RIREN= Levi x Eren
A causa di un incidente, Eren inizia ad avere incubi su quel giorno, che ha segnato la sua vita definitivamente: perde appetito e diminuisce la quantità di cibo che mangiava inizialmente e per colpa del dolore che non lo abbandona...
(Dopo che Eren venne congedato nel 4 capitolo, ovvero quando stava cadendo e Levi l'ha preso)
Spero che il capitano non abbia notato nulla...
A quella sua domanda rimasi spiazzato... Non me l'aspettavo...
Non sapevo cosa dirgli:
"Si capitano, desidero ardentemente la morte, dopotutto me la merito per tutte quelle che io ho causato, per tutto il dolore che hanno patito gli altri per colpa mia"
Oppure
"No capitano, non merito di morire, devo ancora scontare la mia punizione, devo soffrire"
Alla fine ho optato per quello che ogni persona 'normale' avrebbe risposto:
"No capitano, non succederà più"
Almeno, questo era quello che avrei voluto dirgli...
Ma alla fine ho balbettato... e non sono riuscito ad essere convinto delle mie stesse parole... erano quasi strozzate nella mia gola... si rifiutavano di uscire, perché, dopotutto, sapevo che non era vero, e che, in cuor mio, non avrei voluto mentirgli.
Avrei voluto svuotare il sacco e farmi tenere al sicuro tra le sue braccia.
E' egoista da parte mia pensare una cosa del genere.
Come posso chiedere al capitano di salvarmi, quando ogni giorno deve affrontare i suoi stessi demoni, deve essere impeccabile in tutto senza mostrarsi debole neanche per un secondo...
E' incredibile come riesca a rimanere impassibile anche nelle situazioni più disperate, e come riesca sempre ad essere oggettivo e razionale pure se le persone intorno muoiono.
Avendo il restante del giorno libero, Mikasa aveva proposto di andare nel nostro posto di relax.
L'aveva scoperto Armin, mentre stava perlustrando il perimetro.
La zona era situata in un boschetto.
La luce danzava tra le fessure delle foglie degli alberi, creando armonia. Era come un gioco tra luce ed ombra, osavo dire, ed era come se stessero competendo tra loro su chi dovesse prevalere.
Gli uccelli canticchiavano dolcemente qualche melodie qua e là.
L'odore che vi era, ricordava le noci sbucciate, probabilmente a causa degli scoiattoli, che amavano sgusciarle e mangairsele.
Mi sono sempre chiesto come facevano a mangiare, ogni giorno, le stesse cose: io amo assaporare diverse pietanze.
Era rilassante stare in qui.
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