra. Miyoung, a quelle parole, circondò subito il suo collo con le braccia e la sua vita con le gambe; affondò il viso nell'incavo del suo collo e iniziò a concentrarsi sull'odore di talco che emanava la magliettina di Chanyeol.

Il mio nuovo vicino ☼ EXODove le storie prendono vita. Scoprilo ora