CAPITOLO SEI

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Il primo quadrimestre si concluse e con esso vennero pubblicati i tanto agognati risultati.

Quella mattina Lucy arrivò a scuola un po' più presto del solito. Aveva portato con sé la sua chitarra acustica con l'intento di trascorrere una buona mezz'ora al club di musica prima dell'inizio delle lezioni. Aveva lavorato tutta la notte alla stesura del nuovo brano, le mancava davvero poco per musicare il testo e desiderava consegnare al più presto il suo elaborato ai componenti della band.

I suoi programmi vennero sconvolti non appena varcò l'ingresso della scuola. Nell'atrio si era ammassata una folla di studenti chiassosi i quali sgomitavano per visionare le affissioni in bacheca.

La ragazza incontrò Yamaguchi e Tsukishima che erano in attesa, come tutti, di apprendere qualcosa di più in merito ai voti conseguiti, specificati per ogni singola materia. Il biondo, sapendosi sconfitto, fece finta di non vederla e, sottraendosi dalla fila, si avviò in classe; l'amico lo seguì senza chiedere spiegazioni.

Lucy, incurante dei propri risultati scolastici da tempo scontati, si lasciò la calca alle spalle per rincorrerlo.

"Aspetta, Tsukishima, dico a te! Fermati!" gli ordinò animatamente col fiato in gola.

I due pallavolisti si voltarono increduli.

"Tsukishima, tregua!" allungò il braccio in sua direzione sorridendogli dolcemente con gli occhi lucidi.

L'algido atleta, colpito dal sincero pentimento manifestatogli, decise di contraccambiare il gesto di pace, stringendole timidamente la mano.

Fece per sottrarsi, ma la fanciulla non mollò la presa.

"Sabato prossimo vi aspetto al concerto, ci conto!"

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