prologo

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Erano passati quasi tre mesi ormai dalla missione alla Corte di Ghiaccio e Ketterdam non era cambiata poi così tanto: i ricchi mercanti continuavano a imbrogliare tutti, gli onesti lavoratori speravano in una paga maggiore e gli abili ladri non smettevano di rubare agli altri. Certo, con Pekka Rollins fuori dai piedi e di conseguenza metà dei locali in città chiusi, per gli altri le cose non andavano tanto male.

Il Consiglio delle Maree non si è fatto più vedere dall'ultima apparizione notturna e il Consiglio dei Mercanti è rimasto tranquillo a cercare di acquistare campi a Novy Zem o a tentare invano di recuperare i propri soldi spesi in azioni di attività deludenti. Tra questi ultimi, ricordiamo l'ex membro attualmente in prigione Jan Van A Fancu... volevo dire, Van Eck, padre, solo sulla carta, del nostro caro adorabile Wylan, che tutti ricorderete fidanzato con un certo ex, circa, giocatore d'azzardo Jesper Fahey, oh, scusate, Jesper LLEWELLYN Fahey; il quale non ha ancora deciso a impegnarsi negli studi o nella vita in generale.

Forse state pensando "ma in questa fanfiction Matthias è vivo?", mi dispiace distruggere le vostre speranze ma è morto, Leigh l'ha ucciso e io lo lascio dov'è. Lo so, anche a me piaceva la Helnik ma è stato deciso così, quindi vi rammento di Nina e Kuwei (per favore non insultatelo), che dovrebbero essere a Ravka ognuno per conto proprio a vivere come preferiscono e, non vorrei deludervi ancora, ma Nina non ci sarà in questa storia (credo) in quanto si svolge Ketterdam e molto probabilmente lei non sa nemmeno di questi avvenimenti. (aggiornamento: c'è più avanti ma per poche scene)

Ora arrivano i preferiti (di tipo tutti): Inej per adesso vive con i suoi genitori in un appartamento non troppo costoso ma ugualmente carino tra il quartiere residenziale e quello universitario, aspettando di decidere se partire definitivamente da quella grigia città o restare e cambiare vita, magari offrendo di nuovo al pubblico gli spettacoli di acrobazie nelle quali la sua famiglia era così esperta.

Ora passiamo a qualcuno che ultimo non è mai stato e mai lo sarà, sapete di chi sto parlando, non servono presentazioni: il nostro caro Manisporche, detto anche Kaz Brekker o Muoviti e dille che la ami Idiota.
Beh, per Kaz non è cambiato molto, sta ancora tra la Stecca e il Club dei Corvi, adesso che anche Per Haskell non è nei paraggi, lui è diventato il capo degli Scarti. E devo dire che se la passa pure bene!
Certo, la mancanza della sua lunga treccia nera mossa dal vento e il suo debole e dolce sorriso si fa sentire. Lei era l'unica che aveva il coraggio di contraddire il famoso Manisporche, che cercava di farlo redimere o di farlo ragionare almeno un pochino. Non credo sia necessario che io espliciti il nome della ragazza in questione. Kaz può aver trovato una nuova spia, ma Roeder non riuscirà mai a sostituire lo Spettro.
Ogni tanto, quando si trova nel suo studio all'ultimo piano della Stecca, si volta verso il lucernario ma il suo sguardo prosegue oltre, senza incontrare mai la sua piccola figura appoggiata sul davanzale. Oltre, fino a una minuscola striscia leggermente più blu in mezzo alla moltitudine di grigi tetti a punta e si ricorda della sua avventura non troppo lontana nel tempo e dei rischi che tutti e sette hanno corso. In questo tempo Kaz non ha smesso di fare il suo lavoro ma da lontano, anche se si sentiva un po' più solo.

Nell'ultimo periodo, in particolare, sono successe varie cose, ci sono stati dei cambiamenti e Manisporche si è fatto vivo di nuovo tra la gente del Barile per svolgere un compito che gli è stato assegnato, un compito difficile ma che paga bene. Durante questa sua missione, incontrerà qualcuno che gli stravolgerà il modo di vedere le cose ma per una serie di conseguenze e scelte, a volte sbagliate, si ritroverà con una pistola puntata alla testa. Non è neanche la prima volta e probabilmente non sarà l'ultima, in ogni caso il motivo di questa azione è lungo da spiegare: per adesso vi basta sapere che anche i migliori fanno degli errori.

Ed è così che ci troviamo in questa scena.

- Non puoi evitarlo, Brekker.-
Lui non disse nulla né fece nulla.
- Tu mi hai aiutato e ora voglio ripagare il tuo favore. Lasciamelo fare. -
Non un cenno.
- Ti sto salvando. Sto salvando tutti voi, ingrati! -
- Questo non è salvare! Non si aiutano in questo modo le persone! - urlava Inej invano.
Wylan indietreggiò, non voleva finire in mezzo a un eventuale rissa con Kaz Brekker.
Jesper teneva lo sguardo fisso sull'altro ragazzo, pronto a intervenire.
- Spero che non lo rimpiangerete, dopo tutto senza di lui questo mondo potrebbe essere un posto migliore. -
- Ketterdam non sarà mai un posto migliore. - Furono le uniche parole che Manisporche riuscì a pronunciare prima che scoppiasse la rivolta.
Il ragazzo si voltò verso Inej, - Mi dispiace che tu debba assistere a tutto questo, so quanto ci tieni ma devo farlo. Per tutti noi.-
A quel punto lui prese la mira, Jesper gli puntò la pistola contro, Inej scattò davanti a Kaz e, mentre la pioggia aumentava e la folla si agitava, nell'irreale quiete di quei secondi, nel mezzo della notte si sentì uno sparo.

Benvenuti a Ketterdam [IN CORSO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora