"Mi dispiace P'" i due ragazzi camminavano silenziosi ognuno perso nei propri pensieri, mentre s'apprestavano a raggiungere la fermata dell'autobus più vicina.
"Non c'è motivo di scusarti" rispose dolcemente Lhong prendendo per mano il più piccolo e carezzandogli dolcemente il dorso. "Forse avrei dovuto avvisare prima di venire" sospirò Kao.
In realtà immaginava benissimo che il problema non potesse essere ricondotto alla sua visita inaspettata, già dalla prima volte che aveva incontrato la sorella del P', il ragazzo si era sentito minacciato dall'astio di quest'ultima rivolto alla sua persona, riuscire a comprenderne il motivo però restava il vero mistero da svelare.
"Non pensarci" esclamò Lhong stringendo di più la presa sulla mano del più piccolo "Quella stronza non merita tante attenzioni."
Quella mancanza di rispetto fece fermare Kao per un secondo. "P'..." continuò "Non dovresti parlarne così, è sempre tua sorella."
Lhong sorrise, nonostante Kao fosse rimasto indubbiamente ferito dal comportamento di Jeab, continuava comunque a riservarle quella reverenza che le convenzioni sociali richiedevano.
Adorabile.
Davvero adorabile.
Il desiderio di baciarlo di nuovo si fece così intenso nel più grande che, per poco, non cedette all'impulso di posare le sue labbra su quelle dolci e calde del piccolo.
Accarezzare la sua lingua e...
"Sei patetico" ancora quella maledetta voce che infine tornava sempre più insistente a tormentarlo "Bugiardo e patetico. Lo sai che lei ha ragione. Guardati! Stai già pensando ad un modo. Cosa farai questa volta Lhong? Fin dove ti spingerai adesso?"
La stretta del ragazzo si fece sempre più forte, senza rendersene conto nell'atto di accarezzare Kao per rassicurarlo, in realtà lo strinse fino a farlo tremare per il turbamento.
Fu solo un attimo, un breve istante, ma bastò per vedere, negli occhi del più piccolo farsi largo un briciolo di paura.
Tutta quella sicurezza che finora il ragazzo aveva sempre dimostrato nei suoi confronti vacillò.
"P'... P' Lhong?" domandò stranito il giovane sottraendosi d'impeto a quella morsa "P... posso andare da solo alla fermata è proprio lì, dall'altra parte della strada" continuò indicando la pensilina poco distante.
Lhong si perse per un attimo, immobilizzato sia dalla sua stessa paura che da quella scorta sul volto del suo piccolo e indifeso Nong. Voleva disperatamente parlare, tranquillizzarlo, dirgli che non c'era nulla da temere, che se si fosse fidato di lui tutto sarebbe andato bene.
Perché lo amava era solo questo che contava.
Finché Kao avesse ricambiato il suo amore tutto sarebbe stato perfetto, ma Lhong taque e Kao, perso in sé stesso non ebbe il coraggio di chiedere oltre, si limitò solo a rivolgergli un wai formale e sterile mentre, attraversando la strada e dandogli le spalle, lo lasciava solo in attesa di un gesto, di un saluto o di sorriso che non portassero con loro l'amaro gusto dell'abbandono.
Nella sua mente un'immagine.
Kao in piedi, sotto lo sguardo indagatore di Jeab, fra le mani l'io di Lhong, quell'animo perverso e peccatore.
"Bugiardo e patetico" il sussurro di Tar nell'orecchio, un brivido che di piacere non possedeva nemmeno il pensiero.
Potette sentire il peso del braccio sulla spalla e la testa poggiatavi sopra ripetere senza sosta:
"Patetico e Bugiardo. E adesso lo sa anche lui."
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LHONG
Historia CortaFanfiction ispirata al personaggio di Lhong tratto dal lakorn Bl Thailandese TharnType The Series. Questo personaggio come Tharn/Type/Tar e Jeab non mi appartengono ma sono frutto della mente della scrittrice Thailandese Mame. Tutti gli altri protag...