My little kitten

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"Lou?" chiamò il riccio, distogliendo lo sguardo dalla televisione.

"Dimmi Haz" rispose il castano senza smettere di accarezzargli i capelli.

Harry sospirò, accoccolandosi maggiormente al più grande e beandosi delle sue attenzioni.

"Non trovi che siano carini?" chiese poi, tornando a guardare il documentario sui gattini che aveva insistito per vedere.

Voleva vederlo così tanto che Louis alla fine aveva ceduto con uno sbuffo alzando gli occhi al cielo, ma comunque intenerito dalla dolcezza del suo ragazzo.

A quella domanda il castano sorrise. Era incredibile l'ossessione che avesse il più piccolo per quegli esserini pelosi e, nonostante a lui non stessero gran che simpatici, aveva finito col farseli piacere. Forse proprio perché il suo ragazzo gli ricordava uno di quelli.

"Sì Haz, anche se tu lo sei di più" rispose, infilando un dito in una delle fossette che si erano venute a creare sulle guance del riccio che, imbarazzato ma felice al tempo stesso, lo ringraziò con un bacio a stampo per poi tornare a guardare la tv.

In quel momento stavano facendo vedere un paio di gattini, uno tigrato ed uno bianco con le orecchie nere che si rincorrevano. Ad un tratto, quello bianco si rotolò sull'erba e subito l'altro iniziò a giocare con la sua coda.

"Aww, guardali Lou" mormorò il riccio, con gli occhi a cuoricino.

Louis ridacchiò, per poi scuotere la testa divertito.

"Oh mio dio, gli sta leccando un orecchio! Sono troppo carini" continuò, sporgendosi entusiasta verso la tv.

Louis allora si piegò in avanti e, cogliendo l'altro del tutto di sorpresa, gli spostò i ricci da un orecchio per poi avvicinarvi le labbra e leccargli un lobo. L'altro sobbalzò e subito la sua pelle fu cosparsa da brividi.

"L-Lou" mormorò, con le guance in fiamme.

"E noi siamo carini, Haz?" chiese, sorridendo contro il suo collo.

Harry, balbettò qualche verso indecifrabile prima di accoccolarsi di nuovo sul petto dell'altro mentre cercava di darsi un contegno.

"Non ti piacerebbe averne uno?" chiese poi, giocando con l'orlo del suo maglione.

Louis ci pensò un po', per poi riprendere ad accarezzare i capelli del più piccolo. Era un'abitudine ormai, e poi erano così morbidi che non poteva davvero farne a meno.

"Nah, ho già te. Sei tu il mio gattino" rispose, baciandogli la testa. Inutile dire che il riccio arrossì, mugolando poi felice.

"Cos'era quello? Non é che sei un gatto davvero, Haz?" chiese il liscio, ridacchiando.

Per tutta risposta, Harry nascose il viso nell'incavo del suo collo ed iniziò a strusciarvi il naso, facendo rabbrividire e sorridere l'altro.

"Se vuoi posso esserlo solo per te" sussurrò poi. E quella volta, fu di Louis il turno di arrossire mentre il suo cuore aumentava il ritmo.

Passarono la giornata così, a coccolarsi sul divano e a guardare programmi sui cuccioli di gatto, per poi cenare e stendersi sul letto.

Erano abbracciati, Louis che accarezzava i capelli a Harry e Harry che faceva le fusa baciandolo di tanto in tanto, finché non si addormentarono spensierati. O almeno, uno dei due lo era.

La mattina seguente, quando Harry si svegliò era da solo. Si mise seduto sul materasso e si stropicciò gli occhi per poi guardarsi intorno alla ricerca del suo Lou, aggrottando la fronte quando notò che non si trovava nella stanza con lui.

Lentamente si alzò e ravvivandosi i capelli scese in cucina. Gli occhi ancora assonnati che sbatté più volte per mettere bene a fuoco l'immagine che si trovò davanti.

"Lou?" chiamò, avvicinandosi al maggiore che se ne stava appoggiato al lavello con una busta di latte in mano.

"Ehi, 'giorno Haz" salutò l'altro, dandogli un bacio su una guancia.

"Prepari la colazione?" chiese Harry sorridendo.

L'altro restituì il sorriso con una strana scintilla negli occhi.

"Umh, sì" rispose, per poi versare il latte in un piattino. Il riccio aggrottò la fronte, confuso.

"Perché lo stai-"

"Meaooow"

Harry spalancò gli occhi e quando abbassò lo sguardo verso terra lanciò un urletto che di virile aveva ben poco.

"OH MIO DIO!" gridò eccitato, per poi chinarsi e prendere il braccio il piccolo batuffolo di pelo che aveva richiamato la sua attenzione un attimo prima.

"Lou, hai davvero... Non ci posso credere, oh mio dio" continuò, incredulo, mentre iniziava ad accarezzare il piccolo gattino che lo ringraziava con delle fusa.

Louis ridacchiò, intenerito dalla scena. Harry era proprio un bambino a volte. Il suo.

"Ti piace?" chiese poi, anche se credeva di conoscere già la risposta.

Harry subito lo guardò come se quella fosse la più retorica delle domande. E in effetti lo era.

"Lo amo" rispose emozionato, strusciando il naso contro quello del gattino che chiuse subito gli occhi.

"Ehi, é il caso che mi ingelosisca?" chiese il liscio, alzando un sopracciglio e guardandolo divertito.

Harry ridacchiò e si sporse per baciarlo.

"Grazie Lou, ti amo" disse poi, tornando ad accarezzare il piccolo esserino che aveva in braccio e stringendosi allo stesso tempo al più grande. Semplicemente adorabile.

E andava bene così.

*****

Okay, non so bene come definire questa cosa qua sopra che spaccio per One Shot. Mi é venuta così, di getto, e so che é terribilmente diabetica. Il fluff é alle stelle e dovrei seriamente contenermi ma, Harrycheamaigattiniécosìcoccoloso, che non ho resistito. E ovviamente neanche Lou che ha finito per accontentare il suo, di gattino. Aw.

Bene, detto questo, lascio a voi il giudizio.

Alla prossima ♡

Just Lovely || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora