Capitolo 4

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"Eh...?"

"Lo ha colpito quell'uomo."

"..."

Rimase senza fiato, si portò le mani al viso sentendo il petto compresso.

Avvertì la voce di Anky e di Josen ma erano come lontane.

Uccidili. Se lo meritano.

Allargò le dita e cominciò a fissare l'uomo che stava sorridendo.

Le lacrime, amare e piene di disprezzo, presero a scivolare lungo il viso lei. Perché? Perché? Perché?

Però, dopo pochi secondi, sul suo viso di allargò un sorriso e una risata tutt'altro che normale risuonò nell'aria.

Perché quando la disperazione più grande ti prende non piangi, ridi.

La risata partì leggera per poi aumentare d'intensità ma essa si interruppe all'improvviso, mentre gli occhi della ragazza si facevano freddi e crudeli. Folli.

"Dovresti correre e scappare oppure la mia ira ti distruggerà."

L'uomo fissò beffardo la ragazza, che cosa mai poteva fargli una ragazza di quella statura?
Negli occhi della ragazza comparvero delle filature blu, mentre la rabbia fredda le avvelenava il cuore.

"Che diavolo sta succedendo qui?"

Nello stesso istante in cui Shevain entrò nella stanza Alexiel partì all'attacco. Senza aspettare avrebbe afferrato il primo oggetto sotto mano, una statuina di legno, per lanciarla in aria cosi da attirare l'attenzione su quello. Poi fece uno scatto in avanti e grazie a quello si sarebbe trovata di fronte all'uomo. La mano destra della ragazza si fece piatta, tutte le dita unite e distese, prima di affondare nel corpo di Josen.
Sulla mano di Alexiel, prima di colpire, sarebbero comparse delle scariche elettriche. Esse erano scomparse come erano comparse, durarono solo un secondo ma quello bastò. La mano divenne come una lama e affondò con facilità nel ventre dell'uomo mentre l'urlo della ragazza si espandeva nell'aria.

"DIE!"

Con la stessa facilità con cui era entrata la mano si ritirò lasciando uscire dal buco sangue e interiora, non prima di aver girato e rigirato queste. Voleva farlo soffrire.

"Zehail, subito! Cural-"

La voce della donna si interruppe mentre fissava la ragazza, che nel frattempo aveva ri-iniziato a ridere.

"USCITE TUTTI E CHIUDETE LA PORTA!"

Urlò Slaymam, tirando indietro sia Shevain che il nuovo arrivato. Anki, a sentir quelle parole, si irrigidì. Non voleva lasciare la sua amica lì. Però la sua espressione era davvero folle e sembrava volesse uccidere chiunque le si avvicinasse. Così seguì l'ordine e uscì, lasciando Alexiel alla sua follia.

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