CAPITOLO 34

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La mattina seguente ci svegliamo presto, pronti per andare a Melody. Prendiamo il treno magico, è la scelta più comoda visto che Magix e Melody non sono pianeti eccessivamente lontani. Durante il tragitto parliamo delle nostre scuole, di viaggi, dei nostri amici e decidiamo anche di prenotare una visita per il bambino o bambina al più presto.

La prima tappa appena arrivati su Melody è casa di Alex, mentre verso il tardo pomeriggio passeremo a trovare mio padre, a dargli la grande notizia. Sono preoccupata per come potrebbe reagire, non gli è mai piaciuto Riven, e sotto sotto ha gioito quando ha saputo che c'eravamo lasciati e che mi ero fidanzata con Nicholas. Questa però è la mia vita, e che gli piaccia o no sono io a scegliere come gestirla.

Arriviamo in città. Alex abita in una palazzina semplice in una delle strade principali del centro, una zona fantastica per le famiglie. Saliamo le scale fino al quarto piano, Riv suona il campanello e attendiamo. Si sentono delle voci dall'interno dell'appartamento, soprattutto le risate di una bambina. Sentiamo dei passi, che piano piano diventano sempre più forti. Quando apre la porta, Alex sembra sconvolta. Getta le braccia al collo di Riven, lo stringe forte per qualche secondo.

-       "Ti stavo proprio pensando, oggi non c'eravamo sentiti proprio" dice contenta staccandosi dall'abbraccio "Non dirmi che lei è chi io penso che sia..."

-       "Proprio lei: Alex, ti presento Musa, la mia ragazza" dice Riv guardandomi e sorridendo

Inaspettatamente Alex mi abbraccia.

-       "è un piacere poterti finalmente conoscere" esclama Alex sciogliendo la stretta

-       "Anche per me, veramente" le rispondo

-       "Entrate, oggi ho un giorno libero da lavoro." dice chiudendo la porta "Cosa vi porta qui?"

-       "Si da il caso che sia il compleanno della bimba più bella di tutta Melody, e che oggi faccia proprio 3 anni..." risponde Riven alzando la voce per farsi sentire dalla piccola

-       "Zio Riveeeeeeen!" 

Una piccola bimba bionda e con gli occhi viola chiari corre incontro a Riven, saltandogli addosso con un balzo.

-       "Ciao piccolina, buon compleanno" risponde Riven dandole tanti baci sulla guancia

-       "Oh... ma lei è Musa" mi guarda "Sisi, è proprio lei, come l'hai descritta tu, Zio! Capelli lunghi, morbidi, profumati, blu, occhi dello stesso colore dentro ai quali puoi perderti dentro..."

-       "Okay, Clara, abbiamo capito, non mettermi così in imbarazzo"

-       "Riv, quante volte l'avrai detto a questa bambina, visto che ricorda tutto..." rido e torno a guardare Clara "Tanti auguri, Clara, ed è un piacere per me conoscerti, finalmente"

Lei prende la mia mano.

-       "Sei bellissima, da grande voglio essere proprio come te"

-       "Tu sei e sarai molto più bella di me, fidati" sospiro "Comunque, io e Zio Riven abbiamo pensato ad un piccolo regalino per te..."

-       "Per me?? Vediamo, vediamo, vediamo, vediamo" urla e saltella attorno alla stanza.

Riv va a prendere il trasportino dove era messa la cucciola, lo apre e la gattina inizia subito a volare, posandosi tra le braccia di Clara e miagolandole.

-       "Ti adoro! Ti chiamerò Nina, come la mia amichetta del cuore. Mamma, l'hai vista? È stupenda e morbidissima e può anche volare!"

-       "Si, Clari, l'ho vista, ma adesso corri a ringraziare Zio Riv e Musa"

-       "Grazie Zio, grazie Musa! Scommetto che l'hai scelto tu, lo zio non mi ha mai fatto un regalo così bello!"

