XXXII

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La notte fonda si specchia fuori dalla macchina. Philippe rimane in silenzio mentre io ipotizzo un motivo a questa sua improvvisa scomparsa.
"Sono passato da casa sua ma niente, non c'è la macchina. Nemmeno Willow abbaia, quindi presumo siano usciti."mi spiega, disperato.
Non ho mai visto Philippe in questa condizione: il suo volto scioccato, le mani tese sul volante e le spalle rigide.
Sono preoccupata quanto lui, ma il fatto che sia insieme a Willow mi tranquillizza un po'.
Poi una lampadina si accende improvvisamente nella mia testa: Tom si è aperto completamente con me quando eravamo nella grande piazza di Victoria Memorial, il giorno del primo bacio, quindi se ha bisogno di pensare credo sia il posto più adatto per mettere ordine tra i pensieri.
"Stai scherzando?"domanda sorpreso "Tom non può essere andato lì.".
"È il tuo ragazzo o il mio?!"chiedo, con tono isterico.
"Tom è il mio migliore amico."risponde a bassa voce.
Un sorriso spontaneo nasce sul mio volto appena lui pronuncia quella parola.
Le mille emozioni che il ragazzo sta provando stanno facendo un brutto ma bellissimo scherzo sulla sua persona.
Appena si rende conto, schiarisce la voce e prosegue balbettando: "cioè... io... beh...".
"Non ti devi vergognare a dirmi che vuoi bene a Tom, Phili."dico. Mi fa felice che abbia finalmente ammesso quanto vale la sua amicizia con Thomas e smentendo il fatto che si basi solamente su un rapporto legato al lavoro.
"Philippe. Non chiamarmi più con quel nomignolo."mi riprende, tornando freddo.
Ma nonostante questo, appena ci avviciniamo alla grande piazza, vediamo la sua autovettura.
"Poi mi dirai che sono fantastica."sorrido.
Lui mostra una smorfia e prosegue sulla strada. Poi accosta e lo scorgiamo là, seduto sulle gradinate della grande statua in compagnia di Willow. La piccola gli sta accanto e poggia il muso sulle sue gambe. Credo che Tom le stia parlando.
"Scendi te."sussurra Philippe, mentre lo ammiriamo entrambi.
"Perché? Anche tu."rispondo.
"No Sara... Tutti sanno di voi e ho paura che te ne andrai da lui, certo, ma Tom ti ama e ti ama veramente purtroppo. Non mi sei mai piaciuta ma non posso continuare a vietare un amore che ormai è nato e sta crescendo dentro di voi. Conosco bene quel ragazzo e posso solo dirti che all'amore non ci ha mai creduto, fino a te."sorride. Il mio cuore si scioglie a quelle dolci frasi provenienti da una bocca che mai avrei creduto pensasse.
Forse non risultano essere proprio così dolci visto che non gli piaccio, ma bisogna accettare che provengano da Philippe e che alla fine ne ero già a conoscenza.
"Grazie."sorrido e mi stringo al suo collo.
"Si ora basta. Scendi."si schiarisce la voce, staccandomi ed io accenno un sorriso.
Immaginavo che alla fine Philippe lo facesse solo per il bene di Tom e non per cattiveria.
Appena scendo di macchina, Philippe accenna un sorriso che nasconde subito appena fa marcia indietro e fugge via.
Willow alza le orecchie appena mi avvio verso di loro e mi corre incontro.
La piazza è silenziosa ed è illuminata dalle luci di Buckingham Palace.
"Willow!"esclamo appena mi salta alle gambe e comincia a baciarmi le mani "Ciao bellissima.".
"Cosa ci fa qua?"si alza il padrone, mentre mi avvicino.
"Ti potrei fare la stessa domanda, non trovi?"chiedo accennando un sorriso impertinente.
"L'ho portata a fare un giro."mi spiega, con tono cupo.
"Alle quattro di notte? Wow Tom, ti facevo da uno che dorme sinceramente."ribatto con sarcasmo e mi siedo accanto a lui.
"A quanto pare non mi conosci abbastanza."si stringe nella spalle ed io affondo nei suoi occhi.
"In che senso?".
"Credi di conoscermi abbastanza, Sara?"chiede spostando lo sguardo sulla piazza.
"Alla fine ci conosciamo da un mese, non è così tanto... ma conosco quello che tu mi hai voluto far conoscere."rispondo e mi torna in mente Steve, durante la preparazione del dolce, che mi suggerisce di agire con cautela per far sì che Tom mi riferisca quello che non riesce a dirmi.
"Credo che non potremmo stare ancora insieme."abbassa lo sguardo.
