CAPITOLO 1

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Come sempre stavo nella mia stanza ad ascoltare la mia musica preferita su spotify, crackato ovviamente, quando mia madre mi chiamò per la cena.

Mangiammo della pizza, un po' fredda, e un bicchiere di coca cola. Lei andò a lavorare, io andai in camera mia. Mesi di nuovo la mia musica preferita e continuai a finire i compiti.

Il mio nome è Esma Atonal, ho 19 anni e ho appena finito il liceo, ora sono in un college molto famoso e severo. Adoro la musica, leggere, e scrivere. A scuola mi prendono sempre per pazza per come mi vesto o di come mi trucco, ma non mi interessa a me piace così. Tutte le ragazze sono dai facili costumi, e ho perso un sacco di "amiche" per questo. Tutti i ragazzi qui vogliono solo farlo, Madonna mi chiedo come ci siete finiti in un college come questo.

Wow è già mezzanotte, forse è meglio se vado a dormire. Metto il mio pigiama, vado a lavare i denti, mi pettino i capelli e vado a letto.

Dormivo tutta tranquilla quando feci un brutto sogno: stavo in questa foresta, con della nebbia fittissima; non vedevo niente, decisi di andare un po' a caso fino quando vado a sbattere contro un tronco. Mi alzo e si è già fatto notte, ero svenuta per forza, vedo della luce, vado nella direzione della luce misteriosa e trovo una lanterna. La prendo e quando l'avevo fra le mani vidi un essere vivente interessante; era girato di spalle quindi non riuscivo a vedere la sua faccia, mi avvicinai e la sua testa ruotò a 360 gradi da lì non ricordai più niente perché suonò la sveglia.

Mi svegliai di scatto e vidi che erano già le 09:00, perfetto il mio primo ritardo. Presi dei vestiti a caso, pettinai i miei capelli bruni a raffica, misi le scarpe e corsi via in classe. Prima ora: matematica, apposto. Dopo essermi presa la ramanzina di 10 minuti mi siedi al mio posto e ascoltai la lezione, ma era difficile perché mi concentrai di più sul sogno che avevo fatto.

Mi sembrava familiare quella faccia: aveva gli occhi verdi smeraldo, della pelle molto chiara come la neve, delle labbra sottili con un colore roseo come una rosa però era triste, molto triste. Aveva delle sembianze di un'uomo. La professoressa mi svegliò dal mio mondo e mi fece una seconda ramanzina.

Finita la lezione andai in caffetteria per prendere un caffè. Era buono, dolce come lo voglio io. Ero più energetica e sveglia per il resto della giornata.

Tornata a casa trovai mia madre con uno sguardo che non aveva mai avuto, aveva uno sguardo serio ma anche molto arrabbiato. Mi chiesi tra me e me cosa avessi fatto ma non mi veniva niente in testa. Gli chiesi cosa fosse successo e lei mi disse che avevano chiamato da scuola perché oggi nell'ora di matematica non avevo prestato la maggior attenzione in rispetto della professoressa e dei miei compagni. Io mi chiedo, ma credete veramente che ai miei compagni avrebbe fregato qualcosa? Non credo proprio.

Mi disse anche che avrebbe chiamato un suo amico per farmi andare bene in francese, visto che non è il mio forte. Le dissi scusa e me ne andai in camera. Iniziai a fare i compiti, e nel mentre li stavo facendo ho trovato una cosa raccapricciante...














Autore:

Ciao a tutti! Questo è il mio primo "libro" che scrivo, spero tanto che vi piaccia. I capitoli li pubblicherò sempre il venerdì , visto che sono un po' libera in quel giorno. Spero che mi aiuterete con questo libro supportandomi, davvero sarebbe bellissimo<33

p.s Buon San Valentino <333

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