Sei al bar dove lavori, i tuoi genitori non ne sanno nulla ma tu vuoi raccimolare dei soldi per andartene.
È la una ed è appena finito il tuo turno, quindi con calma ti togli la divisa restando con la tua maglia preferita con sopra il simbolo di Batman e dei leggins, poi saluti i tuoi colleghi: Alex e Melissa.
Purtroppo non hai soldi con te e non puoi prendere né un taxi né un bus, quindi ti tocca andare a piedi fino a casa. Non è molto lontana solo un quarto d'ora, ma devi passare vicina a molti vicoli bui.
Ti incammini con circospezione, guardandoti sempre alle spalle. Sei quasi arrivata a "casa" si beh tra virgolette perché tuo papà ti picchia da 6 anni, e tua mamma resta semplicemente a guardare senza fare nulla, è per questo che vuoi trasferirti a Londra, la città dei tuoi sogni e dei tuoi cantanti preferiti: gli One Direction.
Oramai hai raccimolato abbastanza soldi per andare e affittare una camera in un qualche hotel, dopodiché devi cercare un lavoro per manterti.
Senza rendertene conto sei già a casa, quindi apri silenziosamente la porta e sgattaioli dentro, non puoi fare molto rumore sia per non svegliare i tuoi ma anche perché hanno appena invitato direttamente da Londra degli amici che sono arrivati mentre lavoravi.
«Bene bene...»
Ti volti e con orrore vedi tuo padre.
«Dove sei stata?»
Non gli rispondi, hai paura che possa farti del male anche se probabilmente lo farà in ogni caso.
«RISPONDIMI!»
Tuona infuriato. Ti afferra per i capelli buttandoti a terra. Senti la cute pizzicare e quando metti la mano ci trovi il sangue.
«DIMMI DOVE SEI STATA!»
Avevi paura. Inizia a tirarti pugni in pieno viso, ti spacca il labbro e sicuramente avrai un occhio nero domani. Senti qualcuno scendere la rampa di scale prima di sentire in bocca il gusto del sangue.
«cosa sta succedendo qui?!»
Hai la vista appannata, ma la voce ti sembra famigliare.
«Sto dando a questa scema di mia figlia quello che si merita!»
Un pugno, due pugni, tre, pugni in viso, oramai hai perso il conto, poi ti stringe le mani alla gola, ti sta soffocando.
Quando finalmente il corpo di tuo padre viene lanciato via da te. Ansimi cercando di recuperare più aria possibile e ti porti la mano alla gola. Vedi sempre quella persona che prima era sulle scale prendere a cozzotti tuo padre.
Poi viene da te, mentre svieni ti sembra di vederlo...lui... Liam Payne, ma è solo un'allucinazione. Poi è tutto buio.
Ti svegli su un letto d'ospedale. Sulla sedia vicino al tuo letto c'è qualcuno che dorme, ma non ti giri. I ricordi della notte scorsa ti tornano in mente... Tuo padre stava per strangolarti! Ti metti le mani sugli occhi e inizi a singhiozzare. Dopo un attimo qualcuno ti abbraccia. Volti leggermente la testa...non può essere!
«L-Liam?!»
«hey...- passa un dito sul tuo labbro spaccato- come stai?»
"sto una favola! Insomma lavoro in un bar la notte per guadagnare i soldi per andarmene di casa, se vado a Londra non so dove andare, mio padre mi ha picchiata ancora e mi ha quasi strangolata, cosa che fa da sei anni, solo che questa volta sono finita in ospedale, come se non bastasse mia madre non fa nulla!"
«Sto bene grazie.»
Sorride leggermente...
«*T/N* voglio portarti via da lui...so cosa ti fa, - Ti stringe ancora più forte- tua mamma è una vecchia amica della mia ci ha pregati di venirti a prendere e di portarti via con noi, per darti una vita felice.»
Tua mamma ha fatto questo?!
«Vedi...quando tuo padre l'ha scoperto...l'ha...»
Oh no! Cosa le ha fatto?!?!
«L'ha...?!»
«Uccisa.»
Riprendi a piangere ancora più forte. Non poteva essere!
«L-Liam portami via ti prego!»
Ti accarezza dolcemente i capelli
«Ora ce ne andiamo, promesso.»
*6 mesi dopo*
Vivi con Liam da sei mesi oramai e siete diventati migliori amici, tu però ne sei innamorata, ma hai paura a dirglielo, non vuoi rovinare l'amicizia.
«Piccola scendi!»
"Piccola" ora lui ti chiama così.
«Arrivo Li.»
Ti vesti veloce e scendi le scale. Oggi i ragazzi sono usciti e ci siete solo voi due a casa. Passate la giornata e vi divertite moltissimo, poi arriva l'ora di cena e Liam entra in salotto, dove sei tu, ti fissa negli occhi mentre si avvicina e senti le farfalle nello stomaco.
«Devo dirti una cosa e non posso più aspettare, - ti prende le mani tra le sue- *T/N* mi sono innamorato di te vuoi essere la mia ragazza?»
Lo fissi felicissima poi ti fiondi al riparo, tra le sue braccia
«si!!»
Ti bacia dolcemente. Per poi metterti al dito un piccolo anello d'argento con dei piccoli diamanti.
«Ti amo.»
Lo guardi meravigliata
«Anch'io.»
#N/A
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