Un colpo trafigge il mio cuore.
"Tom..."borbotto. Ma non ho abbastanza parole per rispondere.
"Io non potrò mai amarti Sara, mai."si alza in piedi.
"Dimmi che stai scherzando. Dimmi che tu stai scherzando. Dimmi che questo è solo un sogno e che tutto è solamente un sogno. Dimmi che tu sei un sogno."alzo la voce, poi inizio a piangere.  Le emozioni di stasera hanno preso il sopravvento e sono uscite allo scoperto.
"Che cosa devo sapere?"sbotto improvvisamente. La cautela di Steve adesso non mi si addice e non voglio che mi blocchi.
"Hai amato qualcuno e le hai fatto del male? Hai amato qualcuno e adesso sei ancora innamorato di lei?"proseguo.
Lui scuote la testa: "Non capiresti.".
"Non capirei certo. Sono la tua ragazza."sospiro "La tua fottuta ragazza che ti sta chiedendo la verità. Ho aspettato che tu me lo dicessi, che tu capissi. Cosa cazzo ti sta succedendo? Sarai pure un Draco Malfoy ma a lui non ci assomigli affatto.".
Cerca di parlare, ma non emette nessun suono. Poi cede. Cede a quella tentazione, cede a quel fottuto dolore.
"Io la amavo, certo."inizia fissando davanti a lui "Forse troppo. L'amore ci ha travolti, poi improvvisamente ci ha divisi.
Ho cercato di nascondere la nostra relazione, ma con scarsi risultati.
Appena venne allo scoperto, lei non ce la fece più: decise di lasciarmi. Eravamo giovani, certo, e lei ancora più di me, ma da quel momento odiai con tutto me stesso i gossip. Era troppo sensibile ed emotiva per sopportare i commenti negativi e il mondo della recitazione.
Credevo che tu fossi a conoscenza di quell'evento, da subito, ma capii che mi sbagliavo. Ed è stato uno dei motivi per il quale mi hai colpito: eri della mia stessa idea, non ti importava apparire.
Non volevo dire il tuo nome, ma oggi non ho avuto alternative e ho commesso lo stesso cazzo di errore. Non devo amarti, non posso, tu faresti come lei e l'amore che provo per te è decisamente maggiore di quello che provavo per lei. Soffrirei troppo. Questa cazzo di insicurezza. Quell'episodio mi ha colpito a pieno, lasciando un vuoto.".
Finisce e il suo volto è rigato da lacrime, quasi quanto il mio.
Non ho parole. La mia voce è strozzata e non riesco ad emettere nessuna parola se non dei balbettii.
"Lo so e non meriti questo."prosegue ed io riesco a prendere parola: "Non mi importa del tuo passato Tom. Avresti dovuto dirmelo da subito. Era questo che scritto in quel biglietto all'intervista? Ho bisogno di saperlo.".
Lui deglutisce e risponde: "Sì, all' intervista mi hanno presentato la domanda su come era andata a finire con Ross. Non potevo rispondere, non ce la faccio ancora.".
"Era di questo che parlavi con Philippe?"insisto "Ho bisogno di capire.".
"Sì, è questo l'errore. Philippe ha sempre detto che sarebbe stato meglio dire della nostra relazione e prepararla a quello che sarebbe stato il futuro con me. Non l'ho fatto e infatti se n'è andata rinfacciandomi che le avevo rovinato la vita.".
"È per questo che non riuscirai più ad amare? Ho bisogno di sapere se veramente tu mi ami."continuo e mi lascio andare ad un altro pianto.
"Capiscimi, per favore."mi guarda, poi cerca di prendere le mie mani.
"Tom, tu mi ami veramente?"chiedo ancora, con voce strozzata ma sicura.
"Io sto provando ad amarti.".
"Che cazzo significa?"mi alzo. Sto ricevendo pugnalate di seguito, non riesco a capire dove trovi la forza di parlare ancora.
"Con te sono riuscito a riaprirmi, completamente. Ma ho paura, ho paura di noi."dichiara, venendomi incontro.
"Non ti fidi di me, giusto? È per questo che hai paura di Noah.".
"Che cazzo c'entra."sbuffa e si alza in piedi "Io mi fido di te, te l'ho già detto.".
"Allora dimostramelo."rispondo, convinta, voltandomi. Sento il cuore stringersi e le gambe tremare.
La sua mano afferra il mio braccio e con forza mi spinge verso di lui: i suoi occhi sono iniettati dal sangue e dal dolore.
"Se hai bisogno che te lo dimostri, te lo dimostrerò ancora.".

Finalmente Tom è riuscito ad aprirsi completamente!
Vi piace la nuova copertina?🥰

Non so se sei solo un sogno || Tom FeltonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora