Pioveva, ma la finestra era leggermente aperta , così si sentivano gli schizzi leggeri sulla camicia rossa.
Entrare in questa stanza vuol dire entrare nel passato.
Sopra il tavolino c'è ancora il tuo violino, come hai fatto a dimenticarlo? Come hai fatto a dimenticare me qui?
Chissà che stai facendo, chissà se hai un violino nuovo.
Preferisci me a lui vero?
Vero Lukas?
A lui sei sempre piaciuto .
Con la tua pelle pallida e lattea, con le tue ridotte espressioni facciali .
Con la tua croce tra i capelli biondi. Con i tuoi bellissimi occhi blu quasi color ametista
Ma anche a me sei sempre piaciuto.
Ma per colpa di una guerra il tuo corpo non è più stretto tra le mie braccia.
Oh, Lukas, quanti anni sono passati dal 1814? Dieci? Venti? Cinquanta?
Ho perso il conto Norge.
Islanda cresce bene e mi ricorda te.
Mi ricorda quando l'hai trovato e l'hai streetto forte a te.
Oh Norge trovami e stringimi forte come se esistessimo solo noi.
Norge non credere a lui, ma credi a me.Ti amo Lukas, ti amo, ti troverò e ti porterò con....
"Idiota svegliati, sono le undici se non ti sbrighi faremo tardi"
"Daiiii! Lasciami dormire!"
"Bene allora al matrimonio di Svezia e Finlandia ci vado da solo"Apriii gli occhi e mi ritrovai Lukas tutto profumato e vestito elegantamente davanti a me che mi guardava.
" Lukas! Dai aspetta cinque minuti che arrivo!" mi alzai e lui iniziò a borbottare dirigendosi in sala.
Dopo essermi lavato e vestito in tempo record andai da Lukas.
"Eccola qua la mia mogliettina" dissi per poi ricevere una gomitata allo stomaco.
"Okay okay non ti chiamno così!"
" Finalmente hai capito"
" Fatti dare un bacio"
" No Mathias!" disse cercando di respingermi
Gli diedi un bacio castissimo sulle labbra per poi stringerlo a me.
"Sei mio e di nessun altro" dissi io.