-       "Prego piccola, sapevo che ti sarebbe piaciuta, io me ne sono innamorata appena l'ho vista!" le rispondo abbracciandola

-       "Che ne dici di andare a preparare la cuccia e un po' di cibo per Nina? Così io, la mamma e Musa parliamo un po'" dice Riven a Clara, dandole la borsetta con tutto il necessario per occuparsi della gattina.

-       "Non l'ho mai vista così contenta, grazie mille ragazzi... In neanche 10 minuti ha già dimenticato la bambola che le ho regalato io!" ci ringrazia Alex ridendo "Leggo nei vostri occhi che non è l'unico motivo per cui siete qui"

Io e Riv ci guardiamo, gli faccio cenno per poter parlare.

-       "In realtà sì. Al, ti ricordi quando ero piccolo e vivevamo insieme... io ti rispondevo male, tu ti innervosivi e mi dicevi che non avrei mai avuto una ragazza e un figlio con questo carattere... Beh, ti sbagliavi. Perché tra qualche mese li avrò entrambi"

-       "Oh mio Dio. Voi... tu... Musa è incinta?"

-       "Sì" le sorrido "E sei la prima ed unica che lo sa"

-       "Sono contentissima... diventerò zia, chi l'avrebbe mai detto..."

-       "Già, non dirlo a me. Ti ho sempre parlato bene di Musa, non potrei immaginare persona migliore come madre di mio figlio" esclama Riven stringendo la mia mano

-       "Cosa ne pensano i tuoi genitori, Musa?"

-       "Mio padre lo saprà tra qualche ora, e spero in una sua buona reazione... Sai Alex, tra lui e Riv non è mai scorso buon sangue..." dico sospirando

-       "Spero tua madre ne sia contenta, di diventare nonna... Tutte le madri lo sono, credo"

-       "Lascia stare Al... Muse, non devi rispondere."

-       "No Riv, sto bene. Ho perso mia madre quando ero ancora una bambina... Lei ha avuto una malattia molto potente, che l'ha portata via troppo presto... aveva 29 anni" dico con voce spezzata asciugando qualche lacrima, confortata da Riven

-       "Scusami Musa... io non ne avevo idea. È terribile, ma sono certa che tua madre abbia lasciato un bellissimo ricordo nei cuori di chi la ama."

-       "Di questo non ho dubbi. Era una cantante di successo, la ricorderò sempre mentre cantava a qualche concerto o per farmi addormentare. Senza il suo ricordo non sarei mai riuscita a diventare chi sono adesso..."

-       "...La fata guardiana della musica e di Melody" completa la frase Riven, sorridendo, mentre anche Alex asciuga le lacrime

-       "Quindi la mia nipotina potrebbe diventare la prossima fata della musica o mago rappresentativo di Melody" dice sorridendo Alex

-       "Se tutto andrà bene, si" risponde Riven

Il resto della giornata passa tranquillamente: tra chiacchierate, ricordi, giochi con la piccola Clara e musica non ci rendiamo neanche conto che è già arrivato il momento di andare da mio padre.

-       "Zio Riven, tornerete tu e Musa dopo?" chiede Clara con una vocina adorabile tirando leggermente Riv dalla maglietta

-       "Veramente, cucciola, non avevamo in programma di restare stasera..." risponde lui prendendola in braccio

-       "Ma domani è domenica... È  il giorno del pranzo in famiglia, ricordi?" controbatte ancora la piccola toccandogli il viso

-       "Magari possiamo restare fino a domani, le tradizioni non si possono infrangere !" dico guardando Riven e facendogli gli occhi dolci, seguita da Clara "Conosco un hotel qui vicino dove possiamo stare"

-       "E va bene, allora..." risponde Riv

Decidiamo di passare un altro po' di tempo da Alex e poi andare in albergo. Decidiamo inoltre di rinviare la visita a mio padre a domani, visto che casa sua si trova molto vicino alla stazione del treno magico.

Non lasciarmi mai più - Musa & RivenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora