Perché raccontare?

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Racconterò, si, questa volta davvero. Dopo tanti e tanti tentennamenti ho deciso che è arrivata l'ora di fare capire a tutti la mia situazione, e purtroppo una situazione non solo mia ma condivisa con tanti e troppi altri compagno di sventura in tutto il nostro paese. Se vi dicessi che non ho una casa da ormai più di otto anni e che vivo in squallidi buchi che cambiano di settimana in settimana da ormai troppo tempo come vi immaginereste me?
In ogni caso voglio dirvi che sono un ragazzo come voi o come i vostri figli, un ventenne che ha studiato, si è diplomato e ha frequentato l'università, che il nostro paese e io ne sono orgoglioso consente di frequentare anche ai poveri!
Detto questo voglio dirvi il motivo per il quale ho deciso dopo tanti interrogativi di raccontare. La prima paura in questi casi è quella di non essere creduti, paura che non ho dato che sono disponibile a testimoniare ogni mia parola con ogni tipo di documentazione e ho intenzione alla fine del mio racconto di mettere faccia nome e cognome. Ma credo che quando si vivono certe situazioni raccontare sia un dovere, un dovere per aprire uno squarcio in situazioni troppo spesso taciute e un dovere per chi nella mia stessa situazione non ha il coraggio di raccontare. Io invece vi racconterò tutto, dall'inizio alla fine di questi otto anni non ancora finiti di inferno, se qualcuno ha ancora la forza di scandalizzarsi di fronte a situazioni come questa sarò ben contento di potergli raccontare quanto accade molto più vicino a noi di quanto pensiamo

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 17, 2021 ⏰

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