capitolo 26

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Hermione era china sul corpo inerte di Draco, continuando a sperare in un suo ultimo respiro. Aveva perso tutto. Tutto ciò per cui aveva lottato l'aveva perso. Ora dubitava che tutto fosse un piano di Tom, ora dubitava che non l'avessero ucciso di nuovo.

Dopo l'incantesimo della McGrannit, la battaglia si era fermata: le bacchette si erano abbassate e per qualche istante regnò la calma. A rompere questa sonora quiete, fu un leggerissimo soffio di vento entrato da una finestra aperta. Sollevò un piccolo cumulo di polvere e poi lo depose di nuovo a terra. Il ministro della magia era pronto per la sentenza definitiva della ragazza, per ucciderla e mettere fine una volta per tutte a questa orribile questione, perché la storia non doveva ripetersi per la terza volta. Ma Hermione parlò, con un filo di voce, staccando gli occhi dalla statua di Draco:

- Uccidetemi pure. Finchè vivrò non ci sarà posto in questo mondo per maghi come voi. Chiamatemi Sanguemarcio, Mezzosangue, ma forse il problema di questa società di maghi siete voi. Siete sempre stati contro ogni sorta di innovazione, sempre contro a quello che è diverso e vi siete spacciati per buoni fino ad oggi. Cancellate il nome di Tom Marvolo Riddle dai libri di storia e scrivete il mio. Ricordatemi come la Sanguemarcio che ha deriso i Purosangue e colei che avuto la sfrontatezza di sfidarli!- concluse

-Verrai ricordata ben poco Granger. Da questo momento in poi cesserai di esistere. Seppelliremo i vostri corpi con degno rispetto, ma non divulgheremo la notizia dell'accaduto. La vostra morte sarà solo un tragico incidente.- rispose il Ministro.

-Disporrò io stessa il corpo di Draco con degna sepoltura. Meglio di come la dareste voi. Non è la mia morte il problema. Dovreste preoccuparvi della vostra vita. Perché avete davanti due dei più potenti maghi della storia!- esclamò Hermione

-E tu saresti la strega più brillante della tua età? Non sai nemmeno contare. Davanti a noi ci sei solo tu. Solo tu e il ragazzo morto ovviamente.- rise il Ministro

Ma a queste superbe parole, il Ministro fu schiantato contro il muro da un potente getto di luce verde dall'ignota provenienza: infatti la bacchetta di Hermione era salda nella mano della McGrannit. Un altro getto illuminò la stanza. E poi un altro. E un altro ancora. Finchè tutti i membri della stanza non furono schiantati o uccisi.

Tom si tolse il mantello dell'invisibilità rubato ad Harry nel frattempo. Hermione guardò uno ad uno i cadaveri che a terra giacevano, finchè non posò gli occhi sul corpo marmoreo di Draco. Poi alzò gli occhi verso Tom e gli urlò:

-Era questo il tuo piano vero? Uccidere Draco. Questo era il tuo intento. Tu volevi solo tornare al potere. Mi hai usata. Mi hai usata come tutti gli altri tuoi servi. Come hai potuto!- Hermione cercò di lanciargli un incantesimo, ma sbagliò la mira e lo mancò.

- Non hai mai voluto bene a nessuno. Non mi hai mai amata! Hai sempre giocato con me e con quello che provavo per te! Io ho ucciso delle persone per niente! Ti sbarazzerai di me adesso vero? Mi vorresti uccidere come hai fatto con tutti gli altri?- disse tra una lacrima e l'altra, singhiozzando di tanto in tanto. -pensavo fossi diverso Tom!-

-Hermione.- cercò di interromperla Tom

-Stai zitto Tom! Vai al diavolo! Tu hai sempre voluto tutto questo, questo tu lo hai sempre voluto. Non avrei mai pensato che tu potessi arrivare a tanto, che tu potessi ferire, che tu potessi ferire me!.-

-Hermione..- disse Tom - che cosa ti puoi mai aspettare da me? è ovvio che ti ho usata solo per tonare al potere. Stiamo parlando di me, di Lord Voldemort. Tu mi sei stata molto utile in questi mesi Hermione. Non ho intenzione di ucciderti. Sono riconoscente verso i miei più abili servitori. Hermione, poi tu sei stata tanto facile è bastata qualche parola dolce e qualche mancato bacio per farti innamorare perdutamente di me. Per quanto riguarda il ragazzo, la sua morte, per quanto dolorosa, era più che necessaria. Io ora ho il Ministero della Magia. La sua è una gloriosa morte.- concluse Tom con tono solenne.

-Non ho bisogno della tua pietà Riddle! Io non ho più bisogno di te. E io non sarà mai una tua servitrice. Mi fai schifo. Sei un viscido mostro che ha giocato con le fragilità di una ragazza. E non parlare così di Draco. Lui non sarebbe mai morto per te e la sua morte è tutto purchè gloriosa.-

detto questo Hermione, senza aspettarsi alcuna risposta da parte dell'ormai adirato ragazzo, si smaterializzò portandosi con se il corpo di Draco e lasciando Tom solo nella stanza delle Esecuzioni.

Spazio autrice

heyyyyy scusate se per moltissimo non ho scritto. scusatemiiiiiiiiiii cercherò di aggiornare più spesso.

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