L'incoronazione

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<PAPÀ! PAPÀ! DOVE SEI? >

Strillò Lily, oggi era un giorno importante perché era il suo tredicesimo compleanno ovvero il giorno dell' incoronazione.
<PAPÀ! Ma dove sarà finito... >
Si addentrò nella sala grande, era tutta decorata di palloncini, striscioni, coriandoli e mille altre cose.
Era tutto pronto per accogliere il popolo alla grande cerimonia.
E mentre Lily decise di tornare in camera sua... <SORPRESA!>.
La servitù,i camerieri, i giardinieri, c'erano proprio tutti anche suo padre!
<Buon compleanno Lily, ecco un piccolo pensierino per te>
Afferrò il regalo presa dall'emozione, lo apri velocemente ma, si fermò di colpo.
Scoppiò in lacrime dalla gioia, era il mantello di sua madre. Veniva tramandato da generazioni e ora era il suo turno.
<Oh papà... >
<Tua madre mi disse di dartelo dopo... be quello che è successo, ma non rattristiamoci oggi è un gran giorno! Uscite tutti per favore dobbiamo dare inizio a questa incoronazione!>
Lily si asciugò le lacrime e corse a cambiarsi.
Il suo abito era enorme pieno di tulle, pizzi, merletti e fiocchi viola.
Era scomodo ma non gli importava per lei era meraviglioso!
Entrò la sua tata a finire di aiutarla così dopo un po' di trucco e parrucco era pronta.
Intanto i tromboni iniziarono a suonare e si affrettò a dirigersi verso il palco all'esterno.
Sfrecciò tra i corridoi, scese le scale, fece una curva e... sbatté tavanti a suo padre.
<Ehi, stai attenta. Oh non dimenticarti questo! >
<Oh è vero grazie, scusami è che sono nervosa>
<Non ti preoccupare sarai fantastica>
Mise il mantello e raccolto il suo coraggio uscì e si trovò tutto il regno davanti.
<Miei cari amici oggi siamo riuniti qui a palazzo per celebrare l'incoronazione di mia figlia! Come saprete ha compiuto tredici anni e sarà la vostra principessa, io ormai sono vecchio quindi da ora in poi sarà lei a comandare... ma ora lascio la parola a lei.
Non se lo aspettava! Doveva essere una semplice incoronazione, non doveva salire lei al comando!
Ancora più agitata di prima andò barcollando di fronte a tutti e cercò di modificare mentalmente il discorso che aveva preparato.
<Ehm... ciao a tutti, miei-cari-amici... volevo solo dirvi che farò tutto il possibile per proteggerci e accontentare tutte le vostre esigenze... >
Era molto imbarazzata son sapeva più che dire così suo padre si avvicinò, le mise la corona e si sedette sul trono.
Si sentì il fragore degli applausi del popolo, nonostante tutto era andata bene.
Finito il pranzo e puliti i tavoli, si fece sera.
<Papà dobbiamo parlare>
<Oh si certo dimi>
<Perché non mi hai detto che sarei diventata la regina? Dirigere un regno da sola è troppo difficile per me, speravo solo di poter stare al tuo fianco e aiutarti! >singhiozzò.
<Sì forse hai ragione, avrei dovuto parlartene ma, guardami, sono vecchio ormai e anche io non so più gestire il regno; ma non ti preoccupare, ora che sarai tu a governare sarò qui al tuo fianco! Sarò sempre il re solo che resterò un po' più in disparte. >
<Va bene ma promettimi che non mi lascerai da sola e che non mi mentirai e soprattutto... >
<Off! >
Lo strinse a se è restarono così per un po' in un lunghissimo abbraccio.
<Ti voglio bene>
<Anche io... >disse amorevolmente.

Le principesse dei mondi divisiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora