Sorpresa

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Cheryl's pov
Toni: -Cher?- sto sognando?
Toni: -Cher, svegliati. Tra poco tua madre tornerà e se ci trova così sono cavoli nostri- no, non sto sognando, è la dannata realtà. Apro gli occhi. Le tende della mia camera sono così spesse che la luce del sole quasi non filtra.
Toni: -buongiorno principessa- ad un tratto tutta la stanza viene illuminata. Mi copro il volto con le mani, sorridendo per quel soprannome.
Cheryl: -vuoi per caso accecarmi Toni?-
Toni: -non ti svegliavi- anche se non la vedo, so perfettamente che sta facendo il broncio. Si siede su di me, circondandomi la vita con le gambe. Sposto piano le mani, per vedere se i miei occhi si siano abituati o meno alla luce. Vedo che mi fissa. Ricambio lo sguardo.
Cheryl: -da quanto sei sveglia?- dico non rompendo quel contatto visivo.
Toni: -dieci minuti forse-
Cheryl: -mia madre?-
Toni: -non è ancora tornata-
Cheryl: -che ore sono?-
Toni: -le sei- spalanco gli occhi.
Toni: -lo so, però se tuo madre torna, non voglio che passi guai per colpa mia-
Cheryl: -ti preoccupi troppo- mi sporgo in avanti baciandola.
Cheryl: -comunque hai ragione, ora andiamo a scuola-
Toni: -ma è presto-
Cheryl: -sì però se mia madre torna, non vuoi che io passi guai giusto?- faccio un sorrisetto.
Toni: -ovvio, quindi alzati- mi alzo sbadigliando e vado in bagno a lavarmi i denti. Entra Toni.
Toni: -i miei vestiti di ieri sono sporchi, hai qualcosa da prestarmi?- dice dondolandosi sui piedi.
Cheryl: -sì prendi quello che vuoi- cerco di dire con tutto il dentifricio in bocca. Lei si mette a ridere. Mi sciacquo velocemente la faccia.
Cheryl: -che hai da ridere?-
Toni: -dovevi vedere la tua faccia- la schizzo con le mani bagnate.
Cheryl: -l'hai voluto tu Topaz- ridacchia mentre va ad aprire l'armadio.
Toni: -o mio Dio- mi asciugo con un asciugamano e la raggiungo nella camera.
Cheryl: -l'imbarazzo della scelta? Dai prendi qualcosa- si alza in punta di piedi esaminando ogni vestito.
Cheryl: -prendi quello che vuoi- mi guarda spalancando gli occhi e sorridendo. Alla fine prende dei jeans che neanche mi ricordo di avere, una maglietta attillata e sopra mette una felpa nera.
Cheryl: -tra tutte le cose metti questo?-
Toni: -ti ricordo che la maggior parte delle cose sono rosse e se me le metterei di sicuro mi uccideresti-
Cheryl: -in effetti- scendiamo piano le scale. Fortunatamente Nana Rose sta ancora dormendo. Non che non voglia presentarle Toni, solo che mi sembra troppo presto. Ci sediamo nella mia auto, mentre partiamo verso Pop's.
Toni: -non abbiamo fatto colazione-
Cheryl: -andiamo da Pop's- parcheggio ed entriamo ordinando il nostro solito.
Toni: -allora, piani per oggi?-
Cheryl: -non so, tu?-
Toni: -trovare la spia- me ne sono completamente dimenticata.
Cheryl: -siamo ancora fermi ad un punto fisso-
Beep-beep
Cheryl: -parli del diavolo...-
: -Pel di Carota, com'è il milkshake, buono?-
Cheryl: -ottimo direi, ma tu ovviamente non puoi permetterti nemmeno questo barbone- c'è qualcosa che mi tormenta la testa, qualcosa legato al suo messaggio, però non riesco proprio a capire cosa.
: -oggi a scuola avrai una bella sorpresa-
Cheryl: -Toni-
Toni: -non andiamo a scuola?-
Cheryl: -Toni, fai la seria ci sta minacciando-
Toni: -lo so, però non possiamo farci nulla-
Cheryl: -dobbiamo andare a scuola, abbiamo già fatto troppe assenze- ci alziamo e dopo che ho pagato, ovviamente con molte proteste di Toni, anche la sua colazione, partiamo verso la Riverdale High. Tutti gli studenti sono nel cortile, che scruto attentamente.
Toni: -si maschera troppo bene-
Cheryl: -fin troppo- suona la campanella ed entriamo in classe; per ora niente sorprese.
Tutto normale. Lezione normale, professori normali, bagni normali, compagni normali.
Cheryl: -vieni, devo prendere i libri dall'armadietto- digito la composizione di numeri e lo apro.
Quel fottuto giorno. Quella foto. Il funerale. Perdo un battito. La foto di Jason morto a grandezza media, è appesa all'interno dell' armadietto. Solo ora mi accorgo di non respirare. Prendo boccate d'aria. Toni si avvicina. Sobbalza. Mi guarda.
Toni: -Cher...- io continuo a fissare quella foto. Non la vedevo da un sacco. Anzi, l'ho vista solo una volta, quel giorno. Toni interrompe quella visione chiudendo di scatto l'armadietto. Mi trascina in bagno per mano. Ancora non riesco a spiccicare parola. Ormai non ho più la forza di trattenere le lacrime che percorrono con furia il mio volto. Ricordo quell'immagine, sento i brividi. Mi fiondo verso il water più vicino dando di stomaco. Toni prontamente mi tiene i capelli accarezzandomi la schiena. Mi alzo andando a sciacquarmi la bocca. Il mio respiro è irregolare. Toni mi continua a guardare con preoccupazione. Apro la bocca per dire qualcosa però non riesco ad emettere nessun suono. Sento una voce familiare.
Heather: -Cheryl, che succede?-
Toni: -non è il momento-
Heather: -sì invece- dice venendo verso di me. Toni la blocca.
Toni: -seriamente, non è il momento. Vai- la fulmina con lo sguardo pronunciando quelle parole a denti stretti.
Heather: -se le hai fatto qualcosa giuro che-
Toni: -certo, va bene- risponde sbrigativamente. Se ne va, menomale. Ora voglio solo stare con l'unica persona che riesce a condividere il mio silenzio, Toni.
Toni: -torno subito- arriva dopo qualche secondo con una sedia che mette sul pavimento invitandomi a sedermi sulle sue gambe. Faccio come mi dice. Mi appoggio a lei che mi inizia ad accarezzare la schiena. Ho la gola secca a causa del mio volta stomaco avvenuto solo pochi secondi fa. Toni mi stringe a sé, dandomi poco dopo un bacio sulla guancia. Mi rilasso a quel tocco delicato.
Toni: -Cher-
Cheryl: -va tutto bene- dico tremando.
Toni: -so che non va tutto bene, io sono qui per questo- sorrido leggermente, la amo così tanto. Quell'immagine però non si leva dalla mia testa. Deglutisco per non vomitare di nuovo. Il mio respiro piano piano diventa sempre più regolare, i brividi cessano. Inspiro ed espiro lentamente.
Toni: -ci sei?-
Cheryl: -sì, sto meglio-
Toni: -te la senti di andare in classe?-
Cheryl: -non in questo stato-
Toni: -hai dei trucchi?-
Cheryl: -nell'armadietto dovrebbero essercene alcuni-
Toni: -torno subito- il mio armadietto è proprio accanto il bagno, perciò sento un rumore di carta strappata più e più volte. Immagino la rabbia di Toni davanti a quella foto.
Toni: -fai tu o ti aiuto?-
Cheryl: -faccio io- prendo la salvietta per togliermi il trucco ormai completamente colato, però mi tremano le mani.
Toni: -faccio io, davvero- mi prende la salvietta dalle mani togliendo tutto il trucco. Mi mette un po' di fondotinta, usando poi tutti i trucchi all'interno della borsetta.
Cheryl: -per il rossetto faccio io-
Toni: -sicura?-
Cheryl: -certo- dico con un debole sorriso. Le mia mani si sono finalmente calmate, perciò riesco a mettere il rossetto alla perfezione come sempre.
Cheryl: -non oso immaginare che fine abbia fatto la foto- dico sdrammatizzando e cercando di sorridere.
Toni: -puoi scommetterci- mi rivolge uno dei suoi soliti sorrisi rassicuranti. Torniamo in quell'inferno di parole ed insegnanti che spiegano, preparandoci ad affrontare l'ultima ora di questa giornata scolastica.

Before the sparkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora