Una via di fuga

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Odio dover studiare sempre. Odio non potermi permettere di rilassarmi e leggere in tutta tranquillità e col cuore leggero. Ma odio anche il senso di colpa che mi sento dentro quando so di non aver studiato come avrei potuto. A volte penso di essere troppo contrastante. Ma non c'è un modo per fare tutto. Certo, ammesso che io non diventi una specie di fenomeno per fare tutto bene in mezz'ora. Allora mi siedo e studio. Poi mi fermo e penso a quanto devo ancora fare prima di leggere. Poi ricomincio a studiare, ma dopo dieci minuti prendo il libro e leggo un quarto d'ora di nascosto. Poi o mi pento, o mi sgama mamma. In entrambi i casi non è piacevole. Insomma, le sgridate di mamma sono qualcosa di esasperante. Oltre ad essere estremamente ripetitiva, è proprio scocciante. La ascolto e cerco di indovinare quando finirà, prevendendo ogni parola, rimpiangendo il libro. Rimpiangendo quel mondo in cui posso rifugiarmi senza che nessuno mi critichi. Senza che nessuno mi dica cosa fare. Quelli sono i momenti che preferisco della mia vita. Quando mi siedo sul letto, con una coperta, un cuscino e una scorta di biscotti, e scappo. Scappo dove nessuno mi può prendere. Scappo dove non arrivano le sgridate di mamma. Dove abbandono ogni mia preoccupazione per occuparmi di quelle dei personaggi. Dove posso essere libera. Amo questa via di fuga, e amo i libri per questo. Amo fare parte di tutti questi mondi, perchè so che da qualche parte avrò sempre qualcuno per condividerli. Questi mondi mi legano a milioni di ragazze e ragazze in modo irreversibile. E noi tutti, fangirl e fanboy, saremo sempre come una grande e magnifica famiglia, rintanata in un fantastica via di fuga.



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