Favole e Leggende

LA NEKOMATA E LA KITSUNE

Molto tempo fa, c'erano due popoli perennemente in guerra: quello dei nekomata e quello degli oni. I nekomata erano yōkai che potevano prendere le sembianze di gatti e umani, mentre gli oni erano sempre degli yōkai, ma enormi, muscolosi, dalla pelle rossa e con grosse corna in fronte.

Come già detto, questi due popoli erano in guerra da tempo immemore, ma tutto ciò stava per finire grazie al matrimonio fra la principessa dei nekomata e il principe degli oni.

La principessa si chiamava Neki ed era una nekomata che, in forma umana, appariva come una giovane ragazza dai capelli lunghi e bianchi, con un paio di orecchie feline sulla testa e una lunga coda ricoperta di pelo. Lei non voleva sposare il principe degli oni, temendo che l'avrebbe trattata male, ma il suo destino da principessa le impediva di avere libertà di scelta.

La notte prima del matrimonio, Neki non riusciva a prendere sonno, spaventata e sola. In quel momento, dalla finestra, entrò una volpe che, avvertendo la sofferenza della nekomata, si stese sulle sue gambe per farsi accarezzare. Neki la accarezzò e, non avendo nessun altro con cui parlare, confessò i propri sentimenti alla volpe. Le raccontò che non voleva sposarsi e che avrebbe tanto desiderato essere libera di andare dove voleva e amare chi preferiva.

La volpe, a quel punto, si allontanò dalla nekomata e iniziò a emanare una luce abbagliante. Quando la luce si affievolì, non c'era più una volpe, ma una kitsune dai lunghi capelli rossi, le orecchie da volpe sulla testa e una lunga coda rossa con la punta bianca. La kitsune era uno yōkai che, come le nekomata, poteva prendere sembianze umane, ma l'animale di cui prendeva l'aspetto era la volpe.

La kitsune disse di chiamarsi Aki e che era stata attratta dal desiderio di libertà della felina. Le offrì di passare la notte con lei, permettendogli di provare la libertà che tanto desiderava fuori dal palazzo.

Neki esitò, intimorita da ciò che poteva trovare fuori da quelle mura in cui aveva vissuto per tutta la vita, ma si fece coraggio e si trasformò in un piccolo gatto bianco, seguendo Aki, tornata alle sue sembianze di volpe.

Aki portò Neki fuori dal palazzo e raggiunsero le strade della città, dove rubarono cibo e giocarono con alcuni bambini. Neki si rese presto conto di quanto la libertà fosse meravigliosa, ma anche che, senza Aki, non sarebbe stata in grado di sopravvivere la fuori. Infatti, le strade della città erano piuttosto pericolose per una nekomata che non aveva mai messo piede fuori dal suo palazzo e anche trovare del cibo le risultò difficile, ma, fortunatamente, Aki era sempre al suo fianco, pronta a difenderla e a procurarle da mangiare.

Poco dopo, uscirono dalla città e raggiunsero una foresta, dove corsero e giocarono fra loro, rotolandosi nella terra e nel fango, cacciando insetti e arrampicandosi sugli alberi. Per la prima volta, Neki si sentì felice.

A un certo punto, Aki capì di amare Neki e allora riprese le sembianze umane e le dichiarò il suo amore. Neki, in risposta, prese anche lei sembianze umane e ricambiò quell'amore con un bacio. Le due fanciulle passarono il resto della notte insieme, esprimendo tutto il loro amore, fino al sorgere del sole.

Quando il sole fu alto in cielo, Neki decise che non sarebbe più tornata a palazzo, ma avrebbe vissuto nella natura con la sua amata Aki e così, nelle loro sembianze di animali, fuggirono nel cuore della foresta, dove nessuno le avrebbe mai trovate.

A causa di ciò, la guerra fra i nekomata e gli oni riprese e durò per molti secoli. Da allora, la gente narra la storia della principessa nekomata che, desiderando la libertà, fuggì con una kitsune e, all'anniversario di quel giorno, si possono vedere un gatto e una volpe che girano insieme, giocando e rubacchiando, per poi tornare nella foresta. Si dice che quegli animali siano Neki e Aki che, anche dopo secoli, continuano ad apparire, dimostrando che il loro amore e la loro libertà esistono ancora oggi.