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Sapete qual'è la cosa più bella del mondo?No?Davvero non ne avete idea?Io si

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Sapete qual'è la cosa più bella del mondo?
No?
Davvero non ne avete idea?
Io si...
E la risposta è molto semplice.
Un sorriso.
Il sorriso di una madre che ha appena partorito dei figli e li tiene con tanta emozione tra le braccia, il sorriso di una moglie stanca dal parto che vede entrare a casa l'uomo che ama, e lui la guarda con freddezza, freddezza nella quale nasconde delle emozioni senza fine.
Quel sorriso non aveva prezzo, non ora che Rin sapeva che era venuto, era venuto davvero da lei, da loro.
I lucciconi le invasero gli occhi, la promessa d'amore di Sesshomaru ce l'aveva indosso: un kimono di lino bianco e semplice, importato dalla Cina come le vesti del giovane principe... Una veste scelta per rimanere comoda durante gli ultimi mesi di gravidanza per la casa, anche perché quelle sete pregiate e lunghe che lui le dedicava al ritorno dai suoi viaggi erano abbastanza complesse richiedevano tempo, nonché potevano risultare alquanto scomode e favorire la perdita d'equilibrio.
L'ultima volta che ne aveva indossata una era color corallo, lo stesso colore delle guance di Rin: erano al Palazzo degli Inu, al cospetto della Regina madre Inukimi.
La regina demone guardava quella ragazza con gli occhi pieni di vita che rispondeva ai bisogni e alle preoccupazioni senza mai mostrare un'oncia di dolore, racchiudendo tutta la forza e l'energia nei sorrisi sinceri che dedicava ai sudditi come a tutti gli altri demoni loro servi...
Inukimi aveva circa tremila duecento anni, e durante tutto quel tempo non aveva mai compreso la forza degli umani, così deboli eppure tanto forti...
Non c'era un solo Inu in tutta la contea nel cuore del quale Rin non avesse fatto breccia, e lo aveva fatto come con suo figlio: con la gentilezza e la generosità che sempre aveva dimostrato verso il suo signore.

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Era un giorno come un'altro nella foresta dell'Albero Sacro: Rin sorrideva con una luce rara negli occhi occhi a riportarla indietro di circa dieci anni mentre Sesshomaru, con incertezza, manteneva i due fagottini tra le braccia: niente poteva cancellare quel rossore che le pienava le guance ogni tal volta che le sfuggiva un sorriso in più e quell'immagine tanto curiosa di suo marito non la aiutava affatto a rattristirsi. Certo, era un periodo di guerra fredda dentro il Principe degli Inu, consapevole che Kirinmaru avrebbe avuto la capacità di uccidere la sua famiglia, quando era consapevolissimo della tresca del demone dai capelli cremisi con quella sacerdotessa leggendaria, dalla quale Zero aveva fatto spargere voce che ne fosse nato anche un mezzodemone con poteri spirituali. Chissà se era un demone maligno come il padre...

Un tradimento? Scontato. Kirinmaru non aveva la forza nemmeno di ferire Sesshomaru, figuriamoci una sacerdotessa protetta dagli sterminatori: tuttavia rappresentava una minaccia per Rin... le sue figlie mezzodemoni sarebbero cresciute un giorno, e se la prole per vie di sangue è più forte, Kirinmaru sarebbe stato sconfitto da una creatura né umana né demone, qualora si fosse messo sul cammino delle due Hanyo. Erano le figlie di un demone maggiore, trallaltro custode dell'inframondo all'aldilà del confine del grande mondo conosciuto, e avevano due perle arcobaleno incastonate negli occhi a rafforzare il loro potere demoniaco, sempre se ne avessero saputo disporre con sapienza.

•ᥬLa Farfalla dei Sogni​᭄• SesshomaruDove le storie prendono vita. Scoprilo ora