- Voglio acquistare la suite. La suite che apparteneva a Park Jimin.
L'uomo alzò le sopracciglia con fare incredulo e rimase congelato in quell'espressione per qualche secondo. Lentamente un sorriso si fece strada sul suo viso finché non ne uscì una risata che mi fece sentire ridicolo. Sembrava che avesse appena ascoltato una battuta di cattivo gusto e che stesse ridendo per pura compassione. Mi strappò la busta di mano e finalmente potei rilassare il braccio che avevo allungato verso la sua scrivania. La aprì bruscamente, come se dentro non ci fosse nulla di importante. Guardò all'interno e la richiuse senza neanche contare le banconote. Si schiarì la voce, incrociò le braccia e mi puntò di nuovo lo sguardo addosso.
- Sei tu, non è vero? Avresti potuto dare tutti questi soldi direttamente a Jimin al momento giusto, invece di venire qui.
Deglutii. E pensare che fino a poco tempo prima avevo creduto che nessuno potesse rifiutare la mia offerta. Davvero, che razza di idee mi venivano in mente?
- Non ti offendere. Normalmente avrei accettato volentieri la tua proposta, ma vedi... il problema qui è Jimin. Ti ha offerto un servizio gratis e chissà a quanti altri ha fatto questo tipo di concessioni. Quel ragazzo non è tagliato per questo lavoro, l'ho sempre detto, ma lui non vuole sentire ragioni.
"Quanti altri?"
- Le prometto che non avrò più contatti con lui. Non siamo in buoni rapporti. Voglio soltanto rimediare al mio errore.
L'uomo schioccò la lingua e si riposizionò sulla sedia, da cui non si era mosso di un centimetro da quando io e Yoongi eravamo entrati nella stanza.
- Restituire quella suite a Jimin non mi darebbe alcun vantaggio. Oltre a concedere servizi gratis, ha anche la presunzione di rifiutare i clienti. Ha avuto fortuna soltanto per la faccia che si ritrova, piace molto alla gente che frequenta questo posto. Ma non credo che abbia ben compreso le regole del gioco.
- Sta dicendo che non posso fare nulla per lui?
- Ti piace?
Sussultai e fui preso dall'istinto di esclamare qualcosa di poco adeguato alla situazione, ma mi trattenni.
- No, è solo che... Jimin ha perso la sua stanza per colpa mia.
L'uomo rise di nuovo, questa volta in modo molto più sommesso.
- Lo avrei fatto comunque, quel ragazzo non sta bene qui. I clienti chiedono sempre di lui, e lui che cosa fa? Li rifiuta. A lungo andare perderà anche l'unica cosa che gli permette di lavorare. Il fascino non è soltanto bellezza, ma anche carattere. Non credi?
Mi morsi il labbro inferiore, indeciso su se rispondergli o meno. Probabilmente si trattava di una domanda retorica e non voleva la mia conferma.
- Non posso permettermi il lusso di assecondare i suoi capricci, ma non posso neanche licenziarlo. Nonostante il suo comportamento spiacevole, l'affluenza di clienti è aumentata da quando è qui. Molti si accontentano di guardarlo da lontano.
Non mi ero mai accorto del modo in cui Jimin si comportava con gli altri. Avevo sempre creduto che fosse scontroso soltanto con me. Ripensai al modo in cui aveva accolto Taehyung nella stanza dopo che io ero stato cacciato fuori. Chissà se sapeva che il suo cliente era un bugiardo manipolatore. Ma non era un mio problema, non avrei dovuto interessarmi al rapporto che Jimin aveva con le altre persone. Ero lì per rimediare al mio errore, dovevo soltanto insistere un altro po'.
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Jungkook's birthday ↬ 𝒋𝒊𝒌𝒐𝒐𝒌
FanfictionJungkook ha appena compiuto vent'anni, ma il suo è stato un compleanno tutto da dimenticare. Perciò decide di festeggiare una seconda volta, spendendo tutti i soldi che il padre gli ha regalato per l'occasione. Ma non sa che qualcun altro ha già dec...