La prima cosa che faccio, dopo aver sentito sentito quella frase,è dare un bacio sulla fronte di Alida è uscire da quell'ospedale come una furia,senza nemmeno salutare il dottore.
Cammino velocemente per le strade di Napoli che conosco praticamente a memoria e in meno di cinque minuti,mi ritrovo davanti la porta di casa mia.
Nella casa in cui staremo insieme.
Lei non se ne andrà via da me,io non permetterò a nessuno di levarle la vita,anche se è fatto a fin di bene.
Questo non succederà mai.Prendo velocemente le chiavi di casa dalla valigia e apro il cancello e a seguire la porta di casa.
L'hanno lasciata proprio com'era prima,c'è profumo di pulito e si vede che è abitata,ma non hanno spostato nulla,i mobili sono sempre stati così.
Cammino verso le stanze,per cercare la mamma di Alida,quando una voce alle mie spalle,mi blocca.
È stata lei a trovare me."E tu chi sei?" chiede impaurita.
Mi giro verso di lei e per poco non perdo un battito.
È uguale a sua figlia,hanno gli stessi occhioni nocciola e i capelli lunghi.
È la sua copia."Sono Edoardo" rispondo freddo.
"Finalmente ci conosciamo" dice lei,tranquillizzandosi.
Ma non del tutto,si capisce dalla sua espressione."Devo parlarle" dico andandomi a sedere sul divano e lei fa lo stesso,ma si siede distante.
"Sapevo sarebbe arrivato il momento,prima o poi" dice lei,strofinando le mani sulle gambe.
"Sono stato in ospedale" le duco,facendole capire tutto.
"Mi dispiace.." sussurra abbassando la testa,mentre i suoi occhi si riempiono di lacrime.
"Io non le permetterò di uccidere sua figlia"
"Io non c'entro nulla con questa storia. È per colpa tua se lei adesso è tra la vita e la morte!" mi urla contro.
"Cosa?" sgrano gli occhi.
"L'ha presa Don Salvatore,è stato lui. Sono sicura che c'entri tu con tutta questa storia,tu le hai rovinato la vita!" scatta all'impiedi.
"Non avrei mai voluto farle del male" dico abbassando la testa,con le lacrime agli occhi.
"Non posso vederla su quel lettino con gli occhi chiusi da un anno" dice lasciandosi andare ad un pianto liberatorio.
"Io gliela farò pagare" mi riferisco a Don Salvatore.
"E poi?Questo non cambierà lo stato in cui si trova Alida adesso" mi dice.
"Lui deve soffrire,come sto soffrendo io" non la passerà liscia fin quando io sarò in vita.
"Non c'è niente che possiamo fare per aiutarla Edoardo" mi parla come se mi conoscesse perfettamente.
Alida le avrà parlato tanto di me,ne sono sicuro."Forse è vero. Ma se stacchiamo la spina,non potremo mai sapere se avrebbe potuto farcela" cerco di convincerla,ma lei non risponde.
"Signora Jones.." cerco di parlare.
"Rose" mi corregge.
"Rose,so che è difficile,lo è anche per me.
Lei è forte e si sveglierà,io non le permetterò mai di staccare la spina,mai" dico nel modo più gentile possibile,sperando che non mi faccia perdere la pazienza."La ami così tanto?" mi chiede.
"Sì.Non riuscirei mai a vivere senza di lei. La prego" non pensavo che sarei mai arrivato al punto di pregare una per una persona.
Ma per lei,per averla ancora al mio fianco e poterla baciare sempre,farei la qualsiasi cosa.