Capitolo 2

682 48 1
                                    

"Ow!" Esclamò Ayeon quando Minhyung afferrò il suo polso trascinandola dietro l'angolo, allontanandosi dai ragazzi e poggiandosi un dito sulle labbra segnalandole di fare silenzio.

"Si, questo è esattamente cosa intendevo. Non so cosa stiano facendo qui alla luce del giorno ma non fare casini con loro." Disse Minhyung fermamente.

Ayeon tirò via il suo braccio dalla presa del ragazzo, dove un segno rosso si stava già formando. "Perchè no?"

"Non chiedere." Rispose Minhyung. Ayeon gli lanciò un'occhiata prima di fare un passo avanti verso i ragazzi ma venne immediatamente tirata indietro.

"Yah, ma stai cercando di essere uccisa?" Esclamò Minhyung. Ayeon girò gli occhi, incrociando le braccia.

"Non capisco dove stia il problema e tu non spieghi nulla." Gli disse Ayeon. Minhyung sospirò.

"Ok va bene, ascolta. Quei ragazzi, quelli con la giacca, fanno parte di una gang." Le disse Minhyung.

"Una gang?" Chiese Ayeon alzando un sopracciglio. Minhyung annuì.

"Si fanno chiamare Phoenixes e non farti ingannare dal loro aspetto. Sono allenati per combattere, lasciano il loro marchio ovunque vadano. Valorizzano anche la lealtà, se te ne metti contro uno, li avrai tutti contro." Spiegò Minhyung.

"Non è stupido andare in giro con quelle giacche però?" Sottolineò Ayeon.

"Sono d'accordo, ma la polizia non li può arrestare a meno che non compiano un crimine davanti a loro, cosa rara. I Phoenixes sono subdoli, colpiscono sempre nelle strade buie." Le disse Minhyung guardandola con preoccupazione.

"Ayeon, per favore, non ti chiedo molto, infatti non devi neanche pagare il tuo affitto in tempo, ma ti prego non scherzare con loro, va bene?" Le chiese Minhyung.

Realizzando quanto serio fosse Minhyung, Ayeon espirò profondamente. "E va bene."

Minhyung annuì credendo alle sue parole. "Ho lezione adesso, ma ci vediamo più tardi. Fammi sapere se hai bisogno di un passaggio." Disse Minhyung prima di correre via. Ayeon guardò la sua figura scomparire lungo il corridoio.

Neo city è sicuramente diversa, pensò Ayeon mentre si dirigeva verso la biblioteca per rilassarsi prima delle lezioni.

...

"Jeno, guarda! Taeyong mi ha iscritto a medicina!" Esclamò Jaemin tenendo in mano l'orario delle sue lezioni. Jeno spinse via la sua mano.

"Non mi importa." Replicò Jeno mentre stringeva il suo orario.

I quattro decisero di andare a scuola in moto, parcheggiandole all'ingresso. Avevano stampato il loro orario a casa ma Jaemin decise di guardarlo solo una volta arrivati.

Fare parte dei Phoenixes significava dover indossare la loro giacca iconica ovunque andassero e questo includeva anche la scuola. Essa simbolizzava che facevano parte della gang più pericolosa di Neo City avvisando la gente di non scherzare con loro. Donghyuck era fiero di indossare la giacca, avendo lavorato duramente per averla.

Donghyuck poteva percepire gli occhi puntati addosso da parte degli studenti mentre lui e i suoi amici camminavano allineati, ma ogni volta che girava la testa verso di loro immediatamente si voltavano dall'altra parte, tremando dalla paura di ciò che potesse accadere se avessero incrociato gli sguardi.

I cittadini sapevano bene di non dovere far casini con i Phoenixes. Mettiti dalla parte sbagliata di uno di loro e questo causerà che tutti loro siano contro di te. Questa era la seconda legge di un Phoenix. Nessuna fenice vola da sola. C'erano cinque regole in totale, formando La Legge dei Phoenixes.

1. Stai a testa alta con le tue ali dorate sulla schiena. Tutti i membri devono sempre indossare fieramente la loro giacca, mostrando la fenice dorata sulla schiena.

2. Nessuna fenice vola da sola. Tutti i membri devono sempre sostenersi a vicenda, non importa cosa accade. Significa anche che nessuna fenice deve essere lasciata per morta.

3. Non posare mai una piuma su un'altra fenice. I membri non possono farsi male fra di loro, non importa quale litigio ci fosse.

4. Non girare mai le spalle alle fenici. Significa che una volta entrato, non puoi tradire le fenici, promettendo la tua lealtà alla gang.

5. Insieme l'impero non crollerà mai. L'ultima legge, serviva da promemoria riguardo il fatto che fino a quando sarebbero stati insieme, la loro gang continuerà ad essere forte e potente, dominando le strade buie di Neo City.

Queste formavano le cinque leggi dei Phoenixes.

I Phoenixes avevano anche la loro frase, un esulto che urlavano prima di andare fuori o per l'iniziazione di un nuovo membro. L'ultima volta fu gridato durante l'iniziazione di Jisung.

Lascia che il fuoco diventi cenere e che la fenice risorga.

Questo era quello che formava la gang più forte di Neo City.

Il suono di una risata risvegliò Donghyuck dai suoi pensieri quando vide un gruppo di ragazze uscire dal bagno. Quest'ultime si fermarono immediatamente appena videro Donghyuck e i suoi amici.

E' già una palla, pensò Donghyuck mentre infilava la mano nella tasca della sua giacca di pelle guardando le aule che lo circondavano.

"Cosa hai?" Gli chiese Renjun mentre Jeno e Jaemin bisticciavano su quello che dovevano fare una volta finite le lezioni.

"Teoria musicale." Gli disse Donghyuck. "Ma è la prossima ora."

Renjun annuì. "Io ho storia dell'arte fra un po' ma penso che Jeno e Jaemin abbiano lezione adesso."

"Cosa suggerisci?" Chiese Donghyuck curioso di sapere dove Renjun volesse arrivare nella conversazione. Renjun alzò le spalle.

"Non lo so, magari trovare un posto in cui sedersi?" Replicò Renjun. "Biblioteca?"

"Certo." Disse Donghyuck quando sentirono qualcuno piangere dietro di loro. Il ragazzo girò la testa solo per vedere due persone scomparire dietro l'angolo. "Renjun, l'hai visto?" Chiese Donghyuck al suo amico.

"Visto cosa?" Chiese Renjun mentre Donghyuck si girò vedendolo al telefono.

"Non importa, probabilmente sto immaginando cose." Disse Donghyuck scacciando via il pensiero.

"Stiamo andando in classe adesso." Disse Jaemin sorridendo mentre afferrava il braccio di Jeno spingendolo via.

"Ci vediamo dopo, credo." Borbottò Jeno.

"Ci incontriamo a pranzo allora." Disse Renjun quando i due iniziarono a camminare. Una volta che andarono via si girò verso Donghyuck. "Stai bene?"

"Si, solo non così elettrizzato per scuola." Mentì Donghyuck.

"Certo." Replicò Renjun con un sorrisetto, guadagnandosi un'occhiataccia da Donghyuck. Quest'ultimo sospirò girandosi un'altra volta.

Per un momento, potrei giurare di aver sentito qualcuno urlare "Ow."

---------------------------------------

Dark Streets | HAECHAN [TRADUZIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora