Capitolo 30

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Mike
Dopo un po' arrivarono le pietanze. Steve si buttò sul cibo come un avvoltoio.

Io: Sembra che non mangi da un secolo.
Steve: Il corpo di un calciatore come me ha bisogno di energie!
Io: Certo. (Ride)
Undici: Ci sono Eggo Waffles?
Io: Sei fissata. (Ride)
Undici: Ci vado pazza, lo sai! Vorrei mangiarli a colazione domani.
Steve: Sono sazio.

Steve fece uno sbadiglio e si stiracchiò cadendo all'indietro.

Undici: Oddio. Stai bene?
Io: Sei un cretino. (Ride)
Steve: Ei, mi sono fatto male! Grazie, Undici.
Cameriere: Undici? Che nome è? Mi ricordo che gli Americani, quando si fermarono qui in Inghilterra, parlarono di un certo numero 11.
Io: Mi scusi, quali americani?
Cameriere: Era un uomo con i capelli bianchi. Era americano, perché veniva da Hawkins. L'ho letto nella sua tessera alla reception.
Undici: Si ricorda il cognome?
Cameriere: Non lo vedo da quando i Russi si sono arresi. Non è mai più tornato in questo Hotel.
Io: Sa per caso dov'è andato?
Cameriere: Mi dispiace, ma non so più di questo.
Steve: C'era qualcuno con lui?
Cameriere: Una donna.
Undici: Potrebbe descriverla?
Cameriere: Era piuttosto strana. Comunque, scusate, ma devo andare. È stato bello parlare con voi. Buona permanenza.

Vidi Undici molto preoccupata.

Io: Ei, piccola. Tutto bene?
Undici: Se mi cercassero ancora?

Mi avvicinai a lei.

Io: Ci sarò io a proteggerti. Non devi temere più nulla.
Undici: Ho paura.

La abbracciai forte.

Io: Non avere paura. Guardami.

Le misi la mano sotto il mento e le alzai il viso.

Io: Con me vivo non potranno mai farti nulla. Mai. Ok?
Undici: Ti amo.
Io: Anche io, tantissimo.

Ci abbracciammo e io guardai Steve, il quale mi guardò con uno sguardo serio e preoccupato quanto me.

Io: Andiamo in camera?
Steve: Sì, domani sarà il tuo primo giorno di allenamento.
Undici: Ti guarderò giocare. (Sorride)
Io: Sarò contento di vederti fare il tifo per me.
Steve: Forza, piccoli innamorati, torniamo in camera.

Presi in braccio Undici, come un principe prenderebbe la sua principessa, e salii le scale.

Steve: Io prendo l'ascensore!
Undici: Ci vediamo sopra, Steve.

Mi mise le mani intorno al collo e appoggiò la sua testa sulla mia.

Io: Sei stanca?
Undici: Un po'. Tu?
Io: Anche io.
Undici: Siamo arrivati. Posso scendere adesso? (Sorride)

La sdraiai sul letto e mi misi sopra di lei.

Steve: Ei ei, se dovete fare qualcosa, non davanti a me. (Ride)
Undici: Che stupido. (Ride)
Io: Vado a farmi una doccia. (Ride)
Undici: Io dovrei cambiarmi.
Steve: Ok ok, mentre ti cambi esco in balcone e fumo una sigaretta.

Undici
Mike entrò in doccia e io mi cambiai. Steve intanto era appoggiato alla ringhiera del balcone e fumava.
Uscii fuori.

Io: Ei, Harrington.
Steve: Ciao, signorina.
Io: Che bel panorama.
Steve: Già. Vorrei salire sulla ruota panoramica. La vedi?
Io: Se non la vedessi sarei cieca. (Ride)
Steve: Oh beh, hai ragione. Che domande. (Ride)
Mike: Ragazzi, siete fuori?
Io: Sì, Mike. Vieni anche tu.
Mike: Eccomi.

Mi abbracciò da dietro mettendo le sue mani lungo i miei fianchi. Sentii le farfalle allo stomaco in quel momento.

Steve: Domani, dopo gli allenamenti, vi va di andare alla ruota panoramica?
Mike: Ci sto! E tu, Undi?

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